XIX

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Sei stata trascinata dalla parte opposta della direzione in cui eravate precedentemente diretti, e raggiungete un parco non troppo distante.

La confusione nella tua testa in quel momento era tanta, ma non hai fatto domande. Non sai nemmeno tu il perché. Avresti potuto benissimo fermarlo e chiedergli che cosa stesse succedendo, ma non l'hai fatto.

Vi sedete su una panchina, col fiatone, sfiniti dalla corsa, nel tentativo di scappare da qualcosa di inesistente.

-mi spiace di averti fatto correre- dice Seokjin girandoti verso di te.
Ti limiti a fare spallucce e a guardare le tue mani fredde che si aggrappano l'una all'altra nel tentativo di riscaldars, anche se di poco.

-il motivo è che devo dirti una cosa- continua -e volevo fossimo un attimo da soli-
Ti volti verso di lui. Non sei stupita. Lo avevi capito fin da subito che c'era qualcosa che ti teneva nascosto. Aspettava solo il momento giusto per dirtelo, ed eccolo qua.

Ci sono dei minuti di silenzio che sembrino durare ore. La tensione sale dentro di te, come se stessi guardando un film dell'orrore dove la protagonista si trova da sola, al buio, e la musica di sottofondo ti fa percepire che succederà qualcosa di orribile, ma quando meno te lo aspetti.

-mi piaci-

Un'ascia si conficca improvvisamente nella testa della ragazza e non puoi fare altro che urlare, balzare sul posto e coprirti gli occhi con un cuscino.

Vi guardate negli occhi senza dire una parola, ma senti perfettamente il fracasso che fanno i vostri pensieri che vagano nel nulla.

Prima ancora che potessi dire qualcosa, Seokjin continua.

-mi sei sempre piaciuta- ammette -ma sapevo che tu non provavi nulla per me-

Rimani ad osservarlo, ascoltando con attenzione ogni sua parola. Vorresti rispondergli, dirgli qualcosa, ma non sai cosa.

-ed è soprattutto per te che mi sono trasferito di nuovo-
Annuisci abbassando lo sguardo di nuovo sulle tue mani, pensando al modo adatto per rispondergli.

Ma i tuoi pensieri vengono interrotti, quando Seokjin si alza dalla panchina, producendo un rumore di cartone sfrigolante, causato dalla busta contenente i suoi nuovi vestiti.

-devo andare- annuncia in un sospiro.
Solo allora ti escono le parole di bocca.
-ma non ti ho ancora risposto- dici alzandoti a tua volta.
-non importa. So già cosa provi per me-
Ti sorride come se fosse tutto normale, con leggerezza e tranquillità, come tutti gli altri giorni.
-vorrei accompagnarti ma devo assolutamente andare ad una riunione di lavoro- dice controllando l'ora sull'orologio che porta al polso.
-ci vediamo-

E scompare.

Cammina diritto per la via. Né aggiunge altro, né si volta. E tu rimani immobile ad osservare la sua figura camminare lontano da te. Fino a quando non sparisce dietro l'angolo. Solo all'ora prosegui verso la direzione opposta.

La tua mente è confusa. Non riesci a ragionare con lucidità dopo ciò che ti è stato detto.

Ora puoi soltanto chiederti una cosa.

Cosa provo veramente io per Seokjin?

Per te non è facile dare una risposta a questa domanda. Seokjin è indubbiamente un bel ragazzo, intelligente, simpatico, gentile ed ha sempre tenuto a te. Ma non hai mai provato nulla per lui, se non un'amicizia profonda. Gli vuoi bene, ma come un fratello.

Ora che però Yoongi si è fidanzato ti senti sola. Lui sì e tu no. Lui ha trovato qualcuno. Tu sei ancora sola. Ma ora Seokjin ti ha dato una possibilità. La possibilità di essere coccolata, amata.

Più ci rifletti, più pensi che infondo Jin è un bravo ragazzo e che stareste bene assieme.

Alla fine siete sempre stati sulla stessa onda e vi siete capiti da subito.

Ti fermi immobile, in mezzo alla strada. Te ne infischi dei passanti che ti vengono addosso e che borbottano. Te ne infischi del vento che ti spettina.

Davanti a te c'è soltanto una persona. Yoongi.

Purtroppo, proprio al suo fianco, si trova la tua fidanzata, che lo stringe per la mano, riparandosi dal vento contro il suo petto.

Li guardi sognante. Vuoi anche tu quello. Sono così felici e spensierati. Non badano ad altro che non la persone che si trova al loro fianco.

Ma loro sono diversi dalle altre coppiette che vedi passeggiare per la via. C'è un aurea strana attorno a quei due. Indescrivibile.

Riprendi a camminare. Saresti tornata a casa, la tua meta, e nessuno ti avrebbe fermata.

O almeno così credevi.

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☆myself☆ #WATTYS2021Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora