considerazioni

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Come tutti i sabati sera rimasi a dormire da James e anche se io continuavo a lasciare le mie cose da Susan e a sostenere che vivere insieme non sarebbe stata una buona idea, la scelta di convivere in realtà stava incominciando sempre più a piacermi.

Mi piaceva vivere con lui, sapere di trovarlo a casa, sistemare le mie cose accanto alle sue, sentire il suo profumo.

Amavo anche la quotidianità di leggere un buon libro mentre magari lui finiva di lavorare, mi bastava vederlo o saperlo vicino a me.

Però questo significava appunto quotidianità, routine e forse noia. Avevo la folle paura che lui o io o entrambi potessimo stufarci, prima del tempo, della nostra assidua compagnia.

E quindi tiravo ancora la corda, mi godevo il week end insieme a lui e poi tornavo il lunedì sera nel piccolo appartamento di Susan.

Susan, invece sembrava essersi scordata di avere una casa e una specie di coinquilina e passava praticamente tutta la settimana a casa di Josh.

Incominciai infatti a sentire la sua mancanza così decisi di mandarle un messaggio.

" Darling, che ne dici di prenderci in settimana una serata solo per noi?" le chiesi.

"Certo tesoro, senti la mia mancanza?"mi chiese.

"Direi di sì, ci vediamo comunque martedì da Honey?"continuai.

"Sì sì certo, quello è il nostro momento" concluse.

Fare colazione da Honey il martedì infatti era l'unico momento che avevamo tenuto solo per noi e sapevo che niente e nessuno ce l'avrebbero tolto.

E così ci vedemmo lì e chiacchierammo come sempre del più e del meno, delle nostre uscite, dei nuovi posti e locali frequentati, delle nuove tendenze che studiava per il giornale e delle prossime inaugurazioni alle quali sarebbe stata invitata.

Amavo il suo lato social perché mi aveva portato sempre in magnifici posti ed era un'ottima distrazione dalla routine del lavoro.

Ora c 'era James a distrarmi ma comunque erano sempre pause divertenti.

Il prossimo locale che avrebbero inaugurato era il Bistrot e mi aveva dato l'invito anche per James. Aprii la busta per leggere i dettagli quando mi suonò il telefono.

Era il Bitter e la cosa mi allarmava, era raro chiamassero.

" Pronto?" risposi allarmata.

" Sara sono Jo, è successa una cosa, forse è meglio se vieni qui" mi disse in tono serio.

"Oddio Jo, non farmi preoccupare , che è successo?" risposi ancora più agitata.

"Non lo so Sara, però c'è qui un avvocato che ti cerca e ti vuole parlare" concluse.

" Va bene Jo, digli che in mezz'ora sono da lui. Grazie" e attaccai spaventata.

Attaccai il telefono sconvolta, cosa poteva essere mai successo ? pensai.


Bitter Cinnamon 2- Ritorno alle originiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora