Erano li da due ore e non erano arrivati a niente.
La maggior parte dei possibili sospetti erano ad Azkaban o morti. Ron era uscito spesso, stare dentro la stanza lo faceva impazzire, senza contare che si trattava di sua sorella e restare li con le mani in mano lo mandava fuori di testa. Ron era diventato un uomo d' azione, contro ogni aspettativa, sia della sua famiglia che di sua moglie. Usciva in continuazione, con ogni scusa.
La loro scrivania era piena di bicchieri di caffè vuoti, nemmeno in caffetteria ce ne stavano così tanti, Harry era preoccupato del fatto che Ron si era scolato una decina di caffè nel giro di due ore; o diventava elettrico o gli prendeva direttamente un infarto. Dopo un' ora, mosso a compassione, Ronald aveva portato un caffè anche a Malfoy, lui non lo aveva toccato.
-Secondo me stiamo pensando dal verso sbagliato.- disse dopo aver buttato l' ultima foto di un mangiamorte morto.
-In che senso?- chiese Harry. Malfoy si alzò dalla sedia e mosse qualche passo.
Harry si alzò di scatto. -Calmo Potter. Voglio solo sgranchirmi le gambe. Mi sta venendo il culo quadrato e non va bene.-
Harry si risedette. Malfoy si infilò le mani in tasca e iniziò a camminare su e giù per la stanza. -Secondo me, "lenticchia" ha ragione. Sono soggetti estranei a questi, prima di controllare ogni singolo individuo d' Inghilterra, che senza dubbio ci porterebbe via del tempo prezioso, dovremmo saperne di più sul loro modus operandi-
Sembrava che stesse tenendo un discorso all' università, il mento in alto, portamento fiero, un rettore non avrebbe saputo reggere il confronto.
-Ok.. Secondo te da dove dovremmo iniziare?- gli chiese Harry. Ron gli sfiorò il gomito, Harry si girò verso di lui con aria interrogativa. - Ti posso parlare un secondo?- chiese il rosso. Senza attendere risposta si alzò e uscì dall' ufficio. Draco lo aveva seguito con lo sguardo senza aggiungere niente. Harry, a sua volta, si alzò ed uscì.
Ron era poggiato alla parete, Harry si richiuse la porta alle spalle e lo raggiunse. - Che c'è?- chiese all' amico.
-Non mi piace Harry.- gli disse Ron mordendosi il labbro inferiore.
-Neanche a me piace, è Malfoy.- rispose Harry.
Ron espirò rumorosamente - Voglio dire, ci sta aiutando senza problemi, ti ha seguito senza fare storie, si applica.... C'è qualcosa che non mi torna.-
-Capisco Ron ma fino ad adesso non gli abbiamo dato informazioni compromettenti, stiamo allerta e vediamo cosa esce fuori.-
-Non ha bevuto il suo caffè Harry, ci hai fatto caso?-
Harry lo guardò negli occhi. -Ok, ci penso io- .
Il capo auror si affacciò alla porta.- Senti Malfoy stiamo andando a prendere qualcosa da mangiare. Tu che vuoi?
Draco si era seduto di nuovo e guardava una foto sulla scrivania, sembrava assorto. Si girò di scatto verso di Harry e soppesò la domanda, - Fa tu.- aveva risposto ed era tornato a guardare la foto. Harry allungò il collo. Stava guardando una foto di suo padre.
L' auror richiuse la porta. -Vado a prendere qualcosa da mangiare. Resta qui.- Ron annuì.
Harry andò alla mensa, dove ormai non c' era quasi nessuno, prese tre panini e tre bottiglie d' acqua. Pagò alla ragazza e ritornò sui suoi passi. Ron non si era mosso di un centimetro. Harry si avvicinò, Ron afferrò una bottiglietta d' acqua e la aprì, poi si sfilò dalla tasca una boccetta piena fino a metà di un liquido trasparente e ce la verso dentro.
-Fammi indovinare l' altra metà è nel caffè?- gli chiese Harry con un ghigno. Ron sbuffò. -Sta zitto, non sai che ho fatto per sottrarla ai pozionisti senza permesso.- gli rispose Ron.
-Perché tutti questi riguardi? Dagli il Veritaserum e basta se lo beve ed inizia a chiacchierare sapremo la verità, se fa storie sapremo che è invischiato in questa storia e sarebbe un' altra verità.- gli aveva detto Harry.
-Voglio dare retta ad Hermione. Se è innocente meglio tenerselo buono e poi meno sa è meglio è.- aveva risposto Ron tranquillo.
-Secondo Hermione è innocente?-
-Lei dice di si e sai perché? Perché l' ha chiamata per nome..... Le donne.-
Harry scosse la testa, - Sta diventando tenera.-
Il rosso tirò fuori la bacchetta e sigillò la bottiglietta poi prese le altre due ed entrò. Harry lo seguì e si chiuse la porta alle spalle con un piede.Draco si girò a guardarli, Ron era già entrato in azione. Aveva fatto finta di inciampare, egregiamente, e "casualmente" gli erano cadute le due bottigliette di acqua "pulite" ed erano andate a rotolare sotto uno dei mobiletti di cancelleria.
Harry lo guardava, o meglio guardava la reazione di Malfoy, non gli sfuggì che quando Ron aveva fatto finta di cadere, lui stava per afferrarlo. Ron aveva sbuffato, aveva allungato, con disinvoltura la bottiglietta con il veritaserum a Malfoy, lui l' aveva presa e aveva guardato il tappo, Ron intanto si accucciava a recuperare le altre due bottiglie.-Perché è cosi?- aveva chiesto Malfoy, guardando diffidente la bottiglia.
Ron aveva trattenuto il fiato, cercando una scusa; Harry fu più svelto e capì che Malfoy non si riferiva all' acqua, ma al suo "formato".
- Idea di Hermione, i babbani le mettono in una macchina e te ne lasciano una se digiti un numero, ci si ricavano un po' di fondi in più, le ordina lei stessa da un fornitore babbano, insieme al cibo.-
Malfoy annuì, Ron sorrise al collega.
Harry divise i panini e iniziarono a mangiare, Ron fissava Malfoy, Harry gli diede una botta al ginocchio, Ron accavallò le gambe, facendo girare un momento lo sguardo nella stanza. Draco mangiava con calma, era snervante.
Poi, finalmente, gli venne sete. Il biondo posò il panino e prese l' acqua, svitò il tappo, che fece il classico rumore del sigillo che si rompe, e bevve tre lunghe sorsate.
Era fatta.
Ron masticava nascondendo il ghigno trionfante dietro l' insalata, il piano era riuscito, avrebbe riempito la testa di Harry per almeno una settimana.
-Allora Malfoy. Che hai in mente di fare?- gli chiese disinvolto il rosso.
-Vediamo se hanno lasciato delle tracce, di solito lo fanno tutti, soprattutto se si tratta di un gruppo di fanatici egocentrici, vogliono essere visti. Come attori su un palcoscenico e questo è il nostro punto di forza, più si espongono, più avremo possibilità di prenderli.- rispose Draco.
-Tu non ne sai niente Malfoy?- aveva domandato Harry senza preamboli.
Draco lo guardò dritto in faccia, -Non ne so niente.-
-Non hai più contatti?-
-Neanche uno da quando l'Oscuro Bastardo è morto.-
Draco riprese il panino e gli diede un morso. Harry guardò Ron, sembrava deluso, mangiava in silenzio, non sghignazzava più, forse già pensava alla faccia soddisfatta di Hermione, di certo Harry si rendeva conto che se Malfoy fosse stato il colpevole sarebbe stato tutto più facile, e anche un tantino più piacevole.
Ron aveva finito di mangiare e lo guardava, aveva poggiato i gomiti sulla scrivania e evidentemente si stava togliendo residui di cibo con la lingua, a giudicare dalle smorfie che stava facendo. Stava pensando, Harry ebbe paura. Tra un attimo il suo rosso amico avrebbe aperto bocca.
-Mi dici una cosa?- chiese infine al biondo, Harry trattenne il respiro. - Dimmi.- aveva detto Malfoy scartando accuratamente il suo panino.
-Perché ci stai aiutando?- aveva sputato fuori Ron, beccandosi un' occhiataccia da Harry.
Malfoy non si scompose e senza staccare lo sguardo dal panino disse:- Sempre meglio voi che stare a casa da solo.-
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Vorrei che piovesse
FanfictionFANFICTION liberamente inspirata al mondo di Harry Potter, non 19 anni dopo ma 15, una maledizione che sembra non voler lasciare la famiglia Potter. Una storia che sembra ripetersi, vecchie conoscenze che diventano indispensabili. DOPO 15 anni dall...