40

2.1K 120 83
                                    

Seguii Bakugo che camminava a passo svelto sulla strada. Dovevamo parlare.

Io:- KATSUKI- cercai di attirare la sua attenzione. Niente. Ah quello stupido babbuino dopo mi sente.

Io:- FAI SOLO FINTA DI NON SENTIRMI- eravamo a parecchi metri di distanza ma non così tanto da non riuscire a capire le mie parole.

Io:- KATSUKII!- gridai fermandomi.
Baku:- Che c'è?! Che vuoi?!- si girò nella mia direzione. Era frustrato, parecchio frustrato.

Io:- Possiamo parlare per favore?
Baku:- E di cosa vuoi parlare eh?! Di come sei capace di manipolare le persone? Di come ti piace giocare con i sentimenti degli altri? Ti sembro una distrazione? Ti sembro un giocattolo?- disse a voce altra e con un tono di disprezzo.
Katsuki traeva sempre le sue conclusioni prima di ascoltare gli altri ma sta volta stava esagerando.

Io:- Katsuki non fare così cazzo, lasciami parlare. Io ti amo e sei tuto fuorché una distrazione per me. Non capisci, voglio proteggerti. Voglio proteggerti da tutto quello che a che fare con i Villain e con il mio sangue, non credi che sia più intelligente non dire alle persone di noi?

Baku:- Io non ho bisogno di essere protetto cazzo.

Io:- E io invece ho bisogno di proteggerti perché ti amo da morire e se ti capitasse qualcosa io non saprei come riuscire a perdonarmi.- mi portai una mano sul cuore.- Ascolta, é vero, scusa, avremmo dovuto parlarne ma non mi sembra una buona idea dire in giro della nostra relazione, so che non hai bisogno di essere protetto e soprattutto da me ma già sono in pericolo io e metterti in questa situazione non farebbe altro che peggiorare le cose.- abbassò lo sguardo rimando in silenzio per una manciata di secondi e f
Passa di in rassegna l'asfalto.

Baku:- Scusa...- disse quasi in un sussurro venendomi incontro con la testa bassa - h-hai solo cercato di aiutare e io ti ho accusato ma- sollevò il capo incastonando quei due rubini rossi nei miei occhi color (c/o).

Amavo quel ragazzo con tutta me stessa.

Baku:- Non puoi affrontare tutto questo da sola T/n. Io ci sarò sempre per te e questo non cambierá mai. Ti prometto che usciremo insieme da tutto questo casino perché ora che ti ho ti tengo e non ti lascio. - sentii le farfalle che si insediavano tra le mie viscere quando pronunciò quelle bellissime parole, potevo contare su di lui, sul ragazzo che amo e per cui mi sarei buttata sotto un treno pur di renderlo felice.

Ero spaventata da tutto quello che stava succedendo. Non mi sentivo al sicuro ma, perdendomi in quegli occhi cremisi dimenticavo ogni cosa.

Mi lasciò un bacio veloce sulla fronte, io chiusi gli occhi per godermi quel contatto così banale ma anche così intimo allo stesso tempo sentendo il suo meraviglioso profumo di cannella che trapassava  il tessuto dei vestiti scuri e poco appariscenti che era solito indossare fuori dalla scuola.

Io:- Andiamo a casa?- avvinghiai le mani dietro la sua nuca guardandolo negli occhi con un'espressione dolce e comprensiva, lui, con un gesto quasi naturale, appoggiò le mani sui miei fianchi puntando gli occhi nei miei.
Baku:- Andiamo a casa.- affermò ripetendo la mia frase con più enfasi.

Non ero ancora abituata a quel contatto, le sua mani calde sul mio corpo mi provocavano delle sensazioni nuove, che non avevo mai provato.

Questa "cosa" così invadente si insediava nel mio stomaco prendendo il controllo sulla mia parte razionale mi spaventava alquanto.

Da futura eroina mi duole un po' ammetterlo perché so che é sbagliato pensarla in questo modo ma se mi ritrovassi nella situazione di dover scegliere se salvare lui o una manciata di civili salverei lui, senza pensarci 2 volte.

Avrei capito più avanti che un vero eroe avrebbe trovato una soluzione per salvare entrambe le parti.

-----------—-——skip time————---------

Conoscevo bene il mio porcospino biondo, sapevo che le mani in tasca, la testa bassa e il fatto che quella sera era molto, molto taciturno potevano significare solo il senso di colpa che provava per il litigio avuto qualche ora prima.

Scostai la coperta dalle mie gambe e mi alzai annunciando ad alta voce che sarei andata a letto sperando vivamente che lui mi seguisse.

Non lo fece.

Mi accoccolai nella parte destra del mio morbido letto chiaro sprofonando la testa nel cuscino e portando il piumone sopra la schiena dando le spalle alla porta lasciata aperta di proposito. Io e Katsuki avevamo bruciato tutti i passi di una relazione passando direttamente al sesso, certo era stata la notte più bella della mia vita ed ero innamorata persa di lui però non avevamo parlato di "relazione" e la situazione era un po' strana, non imbarazzante ma né io né lui sapevamo bene cosa fare.

Avevamo passato più di 16 anni della nostra vita l'uno contro l'altra e ripensandoci mi sento fottutamente stupida per non essermi accorta prima di provare dei sentimenti importanti per quel ragazzo che ho sempre trovato affascinante e al quale, sotto sotto, ho sempre voluto bene.

Una decina di minuti dopo, pur dando la schiena alla porta, vidi la luce del corridoio accendersi e un sospiro di Katsuki che vacillò sulla porta indeciso se entrare o no.

Credeva che fossi arrabbiata con lui per la scena con i nostri amici ma mi risultava pesante tenere il broncio per una cosa che non mi ha scaldato minimamente, ma lui era fatto così e andava bene.

Esitò ancora un attimo e poi sussurrò qualcosa che non compresi a pieno per poi andarsene, probabilmente nel suo letto.
Non mi piaceva questa situazione, odiavo farlo stare male e creare dei dubbi nel nostro rapporto non del tutto definito.

Fissai il soffitto per un po', poi mi alzai e andai in camera sua, al suo contrario non esitai nemmeno un secondo avvicinandomi a lui in modo molto naturale ed infilandomi tra le sue braccia poggiando la mia schiena sul suo petto nudo e caldo inebriandomi di quel profumo che tanto caratterizzava lui, i suoi vestiti e la sua stanza.

Ricambiò la sorta di abbraccio con le mani grandi che tremavano leggermente sul mio corpo non sapendo bene il mio stato d'animo e cercando di non osare troppo in quello che faceva.

Mi girai verso di lui accarezzandogli dolcemente i capelli e guardandolo negli occhi di sfuggita, l'ho visto più volte insicuro di qualcosa negli ultimi tre giorni che non in tutta una vita.

Baku:- Non sei arrabbiata?- si decide a dire avvicinandomi al suo corpo tirandomi per un fianco.

Io:- No stupido. É tutto ok.- gli dissi continuando a coccolarlo con dolci carezze sulla nuca.

Baku:- Scusa se ho dubitato di...di noi.-  quel noi uscito dalla sua bocca in quel modo così innocente mi scaldò il cuore.

Io:- E tu scusami se non ti ho detto le mie intenzioni. Fossi stata in te mi sarei incazzata pure io.- dissi con un mugugno.

Baku:- T/n?
Io:- Si?
Baku:- Smettila di chiedere scusa.
Io:- Quindi mi hai perdonata?
Baku:- Mmmh, non so- mi sovrastò poggiando gli avambracci ai lati della mia testa.- Vuoi farti perdonare?- mi soffiò quella frase sulle labbra con del desiderio negli occhi e potei percepire il calore emanato da tutto il suo corpo sopra al mio provocandomi dei brividi lungo tutta la colonna vertebrale.

______________
HEYYYY allora, so che siete delle piccole pervertite ma ve lo chiedo ugualmente, volete una parte lemon nel prossimo capitolo?

E ora che ti ho, ti tengo e non ti lascio~[Katsuki BakugoxReader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora