Hope si svegliò ancor prima dell'alba, desiderosa di assistere allo spettacolare levarsi del sole e ai colori aurei che avrebbero sovrastato il mare. Quello spettacolo non riuscì tuttavia a distoglierla dal pensiero che l'attendeva una passeggiata con Caleb e sperava di riuscire a convincere le gemelline di lasciarli andare soli. Si fermò per un momento dinanzi la camera di Caleb e la sua mente era assalita da un turbine di domande, a cui sarebbe bastato veramente poco per dar risposta: utilizzare la magia ed entrare nella sua mente, per scoprire quali erano i suoi veri sentimenti. Se avesse agito in quella maniera, avrebbe tradito la promessa fatta ai suoi genitori ed inoltre sua madre le aveva rivelato ciò che era successo con suo padre: lui non provava interesse per lei, almeno all'inizio, ma utilizzando il potere di lettura credeva che fosse innamorato di lei. Questo succedeva perché era il suo desiderio a riflettersi e ad interferire con la sua magia. Senza neanche rendersene conto, i suoi occhi si incrociarono con quelli di Caleb, con lo sguardo imbambolato, immersa com'era nei suoi pensieri. -Non sapevo che anche tu fossi mattiniera!- esclamò Caleb, che riuscì a ridestarla da quello stato di torpore. -Cosa?.. eh... beh... io volevo... ecco, io volevo osservare l'alba. Mia madre mi aveva descritto questo magnifico paesaggio, che aveva osservato da quella stessa finestra e...- disse con una certa esitazione, mentre Caleb la osservava e scrutava con tale attenzione, quasi volesse scolpire nella sua mente ogni centimetro del suo viso. -Sì, posso capire come questo spettacolo ti rapisca. Ora voglio farti vedere una cosa che spero ti possa piacere- disse Caleb, porgendole la mano destra. Hope tese la sua mano e la congiunse a quella di Caleb, seguendolo nella camera da cui aveva già osservato quella magnifica vista. -Lo vedi quel magnifico castello? Quello è il luogo a cui avevo pensato. Cosa ne pensi?-. Hope era affascinata da ciò che vedeva, seppur da lontano, ma l'idea che la fece sorridere era quella che sarebbe stata con Caleb. -Beh, se i nostri genitori saranno concordi, ne sarei felice!- esclamò, osservando i suoi occhi, che emanavano qualcosa di unico, di sensazionale. Pian piano si svegliarono anche tutti gli altri e fecero insieme la colazione. Hope e Caleb si osservavano continuamente e questo venne notato dai genitori. Malcom osservava la sua bambina e non riusciva a credere che stesse già accadendo, che fosse cresciuta così velocemente. Dopo alcuni momenti di silenzio, le gemelline proposero di partecipare tutti ad un evento straordinario. Hope non riusciva a rifiutare, sentendosi osservata da loro, quindi fu Nancy a prendere la parola: -Non credo che Hope sia la migliore compagnia per questo evento. D'altro canto io sono più che disponibile a tenervi compagnia-. Le bambine si mostrarono un po' dispiaciute, ma Nancy, utilizzando qualche trucco di magia, riuscì a conquistare la loro ammirazione. Dopo che gli altri furono andati via, anche Hope e Caleb uscirono di casa e con le mani congiunte, percorsero il lungomare fino a Castel dell'Ovo. Hope avrebbe voluto dire tante cose, ma il silenzio di Caleb la paralizzava e lo stesso accadeva a lui. Una volta giunti al castello, Caleb si rivolse ad Hope per raccontarle un po' di storia e le leggende che lo circondavano. Hope ascoltò con particolare interessa la "leggenda della sirena", così come venne definita da Caleb e quasi scherzando gli chiese: -Tu credi all'esistenza delle sirene? E magari a qualche cosa di più?-. Caleb trovò alquanto strana questa domanda da parte di Hope, ma alla fine le diede una risposta che riuscì ad incuriosirla: -Non credo all'esistenza della sirena come viene intesa solitamente, così come di altre creature. Tuttavia sono sicuro che possa esserci qualche particolare che ha dato origine alle storie, qualcosa che non si verifichi spesso e che ha scatenato la fantasia delle persone-. Hope attese un momento e poi gli domandò -E se ti dicessi che per me esistono le streghe, i lupi mannari e i vampiri?-. Caleb non capiva il motivo di queste domande: in fondo la sua intenzione era quella di conoscerla meglio durante questa passeggiata e non di parlare di cose fantasiose, ma alla fine disse -Beh, come ti dicevo prima, credo che ci sia un motivo per cui siano nate queste storie: per quanto riguarda le streghe, credo che sia dovuta alla capacità delle persone di creare delle illusioni e l'ignoranza di chi assiste nell'incapacità di vedere il trucco-. Hope avrebbe voluto mostrargli le sue capacità e si rammaricava di non poterlo fare, ma avrebbe certamente cercato di spingere sua madre di unirsi agli umani, parlando dell'esistenza del sovrannaturale e rivelando la sua natura. Non era però quello il momento di pensare a ciò, avendo notato che Caleb cercava di avvicinarsi sempre più a lei. Decise di lasciarsi andare a quello spettacolo naturale e dopo aver visitato altri luoghi nei dintorni, si scambiarono il loro primo bacio al tramonto, mentre il sole si abbassava lentamente sul mare, sfumando nella sua discesa. Fu la prima volta che Hope sentì il cuore battargli forte non per un sentimento di paura, ma di una gioia così immensa che, sapeva, le avrebbe dato la forza di andare avanti e sopportare, se fosse stato necessario, continuare a vivere al suo fianco senza far ricorso ai suoi poteri. -Scusa, forse non avrei...- disse Caleb allontanandosi lentamente dalle sue labbra, ma Hope si sciolse in un nuovo bacio, ancora più profondo e lungo. Nessuno aveva intenzione di lasciare andare l'altro, ma alla fine Hope sentì la voce di sua madre nella mente e si separò da lui con molta delicatezza. Poi, dopo averlo guardato negli occhi, gli disse: -Credo sia meglio andare, altrimenti i nostri genitori inizieranno a preoccuparsi!-. Caleb seguì il suo consiglio ed entrambi si avviarono verso casa. Quella sera a tavola, Hope e Caleb si scambiarono delle occhiate furtive, mentre le gemelline cercavano di richiamare la loro attenzione, parlando di ciò che avevano fatto durante la loro giornata. Dopo che avevano parlato, Malcom chiese ad alta voce dove fossero stati loro tutta la giornata. Nancy notò come Hope abbassò leggermente lo sguardo e comprese che era successo qualcosa. -Beh, abbiamo visitato il Castel dell'Ovo e abbiamo fatto una passeggiata nei dintorni- rispose Caleb e Hope descrisse tutto ciò che avevano visto, omettendo però il particolare del bacio. Alla fine della serata, ognuno si ritirò nella propria camera, anche se prima di andare nella sua camera, Hope volse uno sguardo verso la porta della camera di Caleb, mentre aveva dinanzi ai suoi occhi ancora il momento del suo primo bacio. Quella notte fu davvero difficile riuscire a dormire, ma alla fine ci riuscì. Nancy e Malcom cercavano intanto di immaginare ciò che fosse successo ed entrambi compresero che la sua situazione stava divenendo sempre più seria, al punto che dovevano prendere al più presto una decisione.
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LICANTROPO IGNARO 2: LA RINASCITA DELL'OSCURITA'
ParanormalSono passati 15 anni dalla guerra contro Keila. Hope ha sviluppato i suoi poteri di guaritrice ed ha avuto un fratellino di nome Michael , che presto presenterà il potere strabiliante di condizionare i sentimenti altrui. Sfortunatamente quella pace...