I giorni passavano veloci , sempre allo stesso modo. Mi svegliavo , mi sottoponevo a degli esami , ingerivo pillole e dormivo. Anche se i ragazzi passavano a trovarmi mi sentivo costantemente sola. Quel giorno Adam aveva il turno in ospedale, così quando poteva passava a trovarmi. Gli mancavano solo due anni per finire la specializzazione, e sarebbe diventato un vero e proprio cardiologo. Ero orgogliosa di lui, del suo impegno nonostante si dovesse occupare di me. In quel caso più del dovuto. Decisi di alzarmi e di andare nella stanza di Troy , durante il tragitto passai davanti alla sua infermiera.
<<Ciao Jane>> mi sorrise. Ricambiai il sorrise, non al meglio sicuramente,data la mia pelle pallida e i miei occhi stanchi. <<Troy oggi non si sente particolarmente in forze>> annuii, capitava spesso a chi stesse male di avere giorni peggiori. Bussai alla porta della stanza di Troy, ma non rispose nessuno.
<<T, sono Jane!>> dissi alzando la voce in modo che mi potesse sentire. Quando non ricevetti risposta decisi di entrare lo stesso. Aprii la porta che al mio tocco cigolò in modo inquietamente. Entrai nella stanza e non trovai nessuno sul letto, perlustrando la stanza vidi una figura stesa sul pavimento. Mi sentii mancare il respiro, mentre un urlo d'aiuto uscì dalla mia bocca. Ero immobile mentre gli infermieri entravano nella stanza e lo rianimavano. Era a terra in un angolo ad osservare la scena , senza avere la forza di dire o fare qualcosa. Potevo sentire le lacrime calde che scendevano sulle mie guance, il petto pesante come un macigno. Non riuscivo a distogliere lo sguardo dal viso di Troy. Così innocente, dai tratti dolci, sembrava stesse dormendo in quel momento . Ma non era così , non riuscivo a non pensare al peggio.
Mi sentii tutto d'un tratto sollevare dal freddo pavimento , le mie gambe non mi reggevano in piedi. Chiunque mi stesse portando via da quella vista straziante aveva un profumo che conoscevo. Anche se lo guardavo la mia vista era troppo offuscata dalle lacrime. Capii che mi stessero portando nella mia stanza quando riconoscetti il corridoio. Mi adagiarono sul letto, la mia testa poggiata sul un petto forte e familiare. Esitante alzai lo sguardo sulla persone in questione. La mia bocca prese la forma di una O , mentre i singhiozzi uscivano dalla mia bocca rumorosi.
<<Liam...>> provai a dire , ma lui mi bloccò.
<<Avremo modo di parlare, piccola>> mi accucciai ancora di più a lui, mentre mi lasciava un tenero bacio sulla testa. Il fatto che lui fosse lì mi faceva sentire protetta e un po' meglio, ma sentivo anche una voragine nel petto che cresceva sempre di più con la paura di perdere un'altra persona a cui volevo bene. Non so per quanto tempo rimasi a piangere sul suo petto , minuti, ore, attimi.
Pian piano stavo sprofondando in un vortice dal quale non ero sicura di saperne uscire. Le voci erano lontane, così come i pensieri positivi e la felicità. La speranza, che dicono che è l'ultima a morire, quella volta era stata la prima a sparire dal bagagliaio di emozioni che mi portavo dietro da anni.
<<Torno subito>> sussurrò Liam. Non gli chiesi dove stesse andando , egoisticamente mi interessava solo che tornasse da me. Rimasi immobile , stringendo al petto il cuscino che avevo usato tutte le notti dalla mia permanenza in ospedale. Sentii la porta riaprirsi, ma non alzai la testa.
<<Andiamo a fare due passi>> disse sempre Liam, il suo tono di voce era dolce e pacato, sentivo anche tristezza. Che fosse preoccupato anche lui per Troy? Indossavo un pantalone della tuta e un felpa , ma non avevo voglia di fare due passi.
<<Non era una proposta>> aggiunse prima che potessi dire qualcosa. Indossai le scarpe da Tennis. Poi mi ricordai della bombola dell'ossigeno dal quale mi arrivava l'aria. Ma Liam aveva pensato anche a questo. Un' infermiera entrò nella mia stanza , con una bombola dell'ossigeno in uno zainetto, Liam si mise lo zaino sulle spalle e mi passo il tubicino trasparente che posizionai sopra le labbra .
<<Hai pensato a tutto eh>> cercai di essere ironica , ma non mi riuscì bene. Sospirai rassegnata , così come Liam. Spalla a spalla uscimmo fuori , l'aria gelida mi investì facendomi rabbrividire. Il ringraziamento era dietro le porte , così come la neve. C'era proprio quell'odore di buono e gelo.
Liam mi prese la mano e subito una vampata di calore mi scaldò, il mio sguardo si posò sulle nostre mani incrociate.<<Non ho intenzione di lasciarti la mano, non in questo momento>> il mio sguardo passò dalle nostre mani ai suoi occhi. Reprimetti un sorriso distogliendo lo sguardo e continuando a camminare.
Attraversammo il posteggio sino ad arrivare al pick-up di Liam. Le strade erano ricoperte da un leggero strato di ghiaccio , e nel furgone c'erano già le catene. Aveva proprio pensato a tutto. Mi aprì lo sportello , mettendo lo zaino con la bombola in mezzo alle mie gambe una volta seduta e messa comoda.Mi lasciò la mano solo nel momento in cui salimmo in auto , per poi riprenderla una volta vicini. Accese l'auto e con se anche l'aria calda.
Non gli chiesi dove stavamo andando , mi stavo godendo il silenzio e il calore che mi scaldava toccandogli solo la mano. Dopo vari minuti fermò l'auto accorgendomi di essere fermi in una collinetta da dove si vedeva tutta la città. New York se pur caotica era bellissima. Avevo sempre amato la vita in città, non ero una a cui piace la tranquillità, ero una persona caotica e con me anche la mia vita.Avevo bisogno di spezzare quel silenzio , dissi l'unica cosa di cui ero sicura.
<<Ho paura, Liam>> non lo guardai negli occhi, o molto probabilmente sarei scoppiata nuovamente a piangere. Liam mi avvicinò a sé stringendomi forte , come a farmi sentire che lui era lì con me e non sarebbe andato da nessuna parte .<<Non ha importanza se hai paura o no. Basta che tu non vada via da me, qualsiasi cosa succeda. Perché sappi che io non vado da nessuna parte>>
Non vado neanch'io da nessuna parte, non senza di te.
Un idea mi balenò alla mente. Una cosa per cui avrei avuto bisogno di Liam.
<<Credo di voler dire la verità ad Oliver >>*******************************
Ciaoooo
Come promesso un nuovo capitolo.
So che ultimamente vi faccio aspettare molto , ma ... sono molto scossa.
Non credo che manchi molto alla fine della storia. O forse si?
Fidatevi ,credo di essere messa peggio di voi😭
Comunque fatemi sapere cosa pensate del libro .
Cosa succederà a Troy ?
Cosa ne sarà di Liam e Jane?
E di Oliver?
Commentate e lasciate una stellina
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Unsteady
Romanzi rosa / ChickLit"Se mi amate non lasciatemi" Questo è quello che pensava Jane in lacrime dopo la morte dei suoi genitori. Lei , una ragazza che non vuole conoscere le persone, solo per paura di perderle. In un mondo , che l'ha accolta a braccia aperte , ma che no...