L'aria che entrava dai finestrini scompigliava i miei capelli , ed anche il ciuffo ribelle di Liam .
<<Oh , andiamo . Dove mi porti ?>> chiese ancora . Erano venti minuti che andavamo avanti così . Da casa di Jace il posto era più lontano che da casa mia.
<<Stiamo arrivando >> sbuffai.
Qualche minuto dopo parcheggiai nel retro dell'ospedale. Sapevo che sarebbero arrivate le domande, lo capivo dal suo sguardo curioso .
<<Perché siamo qui? Stai male ? >> chiese preoccupato.
<<No , sto bene >> sospirai. <<la notte dell'incontro, mi dicesti che ti importava di me . Che volevi che ti permettessi di conoscermi. E quello che sto facendo ora .>> cercai di dire senza troppi giri di parole.
<< Solo ...non farmi soffrire Liam >> mi girai a guardarlo negli occhi .
<<Non lo farò >> si avvicinò lentamente a me . Mi lasciò un tenero bacio sulla fronte . Sorrisi per poi scendere dall'auto. Entrammo all'interno dell'ospedale e la puzza di disinfettante e sangue , ci invase le narici. Odiavo quell'odore.
Percorsimo i corridoi fino ad arrivare alla stanza di Troy . Bussai ed aprii la porta .
<<Buongiorno !>> urlai spalancando la porta della stanza di Troy.
<<Solo tu potevi entrare ed urlare in un ospedale >> mi rimbeccò e lo guardai offesa <<però mi fa piacere la tua visita >> aggiunse facendomi sorridere. Volevo un gran bene a quel ragazzino, era molto cocciuto alle volte proprio come me.
<<Bene , perché ho portato una persona >> dissi mentre Liam faceva la sua entrata.
<<È lui ?>> mi chiese Troy mentre lo guardava con gli occhi socchiusi. Lo stava studiando come avrebbe fatto un fratello con il nuovo fidanzato della sorella. Annuii in salata sapendo che si riferiva alla volta prima che lo ero andata a trovare , e gli chiesi se una persona potesse piacere in così poco tempo.
<<Liam lui è Troy , Troy ti presento Liam >> presentai i due e mi accomodai sulla sedia vicino al letto del mio piccolo amico.
<<Allora Liam, fai sul serio con J o sei il solito stronzo ?>> trattenni una risata.
<<T!>> lo rimproverai divertita.
<<Per essere stronzo lo sono ...>>
Mormorai un 'concordo' e lui mi lanciò un'occhiata offesa <<ma faccio sul serio con Jane McCroy>> non riuscii a trattenere un sorriso.
<<Tua madre?>> chiesi non vedendola. Sapevo che quella donna passava quanto più tempo possibile in ospedale con il figlio.
<<È a casa con l'influenza, Cassiope rimarrà di più per farmi
compagnia >> annuii. Cassiope era una sorta di badante/insegnate per Troy. Si occupava di lui quando i genitori non potevano, il padre lavorava molto per potersi permettere le cure di Troy.
<<Sai ho incominciato a fare il conto alla rovescia di quando potrò tornare a casa >> disse contento facendomi battere forte il cuore.
<<T sai che queste cose possono variare da giorno a giorno >> lo guardai triste.
<<E ogni volta io ti rispondo : Teniamo duro e speriamo tanto>> Già, era un piccolo motto che i medici ci facevano imparare, specialmente in casi in cui il paziente si trova in difficoltà con sé stesso. Faceva parte della terapia di gruppo quando passavo lunghi archi di tempo in ospedale.
<<Come vi siete conosciuti? >> chiese Liam schisando il discorso, gli fui molto grata.
<<Troy era appena arrivato e io invece avevo avuto un piccolo incidente >> dissi in poche parole .
<<Piccolo incidente ? >> chiesero insieme, Troy sapeva in che condizioni ero quella notte.
<<Qualche problema con gli incontri, quando ancora combattevo>> cercai di non pensare al quel giorno, ormai era passato non era il caso di pensarci su. Se chiudevo gli occhi potevo ancora vedere le immagini di quella notte. Volevo solo accantonare quel dolore, rivedere la morte dei miei genitori era stato un duro colpo.
Rimanemmo quasi tutto il pomeriggio con Troy . Nel parcheggio dell'ospedale mi arrivò una chiamata da parte di Adam.
<<Hey Adam >> lo sentii esitare così aggiunsi <<tutto okay? >> chiesi preoccupata. Quella giornata sembrava non voler più terminare.
<<Jane , devi tornare a casa. C'è un piccolo problema >> chiusi gli occhi e sospirai. Ne avevo abbastanza, di tutti quei guai, di tutta quella sofferenza. Volevo solo che tutti cessasse.
<<Arrivo >> dissi a Liam quello che mi aveva detto Adam e percorremmo freneticamente le strade di New York. La sua mano non aveva mai smesso di stringere la mia, mi stava infondendo coraggio. Arrivati davanti casa rimasi sbigottita così scesi dall'auto.
<<Adam!>> corsi verso la casa ma le sue braccia mi afferrarono cogliendomi di sorpresa.
<<Sto bene tranquilla, ma la casa un po' di meno >> disse guardando anche lui la casa. Una forte puzza di bruciato ci investì mentre guardavamo la nostra casa sporca di fuliggine. Per fortuna la casa di Liam era intatta grazie al grande giardino che le divideva.
<<Tra qualche attimo potremo entrare e vedere la situazione . In caso di stabilità potrete prendere quello che vi serve >> annuimmo guardando il vigile del fuoco. C'era gente ovunque che ficcanasava per capire cosa era successo. Vigili del fuoco che bloccavano la casa e le persone. C'era una gran confusione.
<<Cos'è stato che ha fatto divulgare l'incendio? >> chiese Liam alle mie spalle guardando casa sua con preoccupazione.
<<Una fuga di gas>> lanciai un'occhiata ad Adam stranita da quella sua risposta. C'era qualcosa che non andava, ne ero certa.
<<Per fortuna le ragazze erano tornate a casa >> lanciai un sospiro di sollievo. Se fosse successo qualcosa a una di loro non me lo sarei mai perdonato. Quando un pompiere ci disse che potevamo entrare Adam mi bloccò.
<<Jane non mi sembra il caso che tu entra >> lo guardai con sguardo di sfida. C'è l'avrei fatta, eccome.
<<Ce la faccio sarò veloce >> dissi. Entrammo dentro casa , la cucina e il soggiorno erano completamente abbrustoliti. Salimmo al piano di sopra. Entrai in camera mia , a parte la puzza di fumo e la porta bruciata era intatta. Presi due borsoni e ci misi dentro i miei vestiti e miei effetti personali . Respirare faceva male ma non avrei permesso di dare quella soddisfazione ad Adam. Anche se sapevo che lo faceva per il mio bene.
Scesi giù ,la puzza di fumo era insopportabile ormai . Scese anche Adam e caricò le borse in macchina.
<<E ora ?>> chiesi confusa.
<<Ti porto da Luke , tu , lui e Tyson starete bene >> rise facendomi aggrottare le sopracciglia.
<<Tyson ? Che ci fa da Luke ?>>
<<Lunga storia, avrete tempo di parlarne. Io invece vado da Jace >> sospirai, quella situazione non mi piaceva per nulla. Non mi piaceva separarmi da Adam, sapere che saremmo stati in due case diverse per un po'. Mi avvicinai a Liam
<<Beh , suppongo che ci vediamo lunedì a scuola >> dissi imbarazzata.
Liam mi afferrò per i fianchi e lasciò un bacio sulla guancia prima di attingermi. Arrossii e sorrisi inevitabilmente mi stava rassicurando e io mi stavo godendo alla grande quella sensazione. Sentii una risata, mi girai e fulminai Adam con lo sguardo. Mi allontanai da Liam e gli tirai un pugno scherzo sul braccio .
<<Sta zitto >> risi entrando in macchina.
<<Sei cottaaaa>> cantilenava mentre guidava verso casa di Luke.
<<Si hai ragione >> dissi seria.
<<L'hai ammesso sul serio?>> mi girai sul sedile per guardarlo.
<<Si>> avevo una cotta per Liam . Ed era una cosa che mi rendeva felice , ma anche estremamente impaurita.
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Unsteady
ChickLit"Se mi amate non lasciatemi" Questo è quello che pensava Jane in lacrime dopo la morte dei suoi genitori. Lei , una ragazza che non vuole conoscere le persone, solo per paura di perderle. In un mondo , che l'ha accolta a braccia aperte , ma che no...