le donne sono forti

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La mattinata era stata intensa e travolgente e avevo bisogno di prendermi un momento per elaborare il tutto.
Lo stesso avrebbero di sicuro fatto i miei genitori, dopo la mia ultima scenata.
La consideravo come tale, perché avevo avuto, per un momento, il cuore colmo di gioia e la mia anima era risorta dal buio, ma era bastato un attimo a farmi rivivere l’angoscia del mio passato, il mio sentirmi continuamente fuori posto.
Non riuscivo a togliermi dalla mente la frase di mia madre che mi reputava diversa dalle altre, che mi voleva omologare al resto delle donne che piacevano a lei, come mia sorella.
Il problema era che non era vero che ero io la diversa, era lei che era riuscita ad inserire nella testa di mia sorella delle consuetudini o tradizioni come le chiamava lei, che ormai non esistevano più.
Il mondo era andato avanti, compresa la Sicilia, lasciandosi indietro quei vecchi schemi di donna casalinga, soltanto capace di fare la madre e la moglie.
Le donne lottavano fermamente per i loro diritti, erano forti e indipendenti e riuscivano a fare progetti e a portare avanti attività anche da sole: Valentina ne era una prova vivente ed ero fiera di lei.
C’erano ancora dei pregiudizi però, soprattutto nei piccoli paesi come quello dal quale proveniva mia madre.
Cercavo di comprendere il suo atteggiamento, era cresciuta con un padre severo ed autoritario, ma non facevo che tornare con la memoria ai ricordi di mia nonna.
Lei, nonostante tutto, era una donna diversa, una donna che sapeva vedere oltre a quello che le si diceva, oltre alle parole, ai pregiudizi. Credeva nelle tradizioni e negli affetti ma non erano per lei un ostacolo .
La ripensavo sempre con grande affetto, vederla spegnersi lentamente durante il tumore fu il dolore più grande che potessi provare.
Dopo la sua morte, un freddo calò dentro di me, un freddo che mi spinse a cercare un posto dove mi sentivo più raggiante e piena di calore.
Ero sicura che lei vegliasse ogni istante su di me, e come un angelo protettore mi avesse portata sulla giusta strada e a prendere le decisioni più corrette per me.
Avevo una forte nostalgia e decisi di passare alla chiesa di sant’Agata, che lei tanto amava.
Accessi una candela per lei, in suo ricordo, James decise di aspettare fuori e di regalarmi un momento intenso e solitario per me.
Farlo mi rasserenò e rese il mio cuore più leggero,capace di affrontare la giornata, senza aspettarmi nulla ma sperando  comunque nella telefonata di mia madre.
Con il cuore più leggero continuammo a girare per le strade di Palermo, gustandoci delle ottime prelibatezze locali.

Bitter Cinnamon 2- Ritorno alle originiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora