capitolo 9

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Il giovedì sera lo passai da sola, a casa di Susan.

James dovette rimanere a lavoro e Susan, visto che anche Josh avrebbe tardato, decise di uscire con una sua vecchia amica: Darline.

Erano amiche dai tempi della scuola ma nonostante Susan la sentisse molto vicina, io non riuscivo proprio a tollerarla.

Darline era anche la figlia di un ricco banchiere e aveva frequentato ottime scuole come Susan, solo che lei continuava ad usufruire dei privilegi dell'alta società.

Il padre l'aveva fatta entrare in una grande azienda americana, dove si occupava prevalentemente di risorse umane.

Susan mi raccontava che nonostante le ottime scuole non era mai stata una grande studiosa, infatti non aveva continuato gli studi dopo il college.

Io comunque non riuscivo a sopportarla perché si atteggiava a gran donna e si vantava del suo posto di lavoro assiduamente, come se noi non fossimo a conoscenza della raccomandazione del padre.

Fu per questo che preferii rimanere a casa, anziché uscire con la presuntuosa Darline che poi a detta di Susan si frequentava anche con un fascinoso docente universitario.

Forse ero invidiosa ma proprio non la tolleravo e il fatto che fosse amica di Susan ancora non lo capivo.

Susan mi diceva che era divertente, la portava sempre in bellissimi posti e le raccontava molti pettegolezzi dell'alta società e poi mi diceva sempre che era meglio averla come amica che come nemica.

Mi raccontò che fece impazzire la segretaria di un suo ex solo perché lei ne era gelosa e finì che la segretaria si licenziò e la cosa più terribile è che riuscì a fare tutto senza che il suo ex se ne accorgesse.

Era per questo che Susan non aveva mai voluto conoscere i suoi fidanzati, per tutelarsi dalla sua gelosia che era cieca e paranoica.

Decisi comunque di farmi un bagno caldo, prepararmi una cena semplice e leggere un buon libro. Non capitava spesso che avessi una serata tutta per me e così la dedicai al mio relax e a fare una buona dormita.

Il mattino dopo ero fresca e riposata e quindi decisi di andare un po' al Bitter.

Cercai di decidere il menù dell'aperitivo serale e di farmi venire qualche idea per il week end.

Riuscii ad ingaggiare un paio di artisti locali, in modo da fare qualche serata con musica dal vivo.

Avevo liberato lo spazio in fondo alla sala, dove avevo fatto allestire un piccolo palco, dove nuovi artisti in erba potevano esibirsi e mettersi in gioco, con un piccolo pubblico.

Dopo aver chiamato gli artisti e organizzato le serate della prossima settimana, mi dedicai alla sperimentazione del nuovo cocktail, una versione aggiornata e nuova del Bitter Cinnamon.

Arrivata ad una ottima soluzione, degustai il mio nuovo risultato ad un tavolino del Bitter e preso il portatile, persi tempo ad aggiornare il sito del Bitter e a creare su facebook i nuovi eventi della settimana.

Ero molto soddisfatta anche del lato social del Bitter che acquistava ogni giorno nuovi like e nuove recensioni positive in bacheca.

"Locale veramente carino e accogliente.Servizio ottimo e favoloso aperitivo, buonissimo il loro cocktail".

"Una ventata di novità in un quartiere poco movimentato".

"Allegro e vitale, il cambio gestione ha portato buoni frutti ".

"Buon cibo, buon bere e bellissime ragazze".

Mi divertiva e mi riempiva il cuore leggere le recensioni positive, il cambio gestione c'era stato dentro me stessa, avevo deciso di dedicare più cuore e anima, al povero e dimenticato Bitter.

Forse era perché nel mio cuore sapevo che lo avrei presto lasciato e volevo fare il passaggio di consegne nelle migliori condizioni.

Era in fondo, la mia casa.

Bitter Cinnamon 2- Ritorno alle originiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora