La musica.
L'unica cosa al mondo che ti fa sentire bene con te stessa.
Già da piccola ti divertivi a canticchiare e a ballare le canzoni che tua madre suonava al pianoforte.
Da allora é nata in te la passione per la musica, che é cresciuta sempre di più.
I tuoi ricordi smettono di fluire nel momento in cui qualcuno bussa alla porta di camera tua, producendo un suono secco e ovattato.
-avanti- rispondi in un sospiro, girandoti sulla sedia girevole della tua scrivania.
La porta si apre con cautela e sbuca dall'uscio un viso familiare.
-disturbo?- domanda tuo padre, tenendo solo la testa dentro camera tua.
Sorridi dolcemente e scuoti la testa, dandogli accesso alla tua stanza.
Camera tua é per te come una fortezza inespugnabile, a cui solo tu puoi avere libero accesso.
Tuo padre é stato molto comprensivo con te e ti lascia i tuoi spazi.
Da quando tua madre é morta, ti sei chiusa sempre di più in te stessa, rifiutandoti di uscire dalla tua stanza.
Stavi le ore stesa sul letto con le cuffie, oppure sulla scrivania a comporre musica.
Il tuo sogno é quello di imparare a suonare il piano come tua madre.
Conosci qualche pezzo e le cose basilari del piano, ma sei ancora ad un livello troppo basso e le condizioni economiche familiari non ti permettono di pagare un insegnante privato.
Per questo fai dei lavoretti part time, per aiutare in casa e per poterti permettere delle lezioni di piano.
-scusa se ti interrompo nello studio, ma volevo chiederti se ti andava di mangiare qualcosa- domanda tuo padre entrando nella stanza, ma rimanendo comunque sull'uscio.
Sospiri profondamente, domandando a te stessa se ti andava realmente di alzarti dalla sedia per scendere quei maledettissimi venti scalini per poi raggiungere la cucina e mangiare.
Ti rispondi di no, ma la fame é tanta in effetti, e piuttosto di morire la fame, meglio fare un po' di fatica.
Ti alzi dalla sedia in modo scomposto, biascicando un flebile "sì".
Segui il tuo sorridente padre fuori dalla camera e insieme raggiungete la cucina.
Decidi di prepararti un panino alla Nutella.
Prendi quindi il pane, un coltello e la preziosa crema alle nocciole e ti dirigi in sala da pranzo.
Ti sistemi a gambe incrociate su una sedia e apri il barattolo di Nutella.
Subito un profumo inebriante di nocciole ti pervade le narici, provocandoti una sensazione paradisiaca e di completo rilassamento dei muscoli.
Intingi il coltello nella crema scura, per poi spalmarla con lentezza sul pane, guardando le tue mani compiere questa azione con totale naturalezza.
Richiudi il panino, per poi afferrarlo e portarlo alla bocca.
Strappi coi denti un pezzo di quella prelibatezza, per poi gustartela con lentezza in bocca.
-se continuerai a mangiare in questo modo rischi di perdere la linea tesoro- dice una voce squillante alle tue spalle.
Dopo tre anni dalla morte di tua madre, tuo padre si è fidanzato con un'altra donna, Huna.
È davvero una donna per bene e gentile, soprattutto con te.
Si preoccupa della tua salute ed é molto disponibile.
Ma non sarà mai come tua madre.
Lo trovi infantile da parte tua.
Ormai hai diciassette anni e dovresti andare oltre, come una persona matura, ma proprio non ci riesci.
Ti giri verso la donna che, con un sorriso beffardo sul viso, si siede accanto a te.
-non ho nessuna linea- rispondi addentando un altro pezzo del panino.
-cosa dici? Sei bellissima e hai un bellissimo corpo. Devi smetterla di auto commiserarti in questo modo- risponde sorridendo e appoggiando Il viso su una mano.Le sorridi a tua volta in segno di gratitudine, continuando ad ingozzarti della prelibatezza che tieni fra le mani.
Lei ridacchia al tuo comportamento a dir poco infantile, per per poi aprire la bocca, domandando implicitamente di ricevere un pezzo del tuo panino.
All'inizio la guardi con uno sguardo contrariato, poi però fai un rosolino e le avvicini alla bocca il panino.
-solo un morsetto- dici per poi avvicinarglielo ancora di più.
-sisi- dice per poi afferrare un enorme pezzo di pane e strapparlo coi denti alla velocità della luce.
Ti ritrovi così, paralizzata sul posto, con un panino distrutto e una lacrimuccia sotto l'occhio.
La donna davanti a te si bea della scena, ridendo con ancora il grosso pezzo di pane in bocca.
-ti odio- dici ridacchiando ma cercando di rimanere il più seria possibile.
La donna di rimando ti dà un bacio sulla guancia dopo essersi alzata.Finisci il tuo panino cercando di dimenticare l'accaduto e torni in camera per procedere con lo studio.
Per te andare bene a scuola é una priorità. Significherebbe non apparire troppo a scuola e rendere fiero di te tuo padre. Infatti a scuola vai molto bene e questo ti concede anche di avere del tempo che puoi dedicare al pianoforte.
Appunto, dopo un paio di ore di studio ti stufi e decidi di liberare la mente.
Ti alzi dalla scrivania per poi uscire dalla stanza con passo felpato.
Casa vostra non é poi tanto grande, ma lo é abbastanza per permettervi una stanza dedicata al pianoforte e alla musica.
Lì si esercitava tua madre e ora é diventata la tua sala prove.
É una stanza chiara, con pareti e soffitto bianchi e il parquet di un legno chiaro.
In un angolo, attaccato al muro, si trova una scrivania bianca, sul quale sono riposti dei fogli, un computer, delle penne e degli spartiti malmessi ma ancora stranamente leggibili.
E, infine, in mezzo alla stanza, a contrastare con la chiarezza delle pareti e del tavolo, un lungo pianoforte a coda nero, lucido e perfetto, come sempre accompagnato dallo sgabello regolabile del medesimo colore.
Ti dirigi verso la scrivania e passi fra le mani i vari fogli con canzoni da provare.
Li guardi uno ad uno, senza decidere quale suonare, quando improvvisamente uno di essi trae la tua attenzione.
É stropicciato, strappato e in angolo c'è persino una macchia causata da una tacca di caffè.
Il pentagramma e le note sono scritte in modo veloce e poco curato, con una penna nera, chiaramente a sfera.
Lo osservi per qualche secondo, per poi dirigerti verso il lungo pianoforte.
Ti siedi sullo sgabello, da anni regolato in modo che sia adatto alla tua altezza, per poi appoggiare lo spartito sul leggio sopra la tastiera.
Lo guardi e sospiri, per poi chiudere gli occhi e appoggiare le mani sui tasti lisci e freddi.
E poi suoni.
Angolo autrice
Hy babys 💕
Ecco il primissimo capitolo di questa nuova ff su Yoongi.
Spero che il tema sia di vostro gradimento.
Informo che i capitoli non saranno particolarmente lunghi, ma la frequenza degli aggiornamenti sarà costante e veloce, nel senso che aggiornerò spesso e con regolarità (almeno spero di riuscirci).
Ciau 💕
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☆myself☆ #WATTYS2021
FanfictionL'apparenza inganna. Una lezione di vita che Y/n imparerà grazie a Yoongi. Min Yoongi x Reader INIZIO: 21/10/2019 FINE: 1/11/2020