Capitolo 41

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[Skylar]
Sento una mano calda sulla mia guancia, apro gli occhi e trovo sopra di me Brandon.
Skylar:- Che è successo?-
Brandon:- Sei svenuta.- sbuffa e alza gli occhi al cielo.
Skylar:- Mia madre...-
Brandon:- Abbiamo capito, è morta.- mi alzo di scatto dalle sue gambe e mi metto in piedi davanti a lui, barcollo mai poi riprendo l'equilibrio.
Skylar:- Come puoi essere così cattivo. Mio madre è appena venuta a mancare e mio padre me lo fa sapere con una semplice telefonata dopo 16 anni. Io cerco conforto per una volta e tu che fai? Mi sbatti in faccia tutto! Tralasciando il fatto che...- vengo bloccata. Si alza e mi stringe forte al suo corpo, per una volta riesco a trovare di nuovo sicurezza dopo tanto. Odoro il suo buon profumo che si mischia al tabacco e appoggio il volto sul suo petto.  Si allontana e rientra nel locale, faccio lo stesso.
Cameron:- Tutto bene?-
Skylar:- No.- scoppio a piangere tra le sue braccia e sento lo sguardo di Brandon addosso. Lo cerco con lo sguardo e lo trovo ad un tavolo con delle persone che non ho mai visto, mi fissa. Distolgo di nuovo lo sguardo e torno a raccontare tutto a Cameron.
Skylar:- Voglio ritornare a casa. Il prima possibile.-
Cameron:- Okay.- mi guarda triste.
Mi accompagna in appartamento e lo faccio entrare. Mi aiuta a sistemare tutti i miei vestiti nelle valigie, tendo il braccio verso l'armadio e la manica della felpa mi scopre il polso destro mostrando il tatuaggio.
Cameron:- E questo da dove sbuca fuori?-
Skylar:- Mi sono ubriacata e sono andata a fare un tatuaggio con Brandon.-
****
Chiamo Ryan mentre Cameron mi accompagna all'aeroporto.
Skylar:- Ryan sto tornando a casa. Ti prego viene all'aeroporto.- riaggancio e una lacrima scende sul mio viso. Cameron mi guarda e accenna un sorriso.
Skylar:- Grazie davvero Cam.- lo abbraccio.
Cameron:- Mi mancherai. Ti verrò a trovare un giorno...- si interrompe -...mi dispiace Skylar.- mi accarezza la schiena mentre aspetto in fila. Lo osservo per l'ultima volta e salgo sull'aereo.
Lo saluto dal finestrino e metto le mie cuffie; durante il viaggio qualche lacrima scende sul mio viso e cade sulle mie mani, ho davvero bisogno di tanto conforto.

Corro verso Ryan che mi aspetta fuori dall'edificio. Gli salto addosso e lui mi prende per i fianchi per non farmi cadere.
Ryan:- Skylar.-
Skylar:- Mi sei mancato. Tanto. Tanto. Tanto.- alzo lo sguardo dietro di lui e intravedo una figura nera. Un ragazzo con il volto coperto ci aspetta seduti sul cofano dell'auto di Ryan.
Ryan:- È voluto venire.- mi avvicino a lui e riesco a vedere i suoi occhi spenti. Una scintilla di speranza illumina quegli occhi cupi e verdi. Schiude leggermente le labbra e un sospiro di sollievo fuori esce da quella bocca.
Hardin:- Sk-Skylar.- rimango a bocca aperta e la mia mente continua a consigliarmi di entrare in auto e non rivolgergli la parola ma allo stesso tempo i miei muscoli non voglio darmi retta. Rimango in piedi davanti a lui, immobile, senza battere ciglio. Mi fiondo tra le sue braccia e il dolore che avevo nel petto si allevia leggermente. Odoro il suo buon profumo proveniente dall'acqua di colonia che applica sui vestiti ogni mattina, proprio come faceva con me quando rimanevamo a dormire insieme. A quel ricordo sorrido e lui se ne accorge.
Hardin:- Perché sorridi? Dovresti avere paura di me dopo quello che ti ho fatto.- scuoto la testa e torno ad abbracciarlo. Mi appoggio a lui e chiudo gli occhi odorando quel buon profumo di acqua di colonia con una nota di tabacco, che non mi dispiace.
Entriamo in auto e rimango tutto il tempo tra le braccia di Hardin osservando il paesaggio fuori dal finestrino.

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