XX

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-Y/n che ti prende?!- domanda Yoongi infuriato.

Ormai è l'ennesima volta che sbagli l'accordo. Sposti le mani dalla tastiera e te le porti al viso per stropicciartelo nel tentativo di svegliarti.

-sembra che tu abbia la testa altrove- ammette incrociando le braccia e guardandoti con rimprovero.

La verità è che Yoongi ha ragione. Non fai altro che pensare a Seokjin e a quello che ti ha detto prima.

In questo momento ti trovi in una sala musica di un conservatorio che si è offerto di prestarvi l'aula per un'oretta. Dopo aver visto Yoongi con la sua fidanzata, li hai seguiti di soppiatto fino a quando non si sono separati per andare ognuno per la propria strada. Allora hai raggiunto il ragazzo e chiesto di anticipare le lezioni di piano. Ed eccovi qui.

-scusami sono un disastro- sospiri buttando la testa indietro -ti ho lasciato nel bel mezzo della nostra uscita e ora ti ho portato qui per farti subire questo strazio- continui -perdonami, veramente-

Nell'aula riecheggia la tua voce e il rumore di legno screpitante delle vecchie arcate.

-se c'è qualcosa che non va me lo puoi dire- dice Yoongi senza spostarsi di un millimetro.
Riabbassi lo sguardo sul piano. Sorridi e scuoti la testa.

-pur troppo non te ne posso parlare- ammetti tristemente.

Seguono dei secondi di silenzio nella sala. Tutto tace.

-è Youngjae il problema. Non è così?-

La verità riecheggia in modo assordante. Ti rimbomba nelle orecchie con prepotenza e ti entra nel cervello senza intenzione di andarsene.

-sai- continua il ragazzo -l'ho notato come la guardi. Ti sta antipatica ammettilo-

Rialzi lo sguardo il uno scatto per incontrare il suo. Serio e arrabbiato.

-no...ti sbagli- ti difendi -non mi sta affatto antipatica-
-non dire stronzate vi ho viste al bar!-
-non è successo niente al bar, abbiamo solo parlato-
-sono certo che te ne sei andata perché non volevi più starci con lei-
-no non è così te lo giuro-

Cerchi di farlo ragionare, ma sembra tutto inutile. Assottiglia gli occhi e si avvicina a te tenendo le braccia conserte.

-allora dimmi qual è il problema- ringhia a denti stretti.
La tua bocca si apre ma da essa on esce alcun suono.
Il ragazzo si irrigidisce, per poi raggiungere il suo zaino e caricarlo in spalla, avviandosi verso il portone con fare spedito.

Ti alzi di scatto dallo sgabello, facendolo scivolare indietro, e gli corri appresso.
Non ti accorgi però che i tuoi lacci sono slacciati e li calpesti, perdendo l'equilibrio e cadendo rovinosamente a terra, interrompendo quindi la tua corsa affannata.

Alzi lo sguardo, tirandoti sulle ginocchia, ma davanti a te non c'è nessuno.

Ormai nella sala ci sei solo te, il pianoforte, e le tue lacrime che cadono sul parquet scuro, creando un ticchettio armonioso.

Ti alzi da terra a fatica, sorreggendoti sulle ginocchia. Ti asciughi le lacrime e ti accucci nuovamente per allacciare ciò che ti aveva proibito di risolvere tutto.

Un segno del destino. Forse era così che dovevano andare le cose. Infondo te lo avevano detto i tuoi amici che con Yoongi non avrebbe funzionato.

Eppure te lo sentivi dentro. Sentivi che c'era qualcosa di lui che ti apparteneva. Il problema più grande è che lo senti ancora, ma è come se fosse nascosto nelle tue viscere. Inesorabile e irraggiungibile. Come ciò che lega te e Yoongi.

Estrai dalla tasca il tuo telefono, crepato a causa dell'impatto subito.

-idiota-

Ti rimproveri un altro centinaio di volte, per poi decidere di abbandonare definitivamente il conservatorio e raggiungere casa. Sola.

Studiare è stato difficile, ma ancora di più è stato addormentarsi.

La mattina ti svegli malamente. Dopo aver mangiato ti rechi a scuola dove, come da routine, incontri Naji con cui passi i minuti prima della lezione.

Come al solito non incontri Yoongi. Probabilmente anche perché ti sta evitando. Incroci ogni tanto qualche suo amico, che ti dedica un saluto contenuto e uno sguardo preoccupato.

Una volta a casa decidi di incontrare con Naji per studiare.

Quando arriva andate in camera tua. Vi sistemate sulla scrivania e dopo aver studiato per più di un'ora, decidete di fare una pausa.

-ti devo dire una cosa- dici guardandola fissa negli occhi.
La ragazza sorride e appoggia il viso sui palmi delle mani.
-sono tutta orecchie- dice.

Prendi un grande respiro e sputi.
-Seokjin mi ha detto che gli piaccio-

La reazione che ti aspetti da Naji è il contrario di quella vera.
Fa un mezzo sorriso e chiude gli occhi.

-finalmente- sospira.

La guardi storto, basita.

-non dirmi che tu lo sapevi- dici scioccata.
La ragazza ti risponde facendoti la linguaccia.

Sbuffi e ti accasci sulla sedia.

-e tu cosa gli hai risposto?- ti domanda curiosa.
-niente- ammetti sbuffando.
-come sarebbe a dire niente?!- esclama rizzandosi sulla sedia.
-se ne è andato prima che potessi dirgli qualcosa-
-che idiota- sibila.

Rimane a fissare il vuoto con le guance gonfie per qualche secondo per poi rivolgerti nuovamente l'attenzione.

-e cosa gli avresti risposto?-

☆myself☆ #WATTYS2021Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora