fine serata

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Mangiammo la nostra gustosissima granita al pistacchio e ridemmo come matti.
Eravamo io con le mie amiche e lui con la sua band. Mi parlò dei suoi concerti e dei progetti per il suo futuro.
Gli parlai del mio vecchio coinquilino Arold che era uno in gamba, appassionato come  lui di musica e che era riuscito ad avere degli ottimi contratti nei migliori locali di Londra.
"Sai qual è il bello di Londra?" gli dissi e continuai: "Londra da spazio a tutti, a tutte le etnie, a tutti i lavori e a tutte le passioni. Puoi andare in giro con i capelli verdi, con un vaso in testa e nessuno ti noterebbe. Danno valore più all'essenza che all' esteriorità  e questa è una delle cose che amo di più.".
"Sono felice che ti piaccia la tua nuova città ma non ti manca mai questo posto, le tue vecchie radici?" mi chiese in maniera spontanea.
Rimasi a guardarlo pensierosa e se ne accorse, scusandosi per la domanda.
"No Antonio non scusarti, in realtà non mi era mai mancata Palermo fino ad oggi. Oggi mi sono sentita di nuovo una ragazzina, piena di sogni e progetti e mi sono accorta che avrei potuto vivere anche qui la mia vita, se solo avessi voluto. Il fatto forse è stato che sentivo di non avere più niente a cui aggrapparmi, mentre rivedervi oggi tutti quanti mi ha fatto capire che avevo dei forti legami ma che ho rinunciato a tutto solo per paura della mia famiglia. Mi sento una ipocrita. Stavo solo fuggendo." gli dissi esplodendo in un piccolo monologo.
Parlare e riflettere mi stava aiutando a comprendere me stessa e lo sfogo mi aveva aiutato a sentirmi meglio.
"Basta parlare, la notte è giovane" mi disse Antonio per tirarmi su di morale.
"Andiamo in spiaggia a guardare le stelle "continuò.
"In realtà" ci interruppe Valentina, "io avrei in mente un posto migliore "concluse guardandomi.
Andammo tutti verso casa di Valentina e ci sdraiammo sulle meravigliose amache bianche che erano nel giardino.
Da casa sua, nella penombra del suo vasto giardino, ammirare le stelle era qualcosa di grandioso.
Rimanemmo lì per molte ore a parlare di noi, dei nostri desideri per il futuro e di quello che ci spaventava.
Mi salutai con Antonio e con il resto del gruppo.
Era stato un vero amico, mi aveva ascoltata con empatia e mi aveva tranquillizzato.
Era stata una meravigliosa serata però mi aveva lasciato un leggero senso di amaro, quella sensazione di essermi persa qualcosa.
Decisi di andare a dormire perché si sa la notte porta solo che consiglio.

Bitter Cinnamon 2- Ritorno alle originiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora