Per tutto il fine settimana evitai Liam, mi dimostrai fugace, fredda e distaccata. Non risposi alle sue chiamate, inventai scuse su scuse per evitare i suoi inviti via messaggio. Sapevo che mi avrebbe odiata. Forse era meglio così. Era meglio che mi stesse lontano, così quei sentimenti che diceva di provare per me sarebbero scomparsi e lui sarebbe potuto tornare alla sua vecchia vita. Mi chiesi se io ci sarei mai riuscita, a dimenticarmi di lui. Era domenica e nel pomeriggio Adam mi disse che c'era un'incontro. Sarebbe potuto essere l'ultimo, ma lui non poteva saperlo. Perché non l'avevo detto a nessuno del piccolo problema al campo. Avevo preso un'appuntamento per il giorno dopo. Non volevo fare preoccupare nessuno prima di sapere quanto grave fosse la situazione. Ero tesa quella sera, cosa che non succedeva mai, non prima di un'incontro. Adam aveva espresso il suo dissenso come tutti i ragazzi, eppure non erano riusciti a farmi cambiare idea. Quelli dove io combattevo non erano come gli incontri del cerchio. Al cerchio potevi sempre arrenderti, mentre nella Gabbia o combattevi o per te era finita . Finora i miei avversari erano finiti per svenire, non avevo mai mancato un KO. Vi starete chiedendo perché con combattessi al cerchio, beh facile , io non facevo parte di nessuna università . Non ancora , comunque. Come sempre si sapeva solo un'ora prima dove fosse il luogo e l'orario preciso . Di solito avvenivano in palestre abbandonate, vecchie scuole, scantinati ... , in orari sempre diversi. Bussarono alla porta della mia stanza risvegliandomi dai miei pensieri .
<<Pronta Lady Jane?>> Adam sbucò da dietro la porta per poi entrare nella stanza. Annuii , avevo indossato un reggiseno sportivo bianco , una felpa sopra e dei pantaloncini che arrivavano al ginocchio neri. Mi mise le mani tra i capelli, intrecciandomi i capelli in due trecce che partivano dalla cute. Quando finì ci arrivò un messaggio con un'orario e un'indirizzo, giusto in tempo. Con noi vennero anche Luke , Ty e Jace. Avevo detto esplicitamente che non volevo nessuno dei loro fratelli . Sapevo che avevo promesso a tutti e due che ci avrei provato , ma ... lo facevo per proteggerli. In fondo in cuor mio sapevo di volergli bene. Arrivati nel posto prescelto trovammo un mucchio di gente, anche se mancava un po' all'inizio dello scontro. Non sapevo contro chi avrei combattuto, la persona avversaria rimaneva anonima, lo scoprivi solo sopra il ring. Solitamente però era sempre di una stazza coerente a quella dell'avversario, o alla cattiveria. Entrammo dal retro del posto e proseguimmo per un corridoio fin quando non incontrammo FP il creatore della gabbia.
<<Hey hey, Lady !>> mi salutò allegramente il ragazzo . Dietro di lui una ragazza dall'aria innocente con i capelli biondi e gli occhi azzurri , molto bassa e dal fisico formoso.
<<Ciao FP, come va?>> chiesi dopo aver ricambiato il saluto. FP era un bel ragazzo dagli occhi verdi e i capelli castani.
<<Tutto bene , ti vedo in gran forma. Ci vediamo dopo in gabbia>> fece per andarsene , ma si girò a guardarmi sorridendo<< Fa un passo prima di colpire , il tuo avversario>>
<<Sei scorretto>> dissi. Un po' ero contenta che me l'avesse detto, lo ero tutte le volte che mi diceva qualcosa sull'avversario.
<<Beh, tu sei la preferita della casa>> mi fece l'occhiolino e continuò per la sua strada . Entrammo in una stanza vuota, Adam prese a fasciarmi le mani.
<<Abbiamo un bel vantaggio. Puoi bucargli la guardia colpendolo alla gola e sei veloce, puoi tranquillamente schivare gli altri colpi. Vai sul sicuro Jane , sappiamo tutti che se FP ti ha dato un consiglio il tuo avversario può metterti KO, quindi rimani concentrata>> annuii. Concentrazione , passo , colpo alla gola , schivare. Feci qualche esercizio di riscaldamento, presi a dare pugni in aria controllando la respirazione.
<<Sono pronta>> dissi convinta, in faccia il mio sorriso sinistro. In quel preciso istante misi da parte la Jane di tutti i giorni e si risvegliò la Jane notturna . La menefreghista al cento per cento , la stronza senza cuore padrona di se stessa. Chiunque avessi avuto davanti l'avrei affrontato con un sorriso e una frase da stronza. Entrammo nel fulcro della serata dove le persone alla mia entrata urlano partecipi. Entrai all'interno della gabbia fatta con sbarre in ferro abbandonai ogni pensiero. Vidi il mio avversario fare lo stesso ingresso per poi entrare dal lato opposto nella gabbia.
<<Non mi aspettavo una ragazza>> quando mi fu' davanti sentii che mi mise in soggezione, ma solo per un secondo. Era alto più di me e muscoloso, ma non molto pompato. Tenni il mio sorriso sulla bocca per tutto il tempo. Sarebbe stato veloce, coperto da muscoli ma comunque magro.
<<Mi stai sottovalutando?>> chiesi ridendo, adoravo essere sottovalutata.
<<No, ti ho visto combattere. Picchi forte per essere così ... piccola>> affermò. E poi non ero piccola era lui troppo grande, davvero. Il nervosismo era sparito del tutto.
<<Potremmo anche essere amici >> disse mentre FP prendeva posto per le presentazioni. Alcuni ragazzi chiusero la gabbia. Era impossibile aprirla dall'interno.
<<Ne riparliamo quando ho finito di farti il culo>> annuì. Mi porse i pugni e glieli batte da sopra.
<<Ben ritrovati miei cari spettatori. Andiamo al dunque, all'angolo destro abbiamo la nostra regina del ring "la lady", mentre alla sinistra il " distruttore" >> che nome banale, ma se distruggeva davvero dovevo rimanere concentrata. FP diede il via, lasciai fare la prima mossa a lui. Era vero faceva un passetto prima di colpire, scansai il colpo e lo colpii alla gola. Perse il respiro solo il tempo di dargli un pugno alla pancia. Mi colpì alle costole e persi un po' il respiro, feci una rovesciata all'indietro colpendogli il volto con un calcio. Perse l'equilibrio per qualche secondo, mi avventai su di lui , tirandogli pugni allo stomaco. Non si rivelò una buona mossa, mi bloccò in un angolo della gabbia. Mi diede un pugno in faccia, sentii il labbro spaccarsi e lo zigomo intorpidirsi. Ma sentii anche l'adrenalina salire. Schivai un'altro pugno abbassandomi, colpì le sbarre, facendo fuoriuscire del sangue dalle nocche. Mi afferrai a una delle sbarre laterali in ferro e feci forza , in modo da spostare il mio corpo sulle sue gambe, come un mega sgambetto. Quando si rialzo ero già in guardia. Fece per colpirmi allo stomaco ma fu' così prevedibile che saltai afferrandomi alle sbarre che chiudevano la gabbia dall'alto , gli avvolsi le gambe intorno alla gola. Mi sbilanciai apposta, pronta per attutire il colpo con le braccia. Quando toccammo terra mi sollevai bloccandogli il respiro fino a stordirlo e gli diedi un pugno in faccia . Svenne e l'incontro finì per KO, come tutti gli altri. Gli premetti due dita sul collo. Il battito c'era, era vivo. Mi alzai e uscii dalla gabbia con il petto dolorante e la testa pesante. Quello stronzo mi aveva colpivo forte quello glielo dovevo. Un boato di urli mi fece da coro mentre andavo dai ragazzi. FP mi diede una mazzetta di soldi sorridendomi. Non avevo mai preso tanti colpì prima d'ora, ed era anche durato più degli altri.
<<Che cos'era quella presa sulla sbarra>> chiese Jace stupefatto. Effettivamente era la prima volta che la facevo. Non so, mi era venuto talmente naturale che stupì pure me. Non ero mai stata così alla stretta durante un incontro. Era stato faticoso.
<<Non ne ho la più pallida idea>> risposi.
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Unsteady
Chick-Lit"Se mi amate non lasciatemi" Questo è quello che pensava Jane in lacrime dopo la morte dei suoi genitori. Lei , una ragazza che non vuole conoscere le persone, solo per paura di perderle. In un mondo , che l'ha accolta a braccia aperte , ma che no...