E ora che ti ho, ti tengo e non ti lascio~[Katsuki BakugoxReader]

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Dopo cena potemmo finalmente andare nella sauna, non ero mai stata in una sauna, da piccola credevo fosse un posto magico per i vecchi che li rendeva giovani, ma mia mamma non è mai cambiata quindi ho smesso di crederci. 

Faceva un po' troppo caldo in quella sauna e mi mise addosso unsonno che mamma mia non vedevo l'ora di andare a farmi una bella dormita.

Narrator' s POV.

La ragazza si addormentò stravaccata a pancia in giù nel suo letto alla giapponese.

Intanto anche i ragazzi andarono a letto, Mineta e Denki ridacchiavano con il sangue che gli usciva dal naso, il rumore fece svegliare Bakugo che si stava per incazzare di brutto. 

Mineta:- Oh guarda qui Bakugo ti piacerà.- disse l'uva sanguinante porgendo il telefono al biondo che glielo strappò di mano incazzato. Non appena vide la foto di T/n che dormiva con i pantaloncni tirati troppo sù fece esplodere e il telefono e, con una facilità estrema, lanciò Mineta contro il muro provocando anche un forte rumore che fece svegliare Kirishima.

Kiri:- Oh che cazzo...- si strofinò un occhio prima di fermare Bakugo incazzato che stava per utilizzare le ossa di Kaminari come stuzzicandenti. 

T/n 's POV.

Mi svegliai per un rumore che proveniva dalla stanza dei ragazzi precedente a vario vociare. Decisi di andare a controllare, ormai ero sveglia quindi. Entrai dalla porta ed arrivai dai ragazzi che stavano parlando animatamente cercando di schivare per quanto possibile i miei compagni che stavano dormendo.

Io:- Ragazzi.- dissi agitando una mano per farmi notare- Che è successo ho sentito un rumore.

Denki:- Bakugo ha lanciato Mineta contro il muro perché era gelos- venne fermato da uno sguardo omicida da parte di Katsuki, era parecchio che non lo vedevo così incazzato, starà bene?

Io:- Ti porto del ghiaccio- dissi- Katsuki puoi venire con me per favore?- chiesi calma spronandolo ad accompagnarmi.

Baku:- Tsk.- mi seguì fuori dalla stanza ovviamente senza utilizzare la mia delicatezza.

Io:- Katsuki... stai bene?- chiesi preoccupata affiancandolo pe andare verso la stanza dove c'era il frigorifero in caso avessimo avuto bisogno di qualcosa durante la notte.

Baku:- No.- continuava a tenere quell'espressione incazzata e quello sguardo da duro.

Io:- Che c'è? Dai sai che a me puoi dire tutto.- era sostanzialmente vero, poi la missione " cerca di capire se hai una qualche chance con Bakugo Katsuki" aveva inizio.

Baku:- Niente.- si appoggiò con una spalla al frigo mentre io cercavo del ghiaccio, incrociò le braccia al petto come faceva da bambino. Che carino che era quando metteva il broncio, ok sto divagando. 

Io:- Vabbè, oggi non sei collaborativo. Potrei corromperti con... ehm vediamo... degli spinaci congelati scaduti nel 2003?- chiesi tirando fuori una busta di spinaci dal congelatore. Lui espulse un misto tra una risata e uno sbuffo- Cosa? Guarda che ormai son d'epoca, hanno un certo valore.- mi misi a ridere subito dopo aver detto quella stronzata con lui a seguito.

Baku:- Mi sono incazzato.- si appoggiò al frigo con la schiena.

Io:- Non l'avrei mai detto.- sorrisi.

Baku:- Sono entrati nella vostra stanza e ti hanno fatto una foto. E comunque copriti di più quando dormi.- disse uscendo dalla stanza visibilmente imbarazzato. Io presi la prima cosa che mi capitò in mano dal congelatore e gli corsi dietro.

Io:- E tu ti sei arrabbiato così tanto per una fotografia? Mia tra l'altro.- dissi ridendo. Lui si fermò davanti alla stanza dei ragazzi e si girò dalla mia parte facendo fermare anche me.

Baku:- Ero... non... non va bene ok? Non mi va bene!- disse con un tono di voce sicuro per poi prendere dalle mie mani la busta di piselli congelati e girarsi. Prima che potesse entrare lo fermai toccandogli una spalla in modo tutt'altro che sicuro. Girò di poco il capo

Io:- Ok, scusa se ti ho assillato non volevo era... solo per sdrammatizzare.- suona assurdo ma tentai di sdrammatizzare con quella frase.

Baku:- Scusa.- disse in un sussurro che però io potei sentire benissimo. Entrò nella stanza mentre io andai in quella delle ragazze, mi misi nel materasso e mi addormentai pensando, che caso, a lui.