Dietro Neville c' era Ron che si preparava ad addentare una ciambella.
Harry scattò in piedi, -Dove?- disse infilandosi la sciarpa.
-Hogsmeade- rispose Longbottom, come se questo fosse scontato.
Harry era sorpreso, -Cosa?-
Hogsmeade.
Così vicini, era una traccia forse erano li o forse no. Non attese risposta, prese la giacca e i tre auror uscirono di corsa. Malfoy rimase seduto li,con le foto in mano.
Hogsmeade era desolata, coperta dalla neve sembrava disabitata. Solo quattro lampioni rispendevano, dandole un sapore fiabesco, le finestre delle case quasi tutte sbarrate e i vialetti ricoperti da una spessa coltre di neve, segno evidente che non erano stato necessario attraversarli.
-Non c' è anima viva in giro- Constatò Ron.
-E' la vigilia di Natale..- disse Neville. Iniziando ad arrancare nella spesso strato di neve.
Harry e Ron lo seguirono. Arrivarono davanti ad una porta , una abitazione privata, con qualcuno che non se ne era andato per le vacanze invernali, constato Harry.
Neville diede colpi secchi e precisi alla porta che sembrò aprirsi da sola.
Una vecchia fece capolino, con il viso arricciato dal freddo. -Chi siete? Che volete?- domandò. Sembrava terribilmente scocciata dalla visita, anche se era in casa da sola ed era più che evidente che non era ne in partenza, ne c' erano ospiti in arrivo.
-Ci dispiace importunarla, dobbiamo passare per la sua cantina.- gli disse Neville.
-Ah gli auror.- sentenziò la donna facendosi da parte per lasciarli entrare.Ron ed Harry si scambiarono uno sguardo, ma senza dire nulla seguirono Neville. Scesero le scale, l' anziana non li accompagnò, riprendendo posto sulla sedia a dondolo dinanzi al caminetto.
Ron esordi: -chi è "allegria" di sopra?-
Neville sorrise,- E' la padrona di casa suppongo. La sua cantina è comunicante con quella dei Newfire, è da loro che dobbiamo andare solo che è inagibile per via di un crollo.-
-Non potevamo andare dai Newfire e passare da casa loro?- domandò Ron.
Neville si fermò un attimo. -E' casa loro ad essere crollata.- rispose annuendo.
-Com'è successo?- chiese Harry.
-Non lo sappiamo ancora. Loro non ci sono. Sono in vacanza fuori.- rispose Neville con un filo di fiatone. Il cunicolo che comunicava le due cantine si faceva sempre più stretto e basso e sia Neville che Ron dovevano quasi procedere carponi.
-Sai che sorpresa quando rientrano a casa.- sghignazzò Ron, ad Harry diede il nervoso, come poteva pensare a quelle cazzate quando anche la sua famiglia era in pericolo, forse era un modo per darsi coraggio, ma era fuori luogo. Chi se ne frega dei Newfire, Harry avrebbe volentieri fatto a cambio con loro; la casa crollata ma con Ginny e James al proprio fianco. Decise comunque di non dire nulla. Al contrario di Neville che anche a sua volta l'aveva trovata una battuta di poco gusto. - Gli è stato comunicato. Per lo meno non sarà una sorpesa.- rispose acido, Harry era d' accordo con l' acidità di Longbottom.
Arrivarono nella cantina dei Newfire, straordinariamente ordinata per essere una cantina. Al centro del pavimento, come verniciato, il morsmorde, stavolta inanimato. Sul teschio a modo di cappello era poggiato effettivamente un cappello, grigio di lana spessa. Harry lo prese in mano, lo osservò e poi lo annusò. Era di Ginny.
Ron gli arrivò al fianco, - E' di.- non finì la frase. Harry annuì, - E' di Ginevra.-
Harry lo rigirò tra le mani, dentro c'era un foglio ripiegato. Harry lo prese e dispiegò una lettera. Carta comune constatò, niente che poteva dare qualche informazione in più. Inchiostro semplice, scrittura spampatello da prima classe... nulla che valesse qualcosa. Neville e Ron lo guardavano aspettandosi che prima o poi avrebbe fatto un rivelazione di qualche tipo. Tutto quello che Harry fece, invece, fu leggere a voce alta la missiva.''Carissimo Signor Potter,
Deduco ormai che lei avrà intuito che i suoi ex familiari non sono stati scelti dal caso nella folla.Vorrei che sapesse che per me è un onore avere persone così deliziose per il primo Santo Natale, in fondo le sto riportando un favore. Un favore che lei mi ha fatto molto tempo fa.
Lei che così gentilmente a fatto si che io potessi passare molte festività da solo, le serberò la stessa cortesia, in parte, lei ha altri due figli,non li trascuri, la famiglia è il dono più importante che possa ricevere un' uomo. Anche un' uomo come lei. Sua moglie è davvero una donna eccellente, una meravigliosa conversatrice, è incantevole, decisamente un ricco dono per lei, suo figlio altrettanto educato composto e molto intelligente, sono più che convinto che lei ne è molto fiero. Quanto lo sono io. Non ho avuto figli, signor Potter..la donna che amavo mi è stata portata via, non ho amato nessun altro,esattamente ciò che accadrà a lei. Così comprenderà. Le chiedo di non cercarci. Saremo felici noi tre glielo garantisco, ho grandi progetti per la mia nuova famiglia.D.''
P.s. buon Natale.
Harry finì di leggere. Rilesse le poche righe più volte.
Ron guardò Neville, -Dobbiamo trovarli. Il prima possibile.- improvvisamente il sarcasmo di Ron era scomparso.
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Vorrei che piovesse
FanficFANFICTION liberamente inspirata al mondo di Harry Potter, non 19 anni dopo ma 15, una maledizione che sembra non voler lasciare la famiglia Potter. Una storia che sembra ripetersi, vecchie conoscenze che diventano indispensabili. DOPO 15 anni dall...