XXXVIII

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Non fai in tempo a girarti che una stretta sul tuo polso ti blocca sul posto.

Senti lo scrosciare delle foglie mosse dal vento, le auto che passano una dopo l'altra nella strada appena di fronte a casa tua e un fiato affannato sul tuo collo.

Decidi finalmente di girarti, già conoscendo l'identità della persona che ti si sarebbe parata davanti.

Guardi il ragazzo dal basso con aria arrabbiata, ma che scompare subito quando guardi il suo volto. Ha dei tagli e un occhio gonfio. Che diamine gli è saltato in mente di fare?

-Yoongi- sussurri avvicinando la mano tremante alla sua guancia gonfia e violacea -che è successo- chiedi con le lacrime agli occhi. Non ha per niente un bell'aspetto.

-mi dispiace, sono in ritardo- dice cercando di regolare il fiato e il battito e boccheggiando in cerca di aria.

Scuoti la testa strizzando gli occhi umidi, per poi guardare nuovamente il ragazzo.

-non mi importa- dici seria -devi dirmi cosa hai fatto però- continui severa.

Sei stufa, è ora di piantarla con i segreti. Vuoi scavare a fondo su ciò che Yoongi, chiaramente, ti tiene nascosto. Se ti vuole davvero bene dovrebbe aprirsi, come hai fatto tu con lui. Ti sei spogliata per lui, e sei rimasta come una scema ad aspettare che facesse lo stesso. Ma adesso sarai tu a togliergli i vestiti.

-vieni dentro un attimo- lo prendi per il polso e lo trascini dentro casa, portandolo di peso fino in bagno. Ti chiudi dentro insieme a lui, sbattendo la porta con rabbia e girando la serratura. Lo fai sedere spingendolo sul water, per poi aprire l'armadietto sopra il lavandino ed estrarre il kit medico.

Prendi del disinfettante e del cotone e ti giri nuovamente verso il ragazzo, che ti guarda dal basso con occhi indescrivibili. Così misteriosi e sconosciuti. Afferri poi un piccolo asciugamano arancione e gli bagni il bordo con dell'acqua fredda.

Raggiungi poi Yoongi a cui appoggi una mano sotto il mento, sollevandogli lievemente il viso, in modo che fosse di fronte al tuo, quindi più facile da vedere. Poi, con più delicatezza possibile, asciughi la sua guancia dal sangue che esce da un taglio sulla gote sinistra.

C'è silenzio, un silenzio assordante. Vorresti fargli mille domande, ma vuoi aspettare e vedere se è lui il primo a parlare. Porti poi l'asciugamano sulle sue labbra spaccate da un taglio. Così soffici e rosee, perfette. Come vorresti baciarle, ma ricordi a te stessa che devi essere arrabbiata con lui e che non te lo puoi permettere.

Ti stacchi poi dal ragazzo, per poi riprendere in mano ciò che avevi estratto dl kit prima.
Metti del disinfettante su un po' di cotone, per poi avvicinarti a lui e appoggiare senza preavviso il medicinale sul graffio sulla gote, aspettandoti che da lui venisse un qualche gemito di dolore che ti avrebbe soddisfatto, ma sembra impassibile.

-sei arrabbiata con me?- chiede improvvisamente mentre ancora applichi il disinfettante sulla ferita, rompendo il silenzio.

Ti stacchi da lui senza rispondere, buttando il cotone nel cestino e rimettendo al suo posto il kit medico.

Senti poi una lieve stretta in vita e il viso di Yoongi fa capolino dalla tua spalla.

-scusami- dice ancora.

Guardi le vostre immagini riflesse nello specchio davanti a voi e non puoi fare altro che sorridere. Appoggi le mani sulle sue, sentendo le sue nocche sporgenti e dei tagli sui dorsi.

-non sono arrabbiata Yoongi- dici guardandolo negli occhi attraverso lo specchio -sono preoccupata per te- continui, girandoti verso di lui, ancora avvolta dalle sue braccia. Allacci poi le tue intorno al suo collo e lo fissi intensamente.

-ci sono tante cose che non mi hai detto-

In quel momento lo vedi nei suoi occhi che hai ragione. Distingui perfettamente nell'ombra i suoi segreti e le sue bugie che, come anime dannate, arrancano cercando di risalire dagli inferi per raggiungere la superficie.

-vuoi dirmi perché sei ridotto così?- domandi ancora, sperando che questa volta una risposta ti arrivi.

Il ragazzo alza gli occhi al cielo, per poi sospirare.

-va bene- cede -ma non qui-

Ti guarda dall'alto e un sorriso compare sulle sue labbra, un sorriso che contagia anche te. Dovresti essere arrabbiata, già, ma con lui proprio non ci riesci.

-ti porto in un posto, sai, per scusarmi-

Ti prende la mano e apre la porta del bagno, trascinandoti fino all'ingresso. La vostra marcia spedita verso il mondo esterno viene interrotta da tuo padre che fa capolino, proprio in quel momento, dalle scale.

Scende di corsa, raggiungendovi e guardando negli occhi Yoongi. Vedi comparire un'espressione preoccupata sul volto di tuo padre, chiaramente causata dalle ferite che porta il ragazzo sul volto.

-non abbiamo mai avuto l'occasione di presentarci- dice il più giovane inchinandosi -sono Yoongi-

L'uomo ancora in piedi lo guarda dall'alto, silenzioso.

-sono il signor Y/s, il padre di Y/n- dice finalmente, presentandosi a sua volta.

-sei il nuovo fidanzato di Y/n?- domanda ancora.

Il ragazzo in questione si rimette dritto, guardando tuo padre con serietà.

-sì, signore-

-e che hai fatto al viso?-

Yoongi fa un mezzo sorriso imbarazzato, per poi grattarsi la nuca.

-sono caduto con la bicicletta, è per questo che sono arrivato in ritardo-

Sta chiaramente mentendo. Non ha nessunissima bicicletta con se. Lo fa chiaramente per fare una bella impressione con tuo padre.

-ora uscite?-

L'uomo più anziano più che una presentazione, sembra che stia facendo un interrogatorio. Yoongi però non sembra sotto pressione.

-sì papà usciamo a mangiare non ti preoccupare, staremo bene, torno presto-

Ti intrometti, allungandoti verso di lui e lasciandogli un bacio sulla guancia. Ritorni poi affianco al ragazzo, lo prendi per il polso e lo trascini fuori di casa assieme a te. La situazione non ti stava piacendo. Tuo padre stava chiaramente testando Yoongi e tu volevi andartene il prima possibile.

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ciao fringuelle

Scusate ieri ci sono stati dei problemi con wattpad e non ho potuto aggiornare. Comunque ecco finalmente il nuovo capitolo. I prossimi due arriveranno tra domani e domenica.
Bacioni

Emma.

☆myself☆ #WATTYS2021Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora