Capitolo 6

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<<I tuoi non ti hanno insegnato che origliare è da maleducati?>> odiavo quel ragazzo come avevo odiato poche persone in tutta la mia vita. Era snervante, puttaniere e bellissimo. Non l'avevo pensato sul serio, vero? E mandava in tilt il mio povero cervello. Alzò gli occhi al cielo, e che occhi, del colore del cielo in una bella giornata di sole. Maledizione, dovevo smetterla. Non era niente che non avessi già visto. Anche se lui era tutto un ragazzo a parte, se solo non fosse stato per la sua arroganza. 
<<Liam, ti serviva qualcosa? >> chiese gentilmente Margareth, comprendendo che di li a poco, per un motivo o per un altro, gli sarei saltata alla gola. Lo guardava esattamente come guardava i suoi figli, con amore e gentilezza. Per me si meritava solo uno schiaffo ben piazzato in pieno viso. 
<<Volevo solo un bicchiere d'acqua >> disse avvicinandosi al frigo come se fosse a casa sua. Si era rivolto gentilmente, e non arrogante come ogni volta. Quindi quando voleva sapeva anche essere gentile. Lo odiai ancor di più   
<<Ti ci affogo nell'acqua>> mormorai sovrappensiero.  Per mia sfortuna Margareth uscì dalla cucina, ridendo in modo quasi malefico. Forse ha sentito quello che ho detto, pensai. 
<<Che fai qui? >> mi sembrava di avere un dé-jà-vu, solo che invece di essere in palestra ci trovavamo nella cucina a casa di uno dei suoi amici.
<<Dovresti cambiare domande , sei ripetitivo >> lo canzonai con fare annoiato. 
<<E tu una stronza >>alzai le spalle con disinteresse, lo facevo spesso, di alzare le spalle, era un brutto vizio fin da quando ero bambina. Ancora una volta non potevo smentire quella definizione di me stessa. Mi ci aveva definita talmente tante volte che non potevo dare torto alla gente, ero stronza e con questo? Arrestatemi se è un reato!
<<Mi ci ha fatto diventare la gente così >> Senza che potesse replicare in cucina piombarono gli altri cinque cavernicoli,  seguiti da Margareth. Mason, Taylor , Hacson ,Landon e Kane.  Supposi si fossero appena svegliati dato che erano a petto nudo con indosso solo i boxer.  Che-bella-vista.
<<Ragazzi andatevi a vestire, c'è una signorina >> li riprese Margareth posando le braccia sui fianchi, mi affrettai a replicare.
<<A me non dispiace affatto, Margareth >>Kane sfoggiò un sorriso da pervertito alle mie parole. Ero abituata a vedere ragazzi a torso nudo, bellissimi ragazzi. 
<<Se vuoi andiamo di sopra >>
Sorrisi maliziosamente mentre dicevo <<Certo che no >> Margareth nel frattempo era uscita dalla cucina, per fortuna. Ero sicura che adorava quei ragazzi ma ero anche sicura che non avrebbe esitato a rimetterli al proprio posto se mi avessero mancato di rispetto.
<<Non sai cosa ti perdi >> scoppiammo tutti a ridere quando Kane mise su un broncio irresistibile, o quasi. Mi fermai a fare colazione anche se ormai erano le undici di sabato mattina. Amavo troppo quei biscotti alla cannella, erano così gustosi da non riuscire a smettere di mangiarli.
<<Uhm,  com'è andata la festa? >> domandai mangiando un altro biscotto. Mi chiesi del perché feci quella domanda, infondo non ero interessata a saperlo. 
<<Non sai che ti sei persa , è stata epica >> rispose uno dei ragazzi, non capii chi dei sei.
<<Ci scommetto. Alcool,  fumo , gente che si struscia una con l'altra , vomito ...  continuo? Odio le feste liceali >>arricciai il naso disgustata dalla scena che mi si era palesata in testa.
<<Vorresti farci capire che sei andata ad una festa universitaria? >> Ora lo strozzo, pensai. Feci per replicare ma fui troppo lenta.
<<Si con mio fratello, sono della stessa cerchia di amici >> si intromise Mason spiegando la situazione.
<<Quindi non ci sono problemi se stasera ci fai entrare ad una loro festa?>> Quasi non morivo io strozzata, per il divertimento. 
<<Scordatevelo, non ci sono abbastanza babysitter per voi >> Il mio cellulare prese a suonare, salvata da Adam, ancora una volta. <<Hey, dimmi>> mi alzai dalla tavola e mi allontanai dalla cucina, cercando un po' di privacy. La trovai nel salotto, anch'esso pitturato di un giallo canarino.
<<Cloe ti aspetta tra un'ora, ha nuovi colori perfetti per te , testuali parole>> cercò di imitare la voce di Cloe ma con scarsi risultati.
<<Ok, per stasera tutto pronto? >> chiesi quando smisi di ridacchiare, era davvero una pessima imitazione.
<<Un certo Miller, ti ricordi?>> per mia sfortuna me lo ricordavo, eccome.
<<L'unica volta in cui Jace ha perso >> mormorai ricordando che quello ci andava giù pesante. 
<<Credi che Oliver sia pronto?>>
<< È un McCroy, noi siamo sempre pronti al peggio >>

<<Quando Adam mi ha detto che avevi dei "colori perfetti per me " , non pensavo di certo a questo>> i miei capelli  si alternavano dal nero al viola chiaro, creando un effetto gradevole. <<Non ti piacciono? >> chiese preoccupata credendo che i capelli non mi piacessero, invece io già li adoravo.
<<Stai scherzando? Sono fortissimi>> sospirò di sollievo quando sfoggiai un sorriso a trentadue denti. Ero nel negozio di Cloe una parrucchiera eccezionale e anche un'ottima amica. Mi divertivo a fare da cavia ogni qual volta nuovi colori le arrivavano in negozio. Il colore dei capelli era in netto contrasto con i miei occhi cristallini, rendendoli più chiari e freddi.  Dopo la chiamata di Adam avevo salutato Margareth e mi ero diretta da Cloe. Poco dopo salutai la mia amica e andai a casa, quella mattina Adam mi aveva lasciato la sua auto. Lo ringraziai mentalmente, con tutti quegli spostamenti sarei morto prima dell'arrivo dell'incontro. Entrando trovai Tyson, Luke, Jace e Liam stravaccati sul divano di casa mia.
<<Adam?>> chiesi facendo finta che Liam non fosse dentro casa mia, se avesse capito il mio fastidio mi avrebbe perseguitato, ne ero davvero convinta. Incontrarlo due volte in una sola giornata era fin troppo per i miei gusti.
<<All'ospedale, gli hanno cambiato i turni. Jane lui è Liam , il mio fratellino.  Liam lei è la mia migliore amica, Jane>> Fratellino?! Liam Claflin, Jace Claflin ... Porca vacca Come ho fatto a non accorgermene prima? Come avevo fatto a non capire che se era con loro dentro casa mia allora si conoscevano? Quel ragazzo mi mandava talmente fuori di testa che non mi permetteva di ragionare con lucidità.
<<Ci conosciamo già >> disse Liam fissando i miei capelli, ancora una volta il suo muro interiore non mi permetteva di scorgere nessuna emozione. 
<<Sfortunatamente, vorrei aggiungere>> improvvisamente trovai le pareti di casa molto interessanti. Jace non faceva che fissarci, spostando lo sguardo dall'uno all'altro , mentre Luke e Ty si scambiavano strane occhiate. Iniziavo ad irritarmi davvero, tanto da volerli sbattere tutti fuori casa.
<<La smetti di guardare i miei capelli? >> sbuffai scoppiando, la mia pazienza era davvero limitata.
<<E solo che ... Wow >> Che significava wow? Non era una buona ragione per cui poteva fissarmi a quel modo. Alzai gli occhi al cielo decisa ad ignorarlo e mi buttai sul divano sopra a Luke. <<Tyson esci dalla cucina e lascia stare le mie patatine >> urlai per farmi sentire sino alla cucina. <<Per favore , ho fame >> mi implorò dalla cucina, così decisi di assecondare la situazione.
<<Allora mi devi un favore, intesi?>> la testa di Tyson sbucò fuori dalla porta della cucina. Non avrebbe rinunciato alle patatine, lo conoscevo.
<<Che tipo di favore?>> alzai le spalle, non era così ansioso di saperlo dato che tornò in cucina a rovistare tra gli stipetti.
<<Stasera a che ora ? >> rivolsi la mia attenzione alla conversazione di Liam e Jace .
<<Salti l'appuntamento?>> non specificai che tipo di appuntamento, visto che il fratellino del sottoscritto era un'impiccione. Prima che Jace potesse rispondere,  Liam parlò.
<<No, vengo anch'io stasera >> disse fiero gonfiando di più il petto già muscoloso. Una risata uscì dalla mia bocca, era tutto tranne che allegra.
<<Stasera vediamo tuo fratello sporcarsi le mani?>> chiesi a Jace, ero eccitata all'idea di vedere qualcuno prenderlo a calci in culo.
<<Oh, che carina , ti preoccupi per me ?>> chiese ironico sfottendomi di rimando.
<<No, Jane! Viene solo a guardare >> si affrettò a dire Jace, mi imbronciai.
<<Cosa? Andiamo sarà divertente, un doppio incontro >> proposi rallegrandomi ancora una volta della mia visione di incontro. Sfoggiai il mio sorriso più malefico. Non sarebbe male se qualcuno lo prendesse a calci nel culo, magari apprenderebbe il fatto di non dover rompere i coglioni al prossimo. Specialmente se quel prossimo ero io.
<<Scordatelo! Non voglio mica vedere mio fratello su un letto d'ospedale >> quasi non urlò per l'esasperazione. Non volevo Liam all'incontro, ma se Jace aveva detto di sì allora era davvero fiducioso in suo fratello. Ed io d'altronde mi fidavo di Jace, ma non per questo di Liam.
<<Grazie della fiducia, fratello>> borbottò quest'ultimo. Jace inchiodò il suo sguardo dritto nel mio, aveva capito la mia preoccupazione.
<<Ti fidi di me?>> sorrisi battendogli il pugno, certo che mi fidavo del mio migliore amico. In sottofondo le lamentele di Liam che però cercai di ignorai.
<<Sempre>> dissi nonostante i miei dubbi. 

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SCUSATE per il ritardo dell'aggiornamento, 

ma la scuola è appena iniziata , come ben sapete .

Spero che vi sia piaciuto il capitolo .
Lasciate una stellina ☆e un commento grazie .
Al prossimo capitolo.

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