Katsuki' s POV
Ero sollevato che T/n abbia ricominciato ad utilizzare le ali, era tornata in se, il mio senso di colpa era andato in vacanza smettendo, forse per sempre,di bussare alla mia porta.
Uscì dall'infermeria, stava bene e ne ero felice.
T/n:- Gelato, ora.- esordì andando verso l'uscita.
Nel tragitto tra la scuola e la gelateria pensai a ciò che aveva detto mentre venivamo a scuola, "cercavo di essere gentile", una, seppur piccola, parte di me ha sempre creduto che sotto sotto le volevo un pochino di bene come lei ne voleva a me, forse questa era la volta per provare ad diventare amici, perché no? Lei mi capiva, io capivo lei. Oh ma che vado a pensare, è così divertente essere rivali.
Arrivammo in gelateria, prendemmo i gelati e ci sedemmo su un tavolino esterno del negozio.
T/n:- Secondo me qui fanno il gelato più buono di tutto il Giappone- disse contenta.
Io:- No, quello che abbiamo mangiato a Gifu era il migliore-risposi.
T/n:- Bleah, a me no è piaciuto, in quella gelateria facevano solo gusti strani tipo rosa e tulipano, mi viene la pelle d'oca solo a pensarci. E poi non fai altro che contestare quello che dico uffa.- disse mettendo il broncio.
Io:- Io non contesto tutto quello, io contesto le cose sbagliate che dici, per esempio se tu aggiungessi alla fine di ogni frase, "sei bellissimo", non dovrei più parlarti.- dissi gustando il mio gelato menta e cioccolato.
T/n alzò un sopracciglio e mi guardò male, io ricambiai l'occhiataccia, smettendo di mangiare e appoggiando i gomiti sul tavolo, lei fece lo stesso e si lecco le labbra.
T/n:- Te l'ho mai etto che sei un tantino egocentrico?- chiese tornando a gustare il suo gelato.
Io:- Sempre.- dissi sorridendo beffardo.
T/n:- Sai, non l'ho mai capito il fatto scatenante del cattivo sangue tra di noi, non che mi dispiaccia, ma non l'ho mai compreso.
Io:- Non credo ci sia stato un fatto scatenante, forse siamo predisposti per odiarci.
T/n:- Io non l'ho chiamato odio.- disse sistemandosi meglio sulla sedia.
Io:- E' la stessa cosa- dissi indifferente mangiando il cono del gelato ormi finito.
T/n:- No, non è uguale Katsuki; ok va be lascia stare, andiamo a casa.- disse alzandosi con un sorriso falsissimo in volto.
Non capivo cosa l'avesse fatta rimanere così male, ah ragazze.
Arrivammo a casa senza spiccicare una parola, non era imbarazzante, era solo noioso e lei non sopportava la noia, c'era qualcosa che non andava.
T/n' s POV
Odio, aveva parlato di odio, io non lo odiavo, sotto sotto stavo imparando a voler bene a quel porcospino, solo che rendeva sempre tutto più difficile, non importa quanto possiamo essere rivali, ci conosciamo fin da quando siamo nati, mi ero illusa davvero che anche lui potesse volermi bene in fondo in fondo.
Baku:- T/n cosa ho fatto di male adesso?-chiese tutto d'un tratto.
Io:- Odio? Davvero?-gli chiesi incrociando le braccia.
Baku:- E quindi?- disse sedendosi sul divano.
Io:- Mai, mai una volta in vita mia ho parlato di odio nei tuoi confronti; oggi mi ero prefissata di provare ad esserti amica, ma davvero, sei impossibile, ci rinuncio.- dissi andando in camera mia.
Baku:- Cazzo T/n-disse seguendomi.
Bussò alla porta chiusa a chiave di camera mia senza ottenere risposta. Non mi fregava più nulla di lui, d'altronde mi odiava, dico bene?
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E ora che ti ho, ti tengo e non ti lascio~[Katsuki BakugoxReader]
Fanfiction-a tratti romanticamente Lemon- T/n e il nostro amato porcospino di troveranno a dover affrontare una convivenza improvvisa nonostante il loro rapporto un po' particolare; si tratta di rispetto, rivalità, e di sicuro, quella scintilla che li ha semp...