<<Oh mio Dio!>> urlò Molly facendomi saltare in aria, sterzai bruscamente per poi ritornare sul lato destro della strada. Mi girai e la fulminai con lo sguardo, per poco non ci faceva ammazzare tutte.
<<Ops, scusa>> ridacchiò colpevole mentre continuava a fissare il cellulare. <<Comunque, domani non c'è scuola e neanche venerdì>> Molly incominciò a fare uno strano balletto con un sorriso grande quanto il Canyon.
<<Ah no?>> chiesi mentre noi la osservavamo cercando di trattenere una risata, Molly era davvero un tipetto particolare.
<<No, a quanto pare una ragazza ha trovato in mensa un topo. Quindi faranno una disinfestazione nel fine settimana>> ridacchiò probabilmente immaginandosi la scena di quella povera ragazza assalita da un topo. Feci un espressione disgustata pensando a tutte le volte che avevo mangiato in quella mensa.
<<Avevo capito che ti piaceva la scuola>> dissi lanciandole un'occhiata, lei mi guardò strana.
<<Ho detto che vado bene non che mi fa piacere passare tutte quelle ore sui libri>> spiegò facendomi sorridere divertita. Sembrava cadere dalle nuvole ogni volta che le ponevo una domanda, quasi stentasse a credere che le parlavo.
<<E se il pigiama party lo facessimo stasera?!>> propose Cloe, il giorno dopo il suo negozio sarebbe stato chiuso come ogni giovedì.
<<Posso buttare fuori di casa Adam>> risposi ridendo, non mi sarebbe dispiaciuto prolungare quella giornata con quelle ragazze strambe. Halley disse di sì, mentre Molly mandava un messaggio a sua madre. Quando Molly confermò che poteva esserci anche lei, cambiai strada e mi diressi verso un supermercato. Sterzai bruscamente facendole strillare e accelerai per arrivare prima al Market.
<<Ci vuole un po' di alcool e schifezze da mangiare no?>> non sapevo se Molly avesse mai avuto un approccio con l'alcool, ma con me in casa mia e senza adulti, avrebbe bevuto eccome. Comprammo tutto l'occorrente e con una busta l'uno in mano entrammo in casa mia.
<<Adam!>> urlai entrando in cucina con le ragazze al seguito <<Ho compagnia!>> continuai aspettando una risposta da parte sua. Supposi fosse a casa dato che la luce del piano di sopra era accesa.
<<Hai portato un ragazzo?>> chiese sbucando dalla cucina, quando vide che erano le ragazze sospirò di sollievo. Pensai subito a Liam e storsi la bocca per quel commento. Al diavolo Liam Claflin. Salutò Cloe e Halley, dato che già si conoscevano, mentre io lo scrutavo con la testa inclinata di lato. Ma cosa gli passava per la testa? Non avevo mai portato un ragazzo a casa e non avrei iniziato di certo in quel momento. Non in quel senso almeno.
<<Chi avrei dovuto portare?>> chiesi sgranando leggermente gli occhi, le labbra arricciate per il disgusto.
<<Liam>> disse ovvio. Fu come ricevere un pugno nello stomaco, una sensazione più che sgradevole.
<<Liam Claflin?>> chiese Molly mentre Cloe e Haley dicevano: <<Chi è Liam?>> feci un cenno della mano, segno di lasciar perdere il discorso. Per fortuna nessuna di loro insistette.
<<Nessun pericolo, non siamo più amici>> dissi brevemente <<Facendo appello al tuo buon cuore, devi andartene>> risi vedendolo incrociare le braccia al petto e appoggiarsi allo stipite della porta. <<Fa parte delle regole sulla convivenza>> aggiunsi continuando a sfoggiare il mio miglior sorriso.
<<Regole sulla convivenza?>> chiesero le ragazze all'unisono.
<<Se vogliamo organizzare feste improvvise e non vogliamo l'altro coinquilino, questo deve trovarsi un posto per la notte>> rispose Adam alzando le spalle. Ovviamente Adam non aveva mai usato quella regola, e prima di quel giorno neppure io. Sapevo che ad Adam non dispiaceva passare una serata tra ragazzi.
<<Quindi vado a cambiarmi e chiamo i ragazzi>>
Io e le ragazze ci disperdemmo per la cucina, dove disponemmo tutto il cibo e l'alcool sul bancone per la colazione. Dopo che Adam se ne andò ordinammo la pizza e poi mettemmo della musica. Nel frattempo indossammo tutte il pigiama, prestati gentilmente da me.
Suonarono al campanello e ballando mi avviai verso la porta, scuotevo la testa a ritmo della musica facendo ridere di cuore le ragazze. Aprii la porta e diedi i soldi al fattorino, presi le pizze e rientrai andando in salotto. Sicuramente gli sarò sembrata una pazza a quel povero fattorino. Avevo una canottiera corta nera con su scritto cherry e il pantalone del completo era nero con le ciliegie stampate sopra. I miei capelli erano raccolti in una cipolla disordinata e non avevo smesso di muovermi al ritmo della musica. Portai le pizze nel salotto e ci sedemmo a terra intorno al tavolino.
<<Film?>> proposi, pentendomene subito dopo. A quella proposta si aprì un dibattito su che genere di film volessimo vedere.
<<Twilight?>> urlai per sovrastare le loro voci, con fare interrogativo. A tutti piaceva Robert Partinson. Alla fine riuscimmo a vedere il film, quando finì Cloe propose di giocare al gioco del "non ho mai". Con riluttanza Molly accetto, così presi le bottiglie di vodka dalla cucina.
<<Inizia Halley>>
<<Ok, non ho mai flirtato con un vigile per non prendere una multa>> io e Cloe mandammo giù il primo sorso.
<<Sul serio?>> io e Cloe scoppiammo a ridere, eravamo anche insieme quella sera. Eravamo ubriache fradice e rischiavamo veramente grosso, fu un tentativo disperato che però funzionò. Dopo toccò a Molly.
<< Non ho mai fatto sesso, in generale>> niente che non avessi immaginato.
<<Non sai cosa ti perdi. Anche se la mia prima volta la rimpiango moltissimo>>disse Cloe, e siccome io non ero vergine bevvi ancora. Capivo cosa intendeva Cloe.
<<Non ho mai amato la compagnia femminile oltre a voi>> confessai al mio turno, niente a dire che due ore dopo ci ritrovammo completamente ubriache. Io ero solo brilla, per ubriacarmi dovevo davvero bere molto per perdere il controllo. Erano l'una di notte circa e noi eravamo che ballavamo e cantavamo sulle note di Don't star now. Io mi muovevo con in mano una bottiglia di vodka alla menta, sapeva un po' di collutorio ma continuavo a mandarla giù. Molly e Cloe erano sopra il divano che saltavano, Halley mangiava una fetta di pizza avanzata. Scoppiammo a ridere rendendoci conto della situazione, ma continuammo ridendo come delle pazze. Verso le due e mezza di notte ci accampammo nel salotto, tra coperte e cuscini e finimmo per addormentarci tra frasi sconnesse e risate.
Driin. Drin.
Era tutto buio quando sentii la suoneria del mio cellulare, vedevo solo il display del mio telefono abbandonato sul tavolino.
<<Pronto?>> dissi con la voce impastata di sonno, la bocca era ancora intorpidita dall'alcool. Controllai l'orario, quale deficiente mi avrebbe mai chiamato alle quattro di notte?
<<Jane, è successo un casino>> riconobbi la voce di Tyson, mi drizzai a sedere travolta dalla confusione <<Si tratta di Jace e Liam>> quelle parole bastarono a svegliarmi del tutto. La rabbia che provavo nei confronti di entrambi sembrava essersi dissolta in un nanosecondo.
<<Arrivo>> risposi alzandomi in piedi, traballai leggermente mentre capivo cosa fare. Tyson mi aveva detto che erano nell'appartamento di Jace. Mi alzai senza svegliare le ragazze, indossai il cappotto e le scarpe da tennis. Presi le chiavi di casa e della macchina e mi diressi verso l'appartamento di Jace. Avevo il battito cardiaco accelerato ed ero preoccupata, sentivo che quello che avrei visto non mi sarebbe piaciuto per nulla. Non mi avrebbero mai chiamato nel cuore della notte per niente. E sentivo dentro di me che qualcosa non andava, lo percepivo e la cosa mi spaventava a morte.Tyson
Cloe
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Unsteady
ChickLit"Se mi amate non lasciatemi" Questo è quello che pensava Jane in lacrime dopo la morte dei suoi genitori. Lei , una ragazza che non vuole conoscere le persone, solo per paura di perderle. In un mondo , che l'ha accolta a braccia aperte , ma che no...