Cottage nostalgico

324 19 0
                                    

James passò a prendermi sotto casa di Susan verso le sette.

Mi ero messa uno dei nuovi abiti, perfetto per una serata romantica come quella che mi aveva prospettato.

Voleva scusarsi per aver aperto il discorso sul passato, anche se in realtà io ero felice di confidarmi e aprirmi con lui, sentivo di potergli dire tutto.

Il locale, il "Cottage" era un insolito ristorantino, in un vecchio casale restaurato.

Sapeva di storia e di romanticismo, aveva luci soffuse e mobili antichi.

Vedendo quella distesa di mobili, arazzi e porcellane non potei non pensare alla mia vecchia casa.

Stavolta però era un ricordo piacevole e nostalgico.

Mio padre amava l'antiquariato ed amava restaurare mobili antichi. Amici e parenti facevano la fila per portargli mobili da sistemare.

Metteva anima e corpo per ridare luce e splendore a quelle " cose vecchie", come dicevano in molti.

Passava ore e giornate immerso nel suo garage, ormai diventato il suo studio, sommerso da vernici, strumenti e gommalacca.

La mamma, per richiamarlo all'ordine suonava un campanello che collegava la cucina al garage, un tintinnio che gli ricordava soprattutto le ore dei pasti.

A volte però papà era talmente preso che la mamma gli calava dalla finestra, in un cestino, il pranzo con  una frittata o un bel panino imbottito.

Avevo incominciato a vagare con la mente ed ero talmente assorta ad osservare la stanza che James dovette chiamarmi, per farmi ritornare con i piedi per terra.

" Sara tutto bene?" mi chiese premuroso.

"Sì sì tutto bene, questa stanza ha solo un'aria molto familiare".

James mi guardò perplesso, l'ultima cosa che voleva era rendermi nostalgica anche perchè non sapeva se era un fatto positivo o negativo, visto i discorsi del giorno.

E ad essere sincera, non lo sapevo neanche io.

Bitter Cinnamon 2- Ritorno alle originiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora