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La mattina ti alzi che stai uno schifo. Giramenti di testa, nausea e il collo fracassato dal dolore. Come se non bastasse, ti ritrovi con i braccio incastrato sotto la schiena possente del ragazzo che ancora giace dormiente accanto a te.

Cerchi, invano, di spostare il pesante peso che causa il tuo dolore all'arto, ma Yoongi è decisamente troppo per le tue misere forze, indebolite dall'abbiocco mattutino. Non ti rimane che svegliare il ragazzo, pensi, a meno che tu non voglia perdere completamente la sensibilità.

Ti sollevi leggermente dal materasso e inizi a scuotere, con il braccio buono, le spalle del corvino con delicatezza, osservando gli occhi stanchi di Yoongi aprirsi con cautela. Vagano confusi per qualche istante per la camera, per poi soffermarsi sui tuoi.

Li richiude subito dopo e si stiracchia, sopprimendo ancora di più il tuo povero arto che deve sopportare il nobile peso del corvino. Quest'ultimo, probabilmente irritato dalla presenza fastidiosa e rigida presente sotto alla sua schiena, afferra il tuo polso e lo estrae da sotto le coperte, sollevandolo in aria, come se fosse una spina appena tolta da un dito dolorante.

In men che non si dica, un formicolio doloroso ti attraversa tutto il braccio, fino alla spalla, causandoti dei gemiti di dolore. Yoongi, si gira verso di te, osservando il tuo sguardo dolorante con confusione. Ti lascia il polso, per poi accoccolarsi a te come un bimbo bisognoso di affetto materno. Forse è ancora sotto l'effetto dell'alcol.

-buongiorno- mormora il corvino con voce roca e profonda, ancora impastata dal sonno. Lo guardi dall'alto, spostandogli dei ciuffi di capelli scuri dal viso, in modo da poter ammirare meglio il suo sguardo sereno e i suoi lineamenti delicati.

-buongiorno- rispondi. Il dolore lancinante al braccio che fino a poco prima ti uccideva, sembra improvvisamente essere passato in secondo piano.

Il tuo stato di rilassamento al momento è pari a quello che si prova d'inverno, sotto le coperte calde, sul divano, davanti ad un film romantico degli anni settanta, un po' datato ma che fa venire una malinconia mai provata e una profonda invidia per i ragazzi cresciuti durante quegli anni d'oro.

Pur troppo, per tua sfortuna, il tuo stato rilassato dura ben poco, in quanto nella stanza compare una persona poco desiderata. La porta si spalanca di colpo e con forza, cigolando in modo stridulo e sbattendo contro la parete. Naji entra brusca nella tua stanza da letto, battendo i piedi con forza e piazzandosi davanti al letto a braccia conserte, fissandoti negli occhi.

Alzi un sopracciglio, dedicandole uno sguardo confuso a causa del suo bizzarro comportamento mattutino, che viene ricambiato da un broncio severo.

Stavi per salutarla, o comunque chiederle il motivo della sua brusca entrata prepotente, ma la ragazza dai capelli viola ti batte sul tempo.

-e voi due che ci fate a letto insieme?- domanda allungandosi su di voi. Come se servisse, ti porti una mano al viso, strofinandoti gli occhi nel tentativo di cercare la pazienza necessaria per non urlarle contro. A risponderle, però, non sei tu, bensì Yoongi, probabilmente infastidito dal fracasso all'interno di quella piccola stanzetta, dove fino a prima regnava il silenzio.

Si tira su dal tuo petto, reggendosi su un braccio e mettendosi quasi seduto. Le coperte scivolano veloci lungo il tuo corpo, rivelando il suo petto nudo e il suo braccio in tensione. Il ragazzo, ancora stordito dal sonno, guarda Naji davanti a lui con occhi glaciali.

-sparisci e lasciaci in pace una volta tanto oppure ne pagherai le conseguenze- ringhia a denti stretti.

La ragazza si rimette dritta appena sente le parole di Yoogi, fa una smorfia annoiata, e poi esce dalla stanza roteando gli occhi e sbattendo la porta dietro di se.

☆myself☆ #WATTYS2021Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora