Harry lo guardava, si poteva definire quasi sconvolto. Malfoy voleva diventare famoso? Non aveva senso e molto probabilmente Draco se ne era accorto.
-Santo cielo Potter! Che cazzo hai capito?- esclamò alzandosi. Harry lo seguí con lo sguardo finché non lo vide sparire dietro una porta. Sentì l'acqua scorrere e venire richiusa, Draco ricomparve un attimo dopo con le punte dei capelli bagnati, in mano aveva un asciugamano rosso.
-Avanti alzati e cerca di non fare scherzi.- Harry si rese conto di non essere più pietrificato e si sentí profondamente idiota. Si mise carponi e poi si tirò sú. Aveva la schiena indolenzita. Fissò Draco, che sembrava molto impegnato ad asciugarsi le mani, per la prima volta, il salvatore del mondo magico si trovava in difficoltà nei confronti di Malfoy.
Decise di fidarsi. Piú o meno.
-Che intendi dire con "voglio essere il salvatore del figlio del ragazzo che é sopravvissuto?- chiese Harry. Malfoy alzò lo sguardo, lasciando cadere noncurante l'asciugamano sul bracciolo del divano. -Non é quello che ho detto Potter... E non é neanche sintassicamente corretto.-
Harry sentiva una nuova ondata di rabbia salirgli dallo stomaco, ma il biondo riprese: - Non voglio uno stormo di gente adorante, se volevo essere famoso facevo l'attore. Io voglio essere ricordato come qualcuno che ha fatto qualcosa di buono e non come un mediocre mangiamorte che non é stato capace in nulla.-
Harry restava comunque perplesso.
- Perché adesso? Perché ora hai tutta questa voglia di rimmetterti in gioco?-
Draco si sedette sul divano.- Pensi che io non ci abbia provato? Pensi che non abbia provato a ricominciare? Dopo la guerra ovunque andassi venivo additato. Entrare in un negozio per cercare lavoro e venire scacciato come se fossi il male in persona, per non parlare di tutti quelli che mi guardavano con paura. Sapevano chi ero, e nel mondo magico, nel mio mondo, non c'era più posto per me.-
Malfoy abbassò lo sguardo sulle sue mani.
Harry per un istante si sentì in colpa, non aveva mai pensato a cosa poteva essere accaduto a tutti quelli come Draco. Tutti quelli che erano implicati, ma innocenti.
-Quindi ti sei insediato tra i babbani..- disse a voce alta.
Draco lo guardò storto per un momento. - Per lo meno qui non sanno niente di me... E credimi aiuta.-
Malfoy si alzò dal divano e andò alla finestra. Nubi dense si stagliavano contro l'orizonte, il cielo era rossastro, prometteva neve.
- É la vigilia..non dovresti andare a casa?- gli chiese Draco girandosi.
Harry lo guardò: - Non ho il coraggio di farlo. Non ho il coraggio di smettere di cercare Ginny ed James, non ho il coraggio di affrontare i miei suoceri senza potergli dare notizie concrete e non voglio vedere la delusione dei miei figli.-
-Ok allora iniziamo. Iniziamo dal principio.-Ron e Neville erano ancora assorbiti dalla lettera del "signor D." quando la porta dell'auror "H. Potter" venne spalancata per lasciare entrare un infreddolito Malfoy a seguito del proprietario dell'ufficio.
-Allora? Novità su questo "D."?-
Neville si stiracchió sulla sedia, -No niente, ammeno che a intervalli irrigolari decida anche tu di tirare in ballo lui.- Disse indicando Draco.
Ron sbuffó, Neville si risporse in avanti poggiando i gomiti sulla scrivania -Ho pensato anche ad una specie di cifratura, che magari tua moglie avesse avuto modo di scriverti un messaggio cifrato e lasciartelo..-
- Non siamo in un film americano.- lo interruppe Draco.
Harry scosse la testa. - Non é assolutamente la calligrafia di Ginny, ne di James.
Malfoy si alzò, andò verso la scrivania e prese la lettera. -Ehi! Quella é una prova!- Gli gridò Ron provando a riprendere il pezzo di carta.
-Ma non mi dire.- rispose il biondo lanciandogli un sorrisino malizioso.
-Perché lo hai portarto?- chiese Ron ad Harry.
-In caso mi venga qualche scatto d'ira so con chi prendermela.- rispose Harry.
Malfoy si sedette a leggere la lettera. Un imbecille si era rubato una famiglia per passare le feste. No uno che ce l'aveva con Potter tanto da fregargli la famiglia, come se fosse stato lui a privargliela e quindi avesse tutto il sacrosanto diritto di prendersi la sua e di vivere felice e contento come gli idioti delle favole. Un fottutissimo maniaco? "P.s. Buon Natale"... Folle e infantile. Forse questo era un punto a loro vantaggio. Madre e figlio stavano bene, forse. In fondo se voleva passare un felice Natale con la sua nuova famiglia non doveva aver fatto loro nulla di male.
Oppure si trattava di uno che voleva farsi passare per matto, maniaco, sociopatico.... E in realtà si tratta di una persona molto fredda e calcolatrice che ha rapito i due per poi ucciderli o ricattare lo stesso Potter, ma se si fosse trattato di un sequestro per estorcere denaro, già si sarebbe fatto sentire. Questo era un problema. E se non era da solo? Draco scorse tutto il foglio... Si era firmato "D.".... Figlio di puttana.
" Figlio di puttana" Malfoy lo aveva detto a voce alta. Attirando l'attenzione dei presenti.
Draco si trovò ad un bivio dirlo o non dirlo?
- Qualche indizio?- gli chiese Harry stranamente calmo.
- Ok.- disse Draco più a se stesso che agli altri.
Si avvicinò ad Harry. - Lo vedi questo dettaglio della D.?- disse indicando la lettera. Harry assentì.
- Beh...lo faccio io quando firmo.-
Ron diventò rosso, tanto che Draco temette che sarebbe scoppiato, ma dovvette reprimere un sorriso, non era il luogo, ma Weasley gli ricordava la regina cattiva di un cartone animato babbano...Alice da qualche parte..non se lo ricordava. Harry d'altro canto lo guardava allibito e stava dirignando i denti... Altri pugni, se lo sentiva. Neville invece si era appoggiato allo schienale della sedia con le mani congiunte all'altezza del mento, fissando un punto dinnanzi a se.
- Ti vogliono incastrare.- disse calmo.
Mai come in quel momento Draco fu grato a Longbottom, il pugno non arrivò e il rosso iniziò a sgonfiarsi.
Ron si alzò e sbuffó sonoramente. -Andiamo! Ma chi ci crede? Posso capire avercela con Harry, Azkaban avrebbe chiuso i battenti da parecchio se non fosse stato per lui, ma Malfoy? Chi può avercela con Malfoy?-
Harry si girò incredulo... " Chi poteva avercela con Malfoy?".. Il mondo intero. Loro tre sicuro, forse Neville un po meno..
-Ma che cazzo dici?- esclamò Neville.
- Ho i miei motivi per dirlo...ho fatto delle ricerche. Malfoy fa la vita da eremita. Solo a contatto con babbani da quando i suoi sono morti. Ovviamente questo folle non é un babbano poiché se fosse come dicesse lui, - indicò Draco -allora come saprebbe come firma o comunque i scarabocchi che fa?-
- Ron io credo che tu sia stanco e troppo coinvolto. Non stai ragionando. Al contrario questo potrebbe anche dimostrare che sono un mago in combutta con un babbano, dato che Malfoy ha più contatti tra il mondo non magico.- spiegò Neville.
Malfoy tirò il fiato. -Felice di aiutarvi con le ipotesi ragazzi. Appurato sopratutto che finalmente avete capito che sono innocente.-
-Non cantare vittoria pasticcino, se stanno cercando di incastrarti un motivo ci sarà.- disse Harry.
Fiocchi fitti avevano iniziato anche a cadere su Londra. Era la vigilia di Natale.
STAI LEGGENDO
Vorrei che piovesse
FanfictionFANFICTION liberamente inspirata al mondo di Harry Potter, non 19 anni dopo ma 15, una maledizione che sembra non voler lasciare la famiglia Potter. Una storia che sembra ripetersi, vecchie conoscenze che diventano indispensabili. DOPO 15 anni dall...