Capitolo 20

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Malfoy si alzò di scatto, senza dire una parola, lasciando Harry in sala come un' idiota, e si chiuse in bagno. Il moro rimase sbigottito seduto sul divano, senza muovere un arto. Era totalmente sconcertato, non poteva credere a quello che gli aveva appena raccontato il biondo; si chiese se era per questo che Malfoy volesse salvare suo figlio a tutti i costi. Non aveva ben chiaro cosa fare in quella situazione, si trovava estremamente a disagio. Malfoy si era barricato in bagno, molto probabilmente si stava vergognando per essersi mostrato umano.
Doveva bussare per chiedergli se stava bene? Domanda un po' del cazzo, era ovvio che non stava bene, aveva appena raccontato una tragedia. Forse era meglio aspettare che uscisse lui, quando si sarebbe sentito pronto. Intanto lui che poteva fare? Anche perché supponendo che uscisse a breve, che cosa avrebbe potuto dirgli?
Si alzò dal divano. Non voleva affrontarlo si rese conto. Prese il cappotto, era ancora umidiccio, se lo infilò senza pensarci troppo e arrivò al portone, esitò un istante voltandosi verso il bagno, incerto. " Che sto facendo? Scappo come un ladro? Mi ha dato una mano, non posso defilare in questa maniera."
Rimase davanti alla porta per un po',
l' indecisione era una brutta bestia.

Malfoy si teneva al lavandino, con le braccia tese; scosso dai singhiozzi, sperava che Potter non lo sentisse, non perché si vergognasse, ma perché lo avrebbe compatito; avrebbe avuto quell' espressione sconsolata e compassionevole, che non avrebbe sopportato.

Si guardò allo specchio, gli occhi si erano arrossati, il grigio dei suoi occhi si era accentuato e le labbra si erano seccate. " Che bellezza che sei signor Malfoy". Si sciacquò il viso, e rimase per un istante con l' asciugamano premuto sul volto; poi posò l' asciugamano e si passo le mani tra i capelli umidi. Si guardò un' ultima volta allo specchio e uscì dal bagno.

Harry sentì lo scatto della serratura, Malfoy uscì dal bagno. Era più che evidente che avesse pianto, ma non disse nulla. Il biondo lo guardò. -Stai andando via?- chiese. Harry non si era mosso da davanti la porta.- Si voglio andare al ministero. Ovviamente ti farò sapere se ci sono novità..-
Draco si era già infilato cappotto, sciarpa e cappello. - Andiamo.-
Decisero che avrebbero usato l' ingresso per i visitatori e di fare qualche passo per Londra, avrebbe fatto bene ad entrambi un po' di aria fresca, soprattutto Harry, che provava a dissimulare un meraviglioso post sbornia.
Era Natale, le strade erano completamente deserte, un po' per l' ora un po' perché tutti avevano di meglio da fare.
Camminarono in silenzio per un po', Harry respirava a pieni polmoni, mentre Draco si godeva l' aria fredda sul viso, che stranamente gli dava piacere. Malfoy lo seguiva in silenzio, poteva immaginare cosa frullava nella testa del moro. - Dovremmo ricapitolare.- disse più per rompere il silenzio che per fare realmente conversazione.
Harry decelerò e si affiancò a Draco - A che servirebbe?-
-Forse hai tralasciato qualche dettaglio.- rispose Malfoy. Harry sospirò e trattenne un sorriso, " hai tralasciato", anche se lavoravano insieme a detta del biondo, oneri e onori almeno in teoria. - Allora. L'esplosione del ventitré dicembre è risultata un diversivo, per catturare Ginny e James. Possiamo suppore quindi che si tratta di due o più persone.-
Harry guardò Draco.- Anche se, dal biglietto che abbiamo trovato sembra essere opera di una sola persona.-
Malfoy guardava in basso e aveva rallentato il passo, stava pensando. Harry gli lanciava occhiate di traverso, voleva cercare di capire cosa stava pensando ma Draco era una maschera che non tralasciava la minima espressione.
-Potrebbe aver pagato qualcuno per farlo..- esordì infine.- No, è una cazzata. Troppo rischioso. Deve essere accaduto altro. Potrebbe aver imperiato qualcuno per farlo, più plausibile.-
Harry gli camminava affianco in silenzio, non voleva interrompere il botta e risposta, ma non riusciva a seguirlo: - Che stai dicendo? Forse ha complici o scagnozzi?-
Malfoy sospirò - Come hai fatto a diventare auror? Troppo rischioso. Pensaci un attimo. Non ha rapito due persone a caso. In più si trovava in una strada affollata, il che complica l' impresa. I babbani dicono "Chi fa da se fa per tre" e sono d' accordo, avere complici alza il rischio di insuccesso in maniera esponenziale. Uno potrebbe venire catturato e spifferare tutto, oppure riconosciuto e ci vuole niente per arrivare al mandante. No sono assolutamente convinto che abbia agito da solo, dobbiamo soltanto capire come.-
Harry poteva anche essere d' accordo,- Ma supponiamo che invece sono in gamba e che si tratti di una banda vera e propria- Malfoy lo interruppe.- Dove sta allora la richiesta di riscatto? La lettera che mi hai fatto leggere parla chiaramente di uno che vuole farti stare solo per pura vendetta, ora anche se ci sono parecchie persone che hanno desiderio di vendetta nei tuoi confronti, non credo che un gruppo di gente abbia rischiato così grosso solo per passare il Natale con i tuoi per farti dispetto. La cosa è grossa Potter, te ne rendi conto?-
Harry annuì. Draco proseguì - Dato poi che questo tizio non ha tanta fretta di liberarsi di tua moglie e tuo figlio, mi viene da pensare che non abbia scagnozzi. Vuole esclusivamente prendersi parte della tua vita. Ci sei Potter?-
Harry annuì di nuovo, aveva timore di interromperlo, anche se non gli era chiaro un fatto: -D' accordo per i complici, ma neanche dei sottoposti?-
-Qui ti volevo. Dei sottoposti vanno pagati. Supponiamo che li abbia fatti rapire, per fargli tenere la bocca chiusa e per riuscire nell' impresa che non è roba da poco, non ha preso i primi due idioti che ha trovato, ma gente esperta, e quella costa. In qualsiasi caso questo ci lascia un dato importante.-
Harry camminava silenzioso al suo fianco. -Che fatto?- domandò.
Draco si impettì, come un professore che sta per tenere la sua più grande lezione. -Soldi, Potter. Il tizio che stiamo cercando è ricco. Ci vogliono parecchi soldi per far star zitta la gente, e molti di più per nascondere la famiglia del ragazzo che è sopravvissuto.-

Vorrei che piovesseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora