Arrivammo a Palermo in tarda mattinata, appena scesi dall’areo mi colpì una zaffata di aria calda.
Un’aria che non sentivo ormai da tempo, calda, avvolgente ed intensa.
Un cocente sole sopra di noi ed io che ridacchiavo guardando James sopraffatto da tanto calore.
“ Lo so il clima non è semplice, soprattutto per voi abituati alla nebbiolina” gli dissi scherndendolo.
Un caldo sole che però sembrava mi abbracciasse e mi dicesse ben tornata a casa.
Dopo aver preso le valigie, fermai James dal prendere qualcosa da mangiare in aeroporto e lo convinsi ad avere pazienza.
“ Non puoi sprecare neanche una caloria di roba insulsa e cara, vedrai che qui mangerai i piatti più buoni mai provati” gli dissi e già avevo l’acquolina in bocca pensando alle prelibatezze che avrei gustato.
Amavo cucinare e spesso preparavo cibi della mia terra ma non era la stessa cosa.
Era diverso tutto, i primi anni avevo una nostalgia matta di quei profumi e sapori che ritrovavo anche nelle verdure più semplici.
Quel sole , così duro e cocente che però sprigionava colori e sapori di una tradizione antica.
Dopo aver affittato la macchina, ci dirigemmo verso quella che sarebbe stata per qualche giorno la nostra dimora.
Avevo deciso di prenotare qualcosa fuori città, in un posto che conoscevo fin da piccola.
Vecchie fattorie, stalle e case dei contadini erano state ristrutturate ed adibite a B&B.
La struttura era circondata da un magnifico campo di girasoli, poi orti e coltivazioni e un meraviglioso giardino pieno di ficus e alberi di gelso.
La piscina era il vecchio deposito dell’acqua e ricordavo di estati dove passavo le lunghe ore calde pomeridiane a mollo in quell’acqua limpida.
Conoscevo molto bene la figlia dei proprietari, andavamo a scuola insieme ed eravamo ottime amiche. Era rimasta una delle poche persone che ancora continuavo a sentire da quando ero a Londra.
Speravo per questo che mantenesse il segreto e mi nascondesse nel suo paradiso per qualche giorno.
Arrivammo alla nostra casetta e Valentina mi corse incontro abbracciandomi.
Era più piccola e minuta di me e mi saltò in braccio come faceva da bambina. Il gesto mi riempì di nostalgia e sprofondai tra i suoi mossi capelli scuri che odoravano di salsedine ed estate.
Era abbronzata e indossava un comodo paio di jeans corti e una maglietta verde un po’ scolorita, scarpette bianche per correre da una parte e l’altra del comprensorio e un sorriso che le illuminava il viso.
Mi guardò con i suoi piccoli occhi neri e mi disse : “ Ce l’hai fatta a tornare.”
Aveva proprio ragione, ce l’avevo fatta, ero sulla mia brulla terra natia e mi sentivo scoppiare il cuore dall’emozione.
“ Ti presento James, il mio ragazzo e il merito se sono qui è anche suo.” Le dissi abbracciando James .
Ci guardò come si guardano due ragazzi innamorati e ci portò alla nostra casetta.
C’erano ancora le azzurre lenzuola che sventolavano al vento, e sul patio esterno , un piccolo tavolo azzurro dove nel vaso c’erano dei colorati fiori secchi .
Ci fece accomodare e ci lasciò rinfrescare.
“ Vi aspetto tra un’ora nel salone principale, nelle vecchie stalle, vi ho preparato un pranzetto degno di mia madre “ mi disse sorridendo.
Ci guardammo contenti e sistemate le valigie, ci rinfrescammo sotto una tiepida doccia .
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Bitter Cinnamon 2- Ritorno alle origini
ChickLitSecondo capitolo dell'avvolgente storia tra Sara e James. Finalmente li troviamo insieme, nella vita vera , a scontrarsi tra nuovi sogni e desideri, tra diversità e un passato che lentamente si insinua nel presente. Riusciranno ad affrontare la vita...