Capitolo 53

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Si avvicina a noi e tira una pacca sulla spalla di Cameron.
Brandon:- Che ci fai qui!- ridono insieme e solo dopo Brandon si accorge di me. Mi guarda e io faccio lo stesso. Prendo coraggio e mi alzo.
Skylar:- Brandon devo parlarti.-
Brandon:- Non dovevo starti lontano?-
Skylar:- Smettila di fare il deficiente e siediti.-
Brandon:- Non sono deficiente ragazzina.- sbatte una mano sul tavolo e tutti ci guardano. Cameron:- Amico andiamo fuori.- esco fuori seguita da Cameron e Brandon.
Skylar:- Grazie Cam, puoi lasciarci da soli?- Cam annuisce e rientra in caffetteria.
Brandon:- Che cazzo vuoi?- posiziona le braccia al lati del mio corpo da tenermi ferma.
Brandon:- Allora?- si avvicina e indietreggio fino ad appoggiarmi su un'auto; suppongo la sua.
Skylar:- Perché lo fai?-
Brandon:- Fare cosa.- sbuffo.
Skylar:- Sai cosa. Picchiare la gente, essere così stronzo.-
Brandon:- Uno io picchio chi voglio due sono stronzo solo con chi voglio.-
Skylar:- E quindi fai lo stronzo con me perché ti diverte?- so che non dovrei fare tutte queste domande.
Brandon:- Perché sei stronza.- cosa?
Skylar:- Io sarei stronza? Hai picchiato il mio ragazzo, mi hai tratta male dalla prima volta che mi hai visto e per lo più mi hai offeso quando mia madre è morta. Io sarei la stronza qui!- urlo e lui indietreggia.
Skylar:- Voglio insegnarti una cosa: devi sapere che con tutta la rabbia che ti ritrovi non ci combini in cazzo. Non guadagni niente picchiando e offendendo la gente lo sai? Le parole fanno più male dei pugni e posso dimostrartelo.-
Brandon:- Ah si?- annuisco e mi preparo a quello che potrebbe succedere dopo che avrò pronunciato queste parole.
Skylar:- Si, la vuoi sapere una cosa? Tutto il tempo che passavo con te per me non è stato niente, lo facevo per dimenticarmi del male che mi aveva fatto Hardin. Tu per me non sei mai stato niente e non lo sarai mai.- sto mentendo a me stessa, lui era il mio migliore amico; stavo bene con lui ma poi ha deciso di ascoltare la sua testa e non il cuore.
Skylar:- Scioccato? Picchiami dai, sono sicura che quello che sta soffrendo sei tu.- lo osservo cedere.
Brandon:- Skylar John devi starmi lontano. Sono un cattivo ragazzo Sky e non puoi cambiarmi, e poi perché dovresti visto che io per te non sono niente no?- alza le spalle.
Brandon:- Ma fidati, un giorno ti pentirai di quello che hai detto perché non starò in pace finché non avrò avuto la mia vendetta su di te e quel coglione del tuo ragazzo. E pensare che ti consideravo più di una mia amica.- entra in auto e parte. Mi siedo e una lacrima percorre tutta la mia guancia.
Cameron:- Allora?-
Skylar:- È finita, per sempre.- mi abbraccia e continuo a piangere.

Ritorniamo in dormitorio e Hardin mi aspetta fuori dalla porta.
Skylar:- Ciao!- sposta lo sguardo dietro di me. Cameron:- Piacere Cameron.- gli sorride e per un momento rimango senza fiato ma per fortuna ricambia la stretta e si presenta. Sorrido e lo faccio entrare dentro la stanza.
Ryan:- Quanti maschi!- ride.
Skylar:- Lui è Cameron, un mio amico di New York. Loro sono Ryan e Hardin, il mio ragazzo.- fa un cenno con la mano e rimane in piedi in mezzo alla stanza.
Skylar:- Okay visto che qui dentro c'è troppa tensione e io sono l'unica femmina voi andate fuori a farvi un giro mentre mi preparo, andiamo ad una festa!- li spingo tutti e tre fuori e mi fiondo all'armadio.
Prendo un body a canotta che rimette leggermente a risalto il seno, uno shorts di jeans e un paio di orecchini. Vado a farmi una doccia e mi vesto. Vado fuori e sono appoggiati all'auto.
Skylar:- Bè? Andiamo.- entro in auto con Hardin mentre Ryan e Cameron sono dietro.
Skylar:- Vi siete conosciuti? Avete parlato?-
Hardin:- Si. Abbiamo scoperto che Cameron viene da New York e Ryan da casa sua.- ridono tutti e tre. Lo fulmino con lo sguardo e Hardin se ne accorge, mi posa una mano sulla coscia e continua ad osservarmi dallo specchietto.

Scendiamo dall'auto ed entriamo nella casa.
Ryan:- Di chi è questa casa?-
Skylar:- L'altro giorno Sophia distribuiva gli inviti, credo sia il suo compleanno.- Hardin mi afferra la mano e incrocia le dita alle sue. Vedo il suo pacchetto di sigarette nella mano sinistra.
Skylar:- Voi andate, io devo parlare con Hardin.- quando non li vedo più mi giro e prendo le sigarette ad Hardin.
Hardin:- Che cazzo fai?-
Skylar:- Non devi più fumare.- non voglio dirgli che l'altro giorno ha rischiato di soffocarsi per colpa del fumo di quella merda.
Hardin:- E perché?- se le riprende.
Skylar:- Ti fa male.- invento.
Hardin:- Okay, ma io ti ho gia detto...- lo interrompo.
Skylar:- Hai rischiato la vita per quello schifo!- indico le sigarette.
Hardin:- Cosa?-
Skylar:- Forse sarà esagerato ma i tuoi polmoni ne hanno abbastanza del fumo delle sigarette, il dolore è stato provocato dal colpo ma non riuscivi a respirare perché il fumo aveva intasato i polmoni.- abbasso lo sguardo. Posa due dita sotto il mio mento per alzarmi il capo e mi guarda negli occhi, riesco a vedere la preoccupazione in quei bei cerchi verdi.
Mi porge una mano e ci posa sopra il pacchetto di sigarette e l'accendino.
Hardin:- Capisco che per te è difficile e ti stai preoccupando davvero tanto. Tieni. Buttale, fai quello che vuoi.- mi sorride e mi da un tenero bacio sulle labbra.
Skylar:- Ti amo.- sorride.
Hardin:- Ti amo.-

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