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Poco dopo la proposta andata a buon fine, come da te previsto, siete andati alla cassa per pagare il conto, lasciando una mancia al cameriere e scusandovi per il trambusto causato nel locale.

Ti eri voltata verso il centro della sala nell'intento di vedere il pianista e magar fargli i complimenti e ringraziarlo, ma al suo posto c'era un altro signore, più anziano di lui di qualche anno, ma ugualmente bravo.

Il locale si stava svuotando e così, come tanti altri, anche Youngjae e quel ragazzo si stavano preparando per uscire. La ragazza, prima che tu uscissi dalla porta principale, si è voltata verso di te e ti ha riservato un sorriso falso e amaro.

Era da aspettarselo da una come lei.

Avete camminato qualche metro, raggiungendo il parcheggio dove avevate parcheggiato l'auto qualche ora prima.

Lì vedi qualcuno, oltre a voi, sistemare delle cose nel bagagliaio di un'auto non troppo distante dalla vostra, per poi richiuderlo con un tonfo.

Non capisci subito chi sia, ma quando si sposta di qualche passo, la luce fioca di un lampione gli illumina il viso, e allora è tutto chiaro.

-torno fra un attimo- dici a tuo padre, iniziando a correre verso l'uomo.

-mi scusi- dici alzando il braccio, ancora correndo, cercando di farti notare dallo sconosciuto.
-signore, mi scusi- dici con tono di voce più alto. L'uomo, che stava per aprire la portiera dell'auto si gira e ti guarda.

Lo raggiungo con il fiatone ed una mano sul petto.

-oh signorina- dice l'uomo guardandoti sorridente -è ancora più carina di quanto immaginassi- dice.

Tu sorridi a tua volta.

-la ringrazio- rispondi.
-c'era qualcosa che mi doveva dire?- domanda poi lui.
-sì, cioè, no- dici impacciata -volevo solamente ringraziarla e complimentarmi per come ha suonato. Lei è davvero un ottimo pianista. Si vede che suona da molti anni- dici guardandolo negli occhi.

Quei suoi occhi colorati che visti da vicino ti fanno capire molto di più di quanto non avessi già compreso lì dentro poco prima.

-grazie mille- risponde -anche lei è una pianista, non è vero?-

Immaginavi che lo avrebbe capito.

-sì- rispondi -non sono un fenomeno, ma ho un ottimo mentore, o almeno lo avevo-
Ammutolisci lo sguardo, distraendoti per un attimo dall'uomo.

-di chi sta parlando?- domanda il pianista.
-non credo lei lo conosca- rispondi.
-conosco chiunque suoni un qualsiasi strumento in tutta Seoul. Su avanti non si vergogni- insiste.
-Yoongi. Min Yoongi- dici allora.

Sul volto del pianista compare un risolino divertito, che poi si trasforma in una vera e propria risata.

-cose trova di divertente?- domandi sorridendo.
-quindi è lei la ragazza di cui parla tanto- dice calmandosi.

All'inizio non capisci. Si sarà sbagliato, pensi. Starà parlando di Youngjae. Ma le parole che ti rivolge dopo ti fanno ricredere.

-lei è Y/n, o mi sbaglio?- chiede.
Lo guardi negli occhi, con la bocca schiusa dallo stupore.
-s...sì, sono io- dici annuendo quasi impercettibilmente.

Il sorriso del pianista si estende ancora di più di quanto non lo fosse già, ma non è esagerato, non è euforico. Sembra quasi, estasiato.

-deve sapere che lei è l'unica persona che sa della sua passione per il pianoforte- continua -e lei è l'unica che è riuscita a convincerlo a farle da insegnante-

Tutto ciò ti stupisce. Quindi Youngjae non sa niente. Ma se Yoongi ripone così tanta fiducia in lei ed è persino una persona più importante di te, allora per quale motivo non le ha detto niente?

-lei è una persona speciale per quel moccioso- sospira -e anche se non lo dimostra, ci tiene a lei-

Dentro la tua testa c'è soltanto caos, disordine, confusione, e le parole del signore che hai davanti non fanno altro che peggiorare il tuo stato di sanità mentale.

-come fa lei a conoscere Yoongi?- domandi allora, curiosa.

Il signore sorride, per poi guardare il cielo.

Attendi, ma non ricevi risposta.

Così alzi anche tu gli occhi al cielo. Ormai è buio, ma non si scorge nemmeno una stella. Seoul è una città molto inquinata e ciò non permette alle stelle di essere particolarmente visibili.

Sembra tutto così triste apparentemente, ma infondo è qualcosa di stupendo.

L'uomo sospira e torna con lo sguardo fisso in avanti, così come te, per poi sorridervi a vicenda.

-è stato un piacere conoscerla- dici.
-il piacere è stato tutto mio- risponde il signore aprendo la portiera.

Sul tuo fianco senti una leggera pressione, allora ti volti e vedi Jin dietro di te.
-Y/n dobbiamo andare- ti dice.

Ti rigiri poi vero il signore, nuovamente.
Vedi quest'ultimo sorridere e guardare Jin.

-lui è il suo fidanzato?- domanda indicando con un cenno della testa Seokjin.
-sì- rispondi semplicemente.
Seokjin fa a sua volta un mezzo saluto con un cenno del capo, per poi avvicinarsi di poco a te.

-buonanotte signorina e arrivederla- dice poi il pianista entrando nell'auto.
-buonanotte- rispondi.

L'auto viene messa in moto e tu vieni trascinata via da Seokjin.

-chi era quell'uomo?- domanda il ragazzo.
-un signore- rispondi.
-lo conosci?-
-ora sì-

Una volta a casa, Seokjin ti da la buonanotte con un leggero bacio sulle labbra, per poi tornare a casa per conto suo.

Huna e tuo padre sembrano al settimo cielo. Non li biasimi. Infondo è quello che desideravano entrambi.

Non li vuoi disturbare, quindi dai loro una buonanotte veloce, per poi dirigerti in camera tua.

Ti cambi i vestiti indossando il pigiama, poi ti lavi, ti strucchi e ti butti a letto.

Ti rigiri nel letto più e più volte, ma non riesci a prendere sonno.

Non riesci a non pensare alle parole del pianista, a quello che ha detto su Yoongi e ciò che lui gli ha detto sul tuo conto. Quell'uomo la sa lunga sul ragazzo, più di te e di qualunque altro.

Ti senti così inferiore a lui, ma non fai che pensare al fatto che il pianista ti abbia detto che Yoongi tiene a te.

Se è veramente così, allora perché ti ha allontanato? Perché non ti parla più da settimane? Perché ha smesso di presentarsi alle lezioni di pianoforte?

Ti viene quasi da pensare che ciò che ti ha detto sia una bugia, e che abbia finto tutto quanto.
Ma quale sarebbe il suo scopo? Non lo sai.

Poi improvvisamente pensi a Seokjin, a come il pianista lo abbia guardato. Cosa intendeva con quello sguardo?

Troppe domande ma nessuna risposta.

Ma più ci pensi, più dubiti. Dubiti di ciò che provi.

Yoongi è un punto interrogativo, ma senti come se tu avessi la capacità di trovargli risposta in te stessa.

☆myself☆ #WATTYS2021Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora