Suonata la campana dell'ultima ora vidi Molly che si avviava verso l'uscita. Gli passai accanto e la presi a braccetto, facendola saltare in aria per lo spavento. Inevitabilmente scoppiai ridere, quella ragazza era davvero buffa.
<<Cazzo>> allora la storia della bambolina era tutta una falsa.
<<Ah però, impari in fretta>> continuai a a sghignazzare, divertita da quanto fosse facile metterla in imbarazzo. La sua espressione passò dal mortificato al divertito e sereno. Uscite da scuola il mio sguardo si posò su Adam. Oh, cazzo. Mi ero appena dimenticata dell'allenamento di quel pomeriggio.
<<Merda>> avevo borbottato, Molly mi guardò non capendo. La trascinai con me fino ad arrivare davanti ad Adam, se ne stava fermo davanti alla sua auto con le braccia conserte.
<<Adam, oggi non vengo>> lui mi guardò stranito non avevo mai saltato un allenamento in tutta la mia vita.
<<Non sei mai mancata ad un'allenamento>> mi fece notare mantenendo quell'espressione esterrefatta.
<<Lo so, ma oggi vado a fare shopping con la mia nuova amica Molly>> sorrisi orgogliosa di dire che avevo una nuova amica. Del mio stesso sesso, volli precisare .
<<Ah Adam, mi servirebbe un passaggio o magari puoi lasciarmi la macchina?>> gli feci gli occhioni dolci per convincerlo, quella tattica funzionava sempre. E il fatto che gli avessi presentato una nuova amica giocava solo a favore.
<<Si okay, tanto sta arrivando Jace con Oliver>> Ecco, mi ero scordata anche di Oliver. Mi ero scordata di mio fratello nonostante mi avesse chiamato solo quella mattina. Mi ero scordata del fratello che avrei sempre voluto accanto per una stupida litigata con un stupido ragazzo.
<<Aspetto finché non arrivano così saluto Oliver>> dissi convinta, volevo davvero vedere mio fratello <<ma ci sarebbe Jace >> sospirai in conflitto con me stessa.
<<Non avete ancora parlato?>> scossi la testa. Tyson mi aveva detto che gli avrebbe parlato, ma non avevo più sentito ne lui ne Jace. Alla fine decisi di andarmene e basta, quel giorno ne avevo abbastanza di dilemmi. Avrei solo voluto che tutto tornasse come prima. Per tutto il tragitto fino al centro commerciale io e Molly parlammo senza sosta. Scoprii che era una ragazza studiosa, famiglia apposto, pochi amici. Tutto rispecchiava la sua figura esteriore, la tipica ragazza della porta accanto.
<<Posso sapere perché Kyla ce l'aveva con te oggi?>> distolsi un attimo lo sguardo dalla strada per guardarla, la vidi abbassare lo sguardo e torturarsi le mani.
<<Io e Kyla siamo sempre state migliori amiche fin dall'asilo, poi per motivi di popolarità mi gettò via. Come se fossi spazzatura>> Wow, pensavo semplicemente che non andassero d'accordo. Non pensavo certo che erano passate dall'essere amiche del cuore a nemiche mortali. Molly mi ricordava la me di quando avevo quindici anni, e si era trovata nella mia stessa situazione.
<<Non sai quanto vorrei fargliela pagare. Ma ho sempre saputo di essere debole in queste cose. Nonostante tutto il male che mi ha fatto, che continua a farmi, non avrei il coraggio di vederla soffrire>>
<<Sai anch'io ero come te una volta. Poi ho capito che di buona volontà avrei potuto farla pagare alla gente che mi aveva fatto star male. Così mattone dopo mattone, ho creato la mia corazza>> sospirai pensando a quanta fatica mi ci era voluta. <<Non voglio che tu diventi come me, non augurerei a nessuno di essere così lunatica e pazza. Ma solo che potresti scoprire una parte di te che non conosci>> Tirai il freno a mano, lei si rese conto che eravamo arrivate e senza dire niente scese dall'auto.
<<Ti va una piccola sosta al Mc? Ho davvero fame >> dissi smorzando l'aria ricca di tensione.
<<Stavo per chiedertelo>> mi lanciò un'occhiata d'intesa.
Non capii perché ma non mi parve tutto affrettato, io e Molly ci intendevamo alla grande. Pian piano mi sembrava di conoscere Molly da anni. Solitamente ero distaccata, fredda e poco loquace. Forse era perché lei mi ricordava la me di un tempo. E prima che diventasse irrecuperabile volevo salvarla. Buffo da dire da parte mia, perché ci voleva qualcuno che salvasse prima me. Ma nessuno è perfetto. Dopo aver ordinato l'impossibile, ci sedemmo a un tavolo e iniziammo a mangiare.
<<Cibo preferito?>> mi chiese Molly di punti in bianco.
<<Senza alcun dubbio la pizza>> ridemmo e mangiammo in tranquillità.
<<Sai pensavo a quello che avevi detto prima su Kyla>> si girò a guardarmi negli occhi, verde contro grigio, così continuai a parlare <<Sul fatto che volevi fargliela pagare>> lei sembro illuminarsi e prese a parlare.
<<Non sai quanto mi piacerebbe spodestarla, crede di essere talmente in alto che nessuno la raggiungerà mai. Vorrei fargli passare quello che lei fa passare a me>> guardai il suo sguardo triste e mi sentii morire.
<<Ma noi possiamo farlo>> dissi convinta.
<<Eh?>> mi guardò come se avessi due teste, gli occhi leggermente sgranati e la bocca socchiusa.
<<Insieme possiamo farlo, sei simpatica e gentile, a scuola tutti inizieranno ad amarti>>
<<Intendi che faremo come in Extreme makeover? Però su di me?>> annuii e lei mi saltò addosso. La sua felicità la rendeva solare, più serena.
<<E so a chi possiamo chiedere
aiuto>>
Dopo una chiamata a Cloe e Halley, le mie quasi amiche , sono venute al centro commerciale e ci siamo date da fare.
Siamo riuscite a convincere Molly che ha un fisico pazzesco, e un culo invidiabile alla Nicky Minaj. Poi dopo i vari consigli sui vestiti siamo passate al negozio da Cloe. Invece del solito biondo che portava Molly , con suo grande desiderio , Cloe le ha schiarito i capelli sul biondo cenere. E devo dire che in quel modo era ancora più bella. Il suo viso sembrava essere ancora più luminoso e i suoi occhi ancora più verdi.
<<Stavo pensando una cosa>> dissi all'improvviso, mentre eravamo tutte nella macchina di Adam.
<<Oh mio Dio, tu pensi?>> disse Halley con tono derisorio. Si eravamo tutte due abbastanza stronze.
<<Ah ah , divertente . Stavo dicendo, che se vi va potremmo fare un pigiama party, qualche giorno >> Dallo specchietto retrovisore potrei notare Halley e Cloe che si scambiavano un'occhiata. Lo sapevo che me ne sarei pentita di quella proposta.
<<Ohhhhh, la nostra piccola Jane McCroy ha detto davvero quelle parole?!>> urlarono all'unisono in modo raccapricciante.
<<Allora me le rimangio >> dissi offesa, continuando a guardare davanti a me la strada, per non fare un'incidente. Dovevo smetterla di ammorbidirmi perché dopo aver detto quelle parole mi sentivo terribilmente a disagio.
<<Oh non ci pensare nemmeno>> disse Molly <<Non mi sono mai divertita così tanto in tutta la mia vita>> confessò euforica. Formavamo un bel quartetto.
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Unsteady
ChickLit"Se mi amate non lasciatemi" Questo è quello che pensava Jane in lacrime dopo la morte dei suoi genitori. Lei , una ragazza che non vuole conoscere le persone, solo per paura di perderle. In un mondo , che l'ha accolta a braccia aperte , ma che no...