Capitolo 26

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Ron e Draco arrivarono prima al ministero e ne approfittarono per passare in mensa a mangiare, tuttavia era vuota.
-La gente non mangia da queste parti?- si lamentó Malfoy.
-È Natale.- rispose Ron, sottovoce. Malfoy si girò a guardarlo. -Già, che scocciatura.- disse con una smorfia il biondo.
- Come fai a dire che è una scocciatura, riguarda nostro Signore!-
Malfoy alzò le sopraccoglia. -Sei devoto Weasley?- domandò al rosso.
Ron scosse la testa, - Andiamo al distributore, vediamo che c'è.-
Si avviarono verso il corridoio ovest del terzo piano.
-Allora... Come è successo?- chiese titubante Ron.
-Non saprei dirtelo...è furbo l'amico, magari sapeva, Dio solo sa come, che avremmo interrogato la squinternata esotica.-
Erano arrivati al salone principale, la fila dei camini si stagliava contro loro. Faceva quasi impressione vederli spenti. -Non intendevo quello... Io intendevo, quando hai deciso di diventare gay...- Disse Ron con le guance leggermente arrossate. Malfoy si girò verso di lui con un lieve sorriso. -Quando ho rivisto te..-sussurrò malizioso. Ron diventò completamente rosso. - Eh..cos..aspetta..- farfuglió, per sua fortuna venne interrotto, la loro attenzione venne catturata da un camino che aveva iniziato a sfrigolare. Un attimo dopo Neville ed Harry balzarono fuori. -In ufficio! Subito!- ringhiò Harry, dirigendosi a grandi falcate verso il medesimo, senza neanche guardarli. I tre lo seguirono senza dire una parola.

Harry si tolse il cappotto e la sciarpa lanciandoli sulla propria scrivania, sia lui che Neville avevano un'aria grave. Ron si chiuse la porta alle spalle. -Che succede?- domandò.
-Abbiamo un indizio. Un amico di Rolf Scamander che lavora nell'immobiliare, ha avuto a che fare con l'acquisto di un grosso immobile circa sei anni fa..-
- Che immobile?- Domandò Ron.
Harry voltò lo sguardo verso Draco, - Malfoy Manor.- rispose. Draco corrucciò la fronte. Ron spostò lo sguardo verso il biondo, imitando Neville.
-Ci risiamo...- disse sconsolato Draco. -Non ho rapito nessuno!- quasi gridò.
- Casa tua è stata battuta all'asta. Non dicono chi la compra.- disse Neville.
-Il punto è che Malfoy Manor è rimasto disabitato per quasi sei anni, quando circa un paio di mesi fa, hanno iniziato un via vai di gente, per la ristrutturazione della casa.- continuò Harry.
-Cosa c'è di strano?- chiese confuso Malfoy.
-Di strano c'è questo.- Disse Neville tirandosi fuori dalla tasca alcune foto e porgendole a Draco.
Le foto erano abbastanza scadenti, ma si poteva distinguere esattamente Draco di fronte al Manor con in braccio un grosso pavone bianco. Sorrideva e camminava attraverso i giardini. Intorno a lui squadre di muratori, giardinieri, tappezzieri e quant'altro si muovevano indaffarati.
-Ma che cazzo?!- esclamò Malfoy stupefatto. -Chi è questo stronzo?- domandò rivolto ad Harry. Ron si raddrizzò -Sei tu quello stronzo!- disse alzando la voce e dirigendosi verso il biondo. Harry fece il giro della scrivania e si frappose tra i due. -Lo pensavo anche io. Ma gira la foto e leggi la data e sopratutto l'ora.- disse Harry prendendo la foto tra le mani di Draco e passandola a Ron. L'auror la girò tra le mani e lesse : " 22 dicembre ore 17.18" -E allora?- domandò Ron. -Perché non può essere lui?-
-Perché era con me.- rispose calmo Harry.
-Cosa? Ma che diavolo stai dicendo?- Ron teneva sempre un tono di voce alto ed ora guardava Harry allibito.
-A Lanchester Square. Con me, Ginny e Lily. Lo abbiamo incrociato alle 17.15, lo ricordo perché l'orologio di Harrod's batteva il quarto.- rispose Harry, mantenendo una innaturale calma.
-Oh, che alibi! Magari si è smaterializzato Harry? Ci hai pensato?-rimbeccò Ron.
-No...lui è andato dritto a casa e ci è rimasto.-
-E tu come lo sai?- chiese questa volta Malfoy. Lo fissava dritto negli occhi, Harry si sentì a disagio e abbassò lo sguardo, -Ti ho fatto un incantesimo di tracciamento, pensavo che stessi facendo qualche porcata in giro. E ti volevo tenere d'occhio- rispose in un sussurro.
-Harry! È contro il regolamento! È reato! Potrebbe denunciarti e farti cacciare dal dipartimento auror!- si intromise stavolta Neville. Harry rialzò lo sguardo su Draco, che non aveva smesso di fissarlo. Alla fine il biondo si sedette nessuno degli altri due disse niente.
-Che culo!- esclamo infine Malfoy -Menomale che sei paranoico!-
Ron si sedette. -Allora cho diavolo è quello?- chiese Neville. -Non ne ho idea.. Dovremmo andare all' ACIM ma non sarà aperto prima di dopo domani...proviamo a chiedere un mandato speciale..manda un gufo a Kingsley per piacere.- chiese Harry a Neville, che annuì e usci dalla stanza.
-Pozione polisucco?- chiese Ron.
-Possibile... Probabilmente é una..-
-No, è il cancello.- lo interruppe Malfoy. - Il cancello di Malfoy Manor è paricolare, voi non potete ricordarlo vi avevano incappucciato, ma lui a richiesta del suo padrone ovviamente, mostra quello che il proprietario desidera che gli altri vedano. Molto probabile che il bastardo abbia pensato a qualche ficcanaso e abbia chiesto di dissimulare il suo aspetto riflettendo me.
Dove hai preso le foto?-
-Luna Lovegood. Gli è stata fatta una soffiata e voleva farne un articolo. Poi ha accantonato l'idea...il giornale della resistenza che fa articoli sulla vita di ex mangiamorte non sarebbe stato visto di buon occhio.- rispose Harry.
-Comunque sia. Abbiamo le mani legate fino a che il ministro non ci da l'ok...andiamo a casa?- chiese Ron titubante.
Harry lo guardò per un momento. - Dobbiamo agire con prudenza e al massimo delle forze, credo che andare a casa sia la cosa migliore al momento...- rispose Harry.
-Allora.... andiamo?- chiese di nuovo Ron, speranzoso.
Harry sospirò, aveva fatto una promessa, non avrebbe rimesso piede in Grimmauld Place senza Ginny e James e voleva mantenerla. Ron sembrò capire e deluso, prese il cappotto. -Ok Harry, avverto Neville. Malfoy.- salutò con un cenno ed uscì.
Harry guardava la porta pensieroso. Malfoy si alzò e gli sfiorò un braccio. -Credo che sei sulla pista giusta, ma per ora non puoi fare niente. Andiamo a casa.-
Harry lo guardò ed annuì. Fece il giro della scivania e si infilò sciarpa e cappotto. Poi si smaterializzarono a casa di Draco.

Vorrei che piovesseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora