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Non feci in tempo a fare nulla, mi spinse facendomi sbattere con forza contro il muro, sentii una fitta di dolore nella schiena per la botta. Lui si era allontanato da me, era di schiena e stava stringendo i pugni.
Ero leggermente stordita, feci per staccarmi da quel muro freddo e umido, in un batter d'occhio quel ragazzo mi mise una mano al collo e mi tenne i polsi con l'altra. Aveva un odio profondo negli occhi. Era immotivato. Non lo conoscevo. La mia schiena era appiccicata alla parete fredda, tralasciando il fatto che ero in un profondo stato di panico, lui era molto più forte di me, non potevo liberarmi, non potevo azionare il quirk del tempo, non potevo aprire le ali e non potevo scappare. Non conoscevo minimamente le intenzioni di quella persona. Fece un ghigno vedendo scendere la prima lacrima.
Xx:- Tu lo sai chi sono T/n?- chiese avvicinando il suo viso al mio.
Xx:- RISPONDI!- alzò la voce, negai con la testa. Stava iniziando a mancarmi il fiato, ero in punta di piedi e riaffiorò nella mia mente la sensazione di impotenza che avevo provato la notte in cui avevo sognato quel ragazzo con le ali nere. Agonia, oserei dire.
Xx:- Shigaraki ha bisogno di quello che ti scorre nelle vene- mi lasciò i polsi, misi le mani sul braccio con il quale mi stava tenendo la gola cercando di liberarmi con scarsi risultati,- ragazzina ti sembra il modo di comportarsi? Non ti sto facendo male spero?- spinse di piú la mia testa contro il muro- Non riusciresti a scappare neanche volendolo, ahah la chiamano "eroina". Prima di consegnarti a quei Villain, che ti faranno delle cose orribili principessa- aveva uno sguardo finto confortevole come a volermi prendere in giro, mi accarezzò il viso con le nocche,mi ritrassi da quel tocco, mi scese un'altra lacrima  .- una bellezza come la tua sarebbe sprecata in un covo di Villain non trovi? Divertiamoci un po'. Mise la mano libera sulla mia coscia, aveva uno sguardo orribile negli occhi, un misto tra la cattiveria, l'odio, e la lossuria. Non riuscivo piú a contare le lacrime. Premette piú forte la sua mano sul mio corpo inerme, avrei potuto reagire, o almeno provarci, ma affrontare la mia piú grande paura, ovvero quella di non riuscire a difendermi, di non riuscire ad essere un eroe come si deve, in un solo momento era davvero difficile.
Mi sollevò il vestito aderente, opposi resistenza tirando il tessuto verso il basso e togliendo le cosí le mani dal suo braccio.
Xx:- Non fare la difficile T/n.- mise una mano sul mio fianco facendola scorrere poi su uno dei miei seni, bloccai la sua azione con la mano.
Io:- L-lasciami stare.- fece una risata malvagia, sapevo perfettamente che non sarebbe servito a nulla. Mise un ginocchio tra le mie gambe, era davvero intenzionato a fare..
Xx:- Ti piacerá vedrai.- mi stavo arrendendo a tutto questo, non potevo fare l'eroe, non potevo salvare me stessa, figuriamoci gli altri. Avvicinò senza alcun pudore il suo corpo al mio togliendo la mano dalla gola e tenendomi i polsi in alto, attaccati al muro, con un mano, con l'altra sollevò il vestito rendendolo più corto e iniziò a slacciarsi la cintura quando il suo cellulare squillò. Tirò un pugno al muro dietro di me e prese il cellulare dalla tasca.
Xx:- Pronto?- disse seccato non togliendosi dalla posizione in cui era.
Xx:- Si lo so che sono in ritardo, ho avuto un contrattempo.
Xx:- Dovrei avere paura?
Xx;- Arrivo.- ripose il cellulare nella tasca.- Dovremmo sbrigarci a quanto pare.-ghignò.
Xx:- Ti converrá fartelo piacere sai.- deglutii- perché a me? Non avevo fatto nulla di male per meritarmi una cosa del genere, strinsi gli occhi facendo sgorgare altre lacrime, in quel momento sperai che quello fosse solo un incubo e che l'uomo che stava per violentarmi sparisse.
Io:- Ti prego, lasciami.- comparve un warp viola alla mia destra mentre sentii un rumore assordante dall'altra parte accompagnato da una fascio di luce. In un millesimo di secondo, il ragazzo su di me venne sbalzato via di qualche metro andando a sbattere violentemente contro al muro con un gemito, il pezzo di portale viola era poco distante da lui.
•••:- CHE CAZZO LE HAI FATTO?!- era un urlo pieno di odio, in quel momento Katsuki era accecato dalla rabbia, non stava ragionando minimamente sistemai gli indumenti e vidi Katsuki partire a sferrare colpi a raffica su quell'uomo dal quirk ancora incognito, gli tirò prima un pugno in pieno volto, poi caricò un colpo con un esplosione davvero potente e gliene sferrò un altro sullo zigomo. Mi strinsi nelle spalle pensando a cosa avrei dovuto fare in quel momento, non avevo mai visto Bakugo tanto incazzato, lo aveva preso per il colletto della camicia e stava continuando a picchiarlo da attaccato al muro. Era un Villain di certo e come tale doveva essere consegnato alla polizia, una parte di me voleva vederlo soffrire per ciò che stava per farmi mentre l'altra, quella razionale, mi diceva di fermare Katsuki. Stavo ancora piangendo un po' da prima mentre mi stringevo un braccio con le dita, mi avvicinai alla scena.
Io:- Katsuki...- avevo la voce tremante e le lacrime agli occhi. Mi avvicinai ancora di qualche passo.
Io:- Katsuki- alzai un po' il tono di voce, stavolta mi aveva sentita, non voleva ascoltarmi.
Io:- BAKUGO! DEVI ASCOLTARMI ADESSO!- iniziai a piangere più di prima, il turbinio di emozioni negative che stavo provando in quel momento creava in me un malessere profondo.
Io:- Katsuki, é un Villain, ma é anche una persona! - a queste parole si fermò continuando a tenere il corpo del ragazzo mal ridotto e sanguinante  attaccato al muro, lo fissava con un tale disprezzo negli occhi...
Io:- Sei un eroe, sai che la cosa giusta non é ammazzarlo qui e ora, quindi per favore, lascialo.
Xx:- Hai sentito la puttana? Devi lasciar..- Bakugo gli tirò una testata, gli aveva spaccato il naso. Lasciò cadere in terra il riluttante uomo.
Baku:- Non é un uomo,- gli  sputò accanto per poi prenderlo per una spalla e gettarlo nel warp che scomparve subito dopo.- é un verme.
Katsuki si girò verso di me, mi guardò in modo davvero triste. Aprí le braccia nella mia direzione e mi abbracciò, era quello di cui avevo fottutamente bisogno in quel momento, il suo profumo, il suo calore, le sue braccia forti attorno a me mi rassicurarono. Scoppiai a piangere singhiozzando con le mani sul suo petto. Mi mise una mano tra i capelli e lasciò un bacio sulla mia testa. Non servivano parole né tanto meno erano opportune in una situazione del genere, e lui lo sapeva.
Io:- Bakugo io..- mi prese il viso tra le mani e scacciò via le lacrime con le dita.
Baku:- Hey, tranquilla ok. Torniamo a casa.- disse adagiandomi la sua giacca scura addosso e circondandomi le spalle con una mano. Uscimmo da quel brutto vicolo e fermò un taxi con un gesto della mano. Salimmo entrambi dietro, disse al conducente la nostra via e poi si voltò verso di me. Ero distratta da tutto, stavo guardando le luci della cittá da fuori dal finestrino, sentivo il suo sguardo addosso ma era molto meno intenso del solito e sicuramente pensieroso. Il viaggio durò poco e a breve arrivammo a casa;
Baku:- Hey...- disse fermandomi per un braccio, mi stavo incamminando verso le scale.
Baku:- Quell'uomo...ti prometto che non la passerá liscia.
Io:- ..non é compito nostro Katsuki.
Baku:- T/n non stai bene vero?- guardai in basso e deglutii.
Io:- V-vado a...- indicai le scale mentre mi scese una lacrima che mi affrettai a pulire con la mano.  Si avvicinò di nuovo a me e mi strinse in un abbraccio, dio Bakugo...Grazie.

E ora che ti ho, ti tengo e non ti lascio~[Katsuki BakugoxReader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora