Un'ondata di freddo mi arrivò addosso facendomi rabbrividire, non sentivo più quel calore che mi aveva cullato per tutta la notte. Aprii gli occhi , per poi richiuderli immediatamente. C'era troppa luce per una persona appena sveglia, pensai. Guardai una sagoma di una persona che si muoveva vicino a me. Era in piedi accanto a me mentre cercavo di mettere a fuoco .
<<Ma che ...?>> sbadigliai con la voce rauca dal sonno, uno sbadiglio mi colse di sorpresa. Rifugiai il viso sul cuscino ancora caldo e me lo strinsi al petto.
<<Buongiorno>> mi sorrise Liam abbagliandomi con i suoi denti bianchi.
<<Liam ?>> chiesi confusa, non riuscivo a svegliarmi dal mio sogno. Perché che lui fosse lì dopo la nostra lite, non poteva che essere surreale. Che aveva da sorridere poi?
<<In carne ed ossa>> rise facendomi sgranare gli occhi. La fitta che mi attraversò lo zigomo bastò a ricordarmi degli avvenimenti della sera prima.
Bar, pugno , ghiaccio , film ... Oh no. Perché mi mettevo sempre in situazioni davvero imbarazzanti?
<<Ci vediamo tra un'ora>> disse mentre mi rannicchiavo sotto le coperte, sarei voluta sparire. Mi limitai ad annuire , anche se non gli stavo prestando attenzione. I ricordi del giorno prima mi stavano travolgendo impedendomi di... e poi capii le sue semplici ma insensate parole e mi bloccai, nel tentativo di sparire tra le coperte.
<<Eh? Cosa...?>> ma prima che potessi chiedere spiegazioni chiuse la porta di casa. Mi alzai dal divano e andai in cucina, Adam aveva assistito alla scena con un sorriso idiota stampato in faccia. Lui avrebbe dovuto impedire che certe situazioni si avverassero, non doveva ridere di me. Avevo davvero un tutore pessimo.
<<Io , tu hai ....?>> borbottai contrariata, cercando di fare ordine tra le idee. Alzai le braccia e strinsi i pugni, in cielo qualcuno doveva assistermi per impedirmi certe situazioni.
<<Mi ha detto che ti voleva portare fuori>> guardai Adam aspettandomi dei dettagli che però non arrivarono.
<<E...>> lo esortai a continuare.
<<Ha detto di vestirti comoda>> rimasi allibita difronte alla sua indifferenza.
<<Ah , ha anche aggiunto che se sarà necessario ti trascinerà anche con la forza>> rise beffardo. Ma che ...? Scherziamo?! Quella mercoledì mattina era iniziata nel più strambo dei modi e facevo fatica a formulare frasi di senso compiuto, un ameba avrebbe fatto meglio di me. Forse perché non volevo essere costretta da Liam, o forse perché volevo andare con lui, non replicai. Salii al piano di sopra a fare una doccia. Mi infilai sotto il getto dell'acqua calda facendola scivolare dal viso fino alla punta dei piedi. Mi strinsi le braccia al petto godendomi quel momento di pace. Ripensai a quello strambò risveglio e non riuscii a trattenere un sorriso. Per smorzarlo iniziai ad insaponarmi i capelli bicolore e poi il corpo. Amavo il profumo del mio sapone, mi si attaccava addosso lasciandomi un senso di pace e purezza. Quando uscii dalla doccia mi avvolsi in un asciugamano. Indossai la biancheria e guardai dentro l'armadio per scegliere i vestiti che avrei indossato. Okay, avevo bisogno d'aiuto, constatai dopo dieci minuti che fissavo i miei vestiti.
<<Adam!>> urlai disperata, erano ormai anni che Adam era la mia amica del cuore. Dai consigli sull'abbigliamento al comprarmi gli assorbenti, al momento giusto Adam sarebbe stato un ottimo fidanzato e anche un ottimo padre.
<<Non sai cosa metterti ?>> mi sorrise, quasi fosse certo che avrei avuto bisogno del suo aiuto, e forse era così. In risposta annuii mentre lui si avvicinava al mio armadio. Dopo aver uscito quasi tutti i vestiti dal mio armadio, trovammo quelli giusti. Non troppo scollati, ne troppo da suora ma semplice e carino. Perfetto, aggiungerei dire. Un maglione grigio fumo che arrivava al bordo dei jeans chiari. Quest'ultimi avevano degli strappi in più punti. Aggiunsi degli scarponcini e il giubbotto bianco. Nel momento in cui mi dovetti vestire e truccare , Adam se ne uscì dalla stanza, lasciandomi la mia privacy. Vestita e truccata mi bloccai osservando il mio riflesso nello specchio. Guardai i miei capelli leggermente mossi , mi davano l'aria da ribelle. Solitamente avrei chiamato Adam per farmi fare delle trecce, però... non ne sentivo la necessità quel giorno. Di solito le portavo quando ero nervosa o quando avevo paura, nelle occasioni in cui sapevo di dovermi fare coraggio. Che si rivelavano più di quelle che avrei mai ammesso a me stessa. Pettinai i capelli con cura districando i nodi che mi si erano formati, durante la notte Liam doveva averci giocato senza rendermene conto. Spruzzai del profumo in aria, passai sotto la nuvola umida prima di uscire dalla stanza. Scesi al piano di sotto e mi sedetti accanto ad Adam sul divano dove io e Liam avevamo passato la notte.
<<Ti piace , vero?>>disse Adam facendomi girare di scatto nella sua direzione .
<<Hai la febbre? Oppure hai sbattuto la testa? Sono piuttosto sicura di essere stata io a prendere una bella botta ieri sera>> dissi con fare preoccupato, perché quello che aveva detto era davvero assurdo. Non avevo intenzione di affrontare l'argomento con lui, era pur sempre il mio tutore!
<<Oh andiamo! Per una volta dammela vinta. Ammetti che ho ragione>> scossi la testa rifiutandomi di perdere a quel piccolo duello. Forse ero infantile, ma Adam non avrebbe mai sentivo uscire dalla mia bocca che lui aveva ragione. Era una cosa da fratelli, da affidata ad affidatario ecco.
<<Nemmeno per sogno>> ci tenevo a tenermi tutto dentro, anche con Adam, e poi non ero ancora pronta ad affrontare il discorso. Se lui sapeva non c'era motivo di ammetterlo. E poi a me non piaceva, o si?
<<Okay, okay >> si arrese alzando le mani al in segno di resa. Suonarono il campanello balzai in piedi e mi allontanai dal divano e così da Adam.
<<Ci vediamo dopo>> dissi mandandogli un bacio volante. Aprii la porta e guardai la figura slanciata e supersexy di Liam. Aveva un sorriso che gli faceva brillare gli occhi di un azzurro intenso.
<<Ciao>> disse mettendo le mani dentro le tasche dei jeans. Inizialmente non feci caso a quello che aveva addosso, ero troppo presa dal suo sorriso.
<<Ciao>> mormorai.
<<Ciao>> ripeté. Avrei potuto chiedergli perché voleva uscire, perché voleva fare finta niente che giorni prima ci eravamo urlati contro in preda alla rabbia. Ma l'unica cosa che mi venne in mente fu quella parola, quindi feci per ripeterla.
<<Ci...>> ma Adam ci interrotte, per fortuna.
<<Sapete dire altro ?>> ghignò divertito dallo strano scambio tra me e Liam. Poche volte nella vita ero arrossita, e quella era una di quelle. Sentivo il sangue affluirmi al viso e scaldarmi le guance. Quando feci per uscire mi bloccai e mi girai verso Adam.
<<Okay, forse hai ragione>> sorrisi pensando al fatto che forse Adam aveva ragione. Ma non l'avrei mai ammesso al cento per cento, quel forse era già molto per me. Liam era riuscito a penetrare oltre la mia corazza senza chiedere il permesso. Si era semplicemente fatto spazio a gomitate nel mio cuore. Aveva preso a pugni il muro che avevo innalzato, nonostante il dolore non si era arreso. Liam mi piaceva davvero.
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Unsteady
ChickLit"Se mi amate non lasciatemi" Questo è quello che pensava Jane in lacrime dopo la morte dei suoi genitori. Lei , una ragazza che non vuole conoscere le persone, solo per paura di perderle. In un mondo , che l'ha accolta a braccia aperte , ma che no...