☆myself☆ #WATTYS2021

XXIX

Per tutta la serata non fai che pensare a quella maledettissima ragazza che è seduta a pochi tavoli di distanza dal tuo.

Ogni tanto ti volti a guardarla. Che falsa. Si atteggia con quello sconosciuto in modo così esageratamente timido. Povero ragazzo. Non sa a cosa vai in contro.

Secondo la tua opinione, lei fa tutto questo per i soldi del ragazzo che ha davanti. Che sia alquanto ricco era stato abbastanza chiaro sin dall'inizio e il fatto che abbia anche una certa popolarità non è da escludere. In più, conoscendo quanto basta Youngjae, puoi affermare che per lei è rilevante la ricchezza di una persona e che essa possa modificare il modo di atteggiarsi nei confronti di qualcuno.

Probabilmente si sarà resa conto che Yoongi non è ricco abbastanza per i suoi standard e ha deciso di trovarsi un "aiutante economico", abbastanza benestante da poter colmare la mancanza di denaro da parte del suo attuale ragazzo, se così si può definire.

Quell'allocco che Youngjae ha di fronte si è sicuramente fatto abbindolare da lei e, vedendo una ragazza così bella e carina come lei disposta ad uscire con lui, "non per i soldi ma per puro interesse", è caduto preda della tentazione e ha fatto sì che il piano della ragazza andasse in porto.

Maledetta.

E come dirlo a Yoongi? Beh questo è certamente un problema.

Quello che ti aveva detto Yougjae poco prima nel bagno non era del tutto insensato. Infondo è la sua ragazza e hai già toccato con mano la fiducia che lui ripone in lei, e ciò ti è costato tutto il braccio.

Ma tu credi fermamente che riuscirai a trovare il modo di farti perdonare da lui, facendo sì che creda alle tue parole per quanto gli sembrino insulse e che ponga fine alla sua relazione tossica con Youngjae.

Ma il tuo piano non può essere pensato questa sera.

Accanto a te si trova tuo padre, in preda all'ansia perché fra pochi minuti dovrà inginocchiarsi davanti alla persona che ama, e tu hai pensato solo a te stessa in queste ore passate all'interno del ristorante.

Le tue attenzioni dovrebbero essere tutte rivolte a lui, non ai tuoi problemi, ne tanto meno a Youngjae.

Decidi allora di schiarirti la mente.

Era appena arrivato del vino, esageratamente costoso ma allo stesso tempo incredibilmente buono, e decidi di riempirti il calice.

-piano con quel vino- ridacchia Jin al tuo fianco -non vorrai mica ubriacarti- dice, afferrando la bottiglia e portandola lontano dalla tua assetata gola.

Gli sorridi, per poi tirargli una finta sberla sul braccio, come per rimproverarlo, però senza l'intento di ferirlo.

-certo che no, idiota- rispondi alla sua stessa maniera.

Ti giri poi verso tuo padre, che sta sudando freddo mentre discute con Huna della qualità dell'alcolico che stanno entrambi sorseggiando.

Una volta appoggiati i calici, Huna si rivolge a mio padre, pulendosi le labbra con il tovagliolo di stoffa color crema.

-amore tutto bene?- domanda -sta sera sembri non stare bene- afferma guardandolo negli occhi.

Tuo padre deglutisce rumorosamente un groppo che gli si era fermato in gola, per poi voltarsi verso di te e guardarti in attesa di qualcosa.

In attesa di un segno, una parola. Qualcosa che gli dicesse di buttarsi. Che gli dicesse "vai è il momento! Ce la puoi fare! Andrà tutto bene".

Così. Sorridi.

Lo vedi annuire lievemente, rispondendo al tuo gesto con un altro sorriso.

Si alza dalla sedia con innata sicurezza, per poi guardare Huna negli occhi.

-tutto bene? Dobbiamo tornare a casa?- domanda la donna afferrando dolcemente il braccio dell'uomo davanti a lei.

-sembro stare male perché sono nervoso- dice lui -e sono nervoso perché sono qui sta sera davanti alla mia famiglia ed è bellissimo. Bellissimo. E sono nervoso anche se non è la prima volta. Non è la prima volta che mi ritrovo davanti ad un bivio, dove non sono io però a scegliere la direzione da prendere-

Silenzio.

Di sottofondo solo il pianista, che suona con maestria un pezzo romanico.

Che sia tutto orchestrato per la proposta di tuo padre?

Ti volti verso il pianista, il quale ti sorride. E allora capisci.

Capisci che quella è arte. Lui è arte.

Ha sentito tutto nell'aria. L'atmosfera. La tensione. L'amore. Lui ha capito tutto e ha reso questo momento ancora più speciale di quanto non lo fosse già.

Ecco. Questa è vera musica.

E ha preferito rendere questo momento indimenticabile e rischiare di perdere il lavoro suonando senza seguire lo sparito stabilito, piuttosto che fermarsi e guardare in silenzio.

Ricambi il sorriso del pianista, rivolgendo la tua attenzione nuovamente a tuo padre.

Sta facendo un discorso davvero profondo. Fin troppo anche per lui, ma sai che non è stato scritto.

Quel foglio che scarabocchiava quando sei tornata a casa era il discorso che aveva scritto, e sei sicura che ce lo ha in tasca in questo preciso momento. Ma le parole che sta dicendo non sono scritte su un libro, un bigliettino o un pezzo di carta stropicciato.

Sono scritte nel cuore.

E tuo padre sta leggendo a Huna le pagine del suo amore. Del loro amore.

L'uomo si inginocchia e prende la mano della donna che, ancora seduta, lo sguarda stranita dall'alto.

-Huna io ti amo. Ti amo e ormai sei parte della mia famiglia. Voglio che tutto ciò sia reale- dice tuo padre guardandola negli occhi.

Infila, poi, una mano nella tasca della giacca, da cui estrae un cofanetto di velluto blu, addolcito da dei piccoli punti luce quasi impercettibili.

Lo apre, sfoggiando un bellissimo anello d'argento sul quale è riposta una fila di diamantini conficcati dell'anello.

Semplice, ma alla fine stupendo.

Huna sospira per la sorpresa e si copre la bocca con la mano.

Tuo padre, poi, tende la sua verso quella della donna e le prende la mano.

-Huna- dice -vuoi sposarmi?-

In tutta la sala si levano dei sospiri.

Huna cerca affannatamente aria, come se stesse soffocando e quindi le parole non le uscissero più in la delle labbra. Allora chiude gli occhi e annuisce con convinzione.

Mio padre sorride e infila l'anello nel dito della donna della sua vita. Della donna che ama e che amerà per sempre.

Poi si alza da terra, insieme al battere delle mani dei presenti al ristorante e delle loro esultanze, per poi abbracciare Huna, scoppiata in lacrime fra le braccia di colui che le ha donato tutto.