XVI

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La mattina cerchi fino allo sfinimento Yoongi. Volevi rivederlo e parlargli, ma del ragazzo nemmeno l'ombra.

Al suono della campanella ti rassegni e ti dirigi in classe assieme ad una miriade di altri studenti.

Il pensiero che fra te e lui sia tutto finito ti perseguita. Che Youngjae abbia veramente distrutto ogni legame che prima esisteva fra di voi? Ormai è da tutto il giorno che questo pensiero ti perseguita.

Durante la ricreazione non provi nemmeno a cercarlo. Pensi che sarà con la sua nuova ragazza di sicuro e non vuoi disturbarlo. Potrebbe arrabbiarsi con te, pensare che sei noiosa e appiccicosa e allontanarti ancora di più, quindi decidi di stare al tuo posto.

Al suono della campanella che segna la fine delle lezioni, ti prepari con una fretta rilevante. Non hai un appuntamento, non hai una questione urgente da risolvere. Vuoi solo andartene il prima possibile.

La tua corsa verso casa, però, viene interrotta. Yoongi in lontananza ti vede e ti viene in contro.

Strano, è solo.

-hei- ti saluta. C'è qualcosa di strano nella sua voce, ma non ci fai molto caso.
Ricambi il saluto con un mezzo sorriso e lo guardi attendendo una sua qualche reazione.
-scusa se non siamo riusciti a vederci oggi- dice finalmente -ero impegnato...sai...con-
-non c'è bisogno che tu ti scusi- lo interrompi sorridendo caldamente -hai le tue ragioni-

Il ragazzo sorride a sua volta.
Che visione paradisiaca.
-dobbiamo continuare con le lezioni di piano- esordisce mettendosi le mani nelle tasche della felpa.
Annuisci sorridendo.

Allora non si è dimenticato.

-io sono sempre libera- annunci intrecciando le mani dietro la schiena.
-anche io dovrei essere libero quasi sempre ma...-

Una presenza alquanto molesta interrompe la vostra chiacchierata.

Youngjae, chi altri se non lei.

Arriva, con il suo solito fare da viziatella, ondeggiando i fianchi con presunzione. Si aggrappa al braccio di Yoongi, dandogli un bacio sulla guancia e prendendolo per mano, sempre senza staccarsi dal suo prezioso braccio.

-ciao Youngjae- dice Yoongi facendo un mezzo sorriso e voltandosi verso la ragazza nominata.
Lei sorride con allegria, per poi girarsi verso di me e squadrarti da capo a piedi.
-chi è la tua amica Yoongi? Non me la presenti?- dice poi, continuando a bruciarti la fronte con il suo sguardo di fuoco.

-oh si. Lei è Y/n, una mia cara amica- dice il ragazzo guardandoti.

Quelle parole fanno male. Eccome se lo fanno. Pensavi che non sarebbe mai stato tanto brutto sentirle dire, ma evidentemente ti sbagliavi, e anche di grosso.

Youngjae ti sorride, in modo chiaramente forzato, e ti stende il braccio.
-io sono Younjae- si presenta -la ragazza di Yoongi-
Avvicini la tua mano alla sua e la stringi con indecisione.
-piacere- dici timidamente.

Non ti lasci mettere i piedi in testa da nessuno, ma davanti a lei, non puoi fare altro che abbassare il capo.

Non riesci a reggere il suo sguardo, è troppo persino per te. Tutto ciò perché sai che non puoi competere con lei. Sai benissimo che lei è meglio di te. Infinite volte meglio di te. E non biasimi Yoongi per aver scelto lei. Sei sicura che se fossi tornata un milione di volte indietro nel tempo per cambiare le cose, lui avrebbe scelto mille volte lei a te. E tu sai benissimo che non ci puoi fare niente.

-devo andare- dici rialzando lo sguardo sui due -ci vediamo domani-

Non attendi nemmeno una loro risposta. Te ne vai e basta. Forse sei stata scortese, ma non te ne importa più niente ormai.

Corri a passo spedito verso casa, tieni lo sguardo basso e guardi solo i tuoi pedi.

Sei costretta a rialzare lo sguardo nel momento in cui ti scontri con qualcuno.

-Y/n stai attenta- ridacchia una voce familiare.
Quando alzi la testa vedi Jin. Grazie al cielo è lui e non uno sconosciuto qualsiasi.
-scusami- dici sorridendo.
-pranziamo insieme?- ti propone sorridendo.

Ci rifletti un paio di secondi fissando il vuoto, ma alla fine giungi alla conclusione che è meglio per te se ti distrai.

Vi dirigete verso una caffetteria che conosci molto bene. Lì fanno delle ottime piadine.

Vi sedete ad un tavolino e ordinate.

-come mai eri così di corsa?- domanda il ragazzo sistemandosi sulla sedia.
-niente di speciale- menti -volevo solo mangiare al più presto.
-farò finta di crederci- dice sorridendo Jin.

Ne sei consapevole. Con lui mentire per te è sempre stato impossibile. Da subito ha saputo capirti. Per lui sei un libro aperto che ha letto milioni di volte e del quale conosce il testo a memoria, ma non si stancherà mai di leggerlo.

Nel vostro silenzio soffocato arrivano le vostre piadine, accompagnate dalle vostre bevande.

Ti prendi qualche minuto per ammirare il piatto fumante che hai sotto il naso, per poi prenderlo fra le mani e prenderne un morso, chiudendo gli occhi e perdendoti nel suo sapore estasiante.

Quando riapri gli occhi per morsicare nuovamente la piadina, vedi Jin appoggiato sul polso che ti fissa con un lieve sorriso sul volto.

-cosa c'è?- domando divertita accennando ad un sorriso.
Il ragazzo non risponde subito. Ti guarda ancora e sospira.
-mi sei mancata da morire- ammette con voce flebile.

La luce dorata che entra dalle finestre del locale illumina la sua figura, mettendola in ombra e definendone i contorni.

-anche tu che discorsi- dici con leggerezza riprendendo a mangiare il tuo pranzo.
Senti il ragazzo sospirare e mormorare qualcosa sottovoce, ma non riesci a capire. Quando rialzi la testa non riesci neanche a capire la sua espressione, coperta dalla sua ombra, creata dalla sua figura in controluce.

Decidi di lasciare perdere e ignorare quel dettaglio che ti era sfuggito.

A fine pranzo Jin insiste per pagare e vi dirigete fuori dal locale.

Ormai è dicembre, l'aria sta diventando sempre più fredda e le giornate si accorciano sempre di più. Ti fai piccola piccola nel tuo cappotto, irrigidendo le spalle.

Aliti sulle mani, nella speranza di renderle più calde, ma con scarsi risultati.

-lascia che ti riscaldi io- dice Jin fermandosi davanti a te.

Ti prende le mani nelle sue e le avvicina alla sua bocca. Ci soffia con il suo fiato caldo sopra e poi le strofina con foga, creando del calore.

-meglio?- domanda sorridendoti.
-sì, grazie- rispondi ricambiando il sorriso.

Rimane qualche secondo ancora a guardarti negli occhi, tenendo ancora fra le mani le tue.

Sei alquanto confusa. Non sai come reagire, cosa dire. Non ha mai fatto così prima d'ora.

Ti sorprendi, però quando a spezzare il contatto è proprio lui, che ti molla le mani e riprende a camminare.

Lo raggiungi e riprendi a camminare al suo fianco.

-le mani- dice improvvisamente Jin rompendo il silenzio che si era creato ormai da un minuto.
-tienile in tasca o si congeleranno di nuovo-

☆myself☆ #WATTYS2021Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora