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«La seconda è che vedo che ci tieni a lui... sembri quasi un suo fratello o un suo fidanzato.»
Arrossisco per la sua affermazione, come gli salta in mette di dire idiozie del genere.

«Il suo che? -alzo un po' la voce, ma mi ricordo che il piccolo pargoletto sta dormendo- Namjoon smettila di dire stronzate.» lo ammonisco con lo sguardo ma lui continua a fissarmi con uno strano ghigno sul viso.

«Si, si come no... ammettilo che ti piace Jungkook. Non c'è nulla di male, cioè si forse c'è qualcosa di male perché le relazioni tra insegnanti e alunni sono vietate, ma tu non sei un vero insegnante quindi sei libero...» Lo fulmino con lo sguardo, ma si sta almeno ascoltando? Che idiozia...

«È un mio alunno, mi sembra giusto preoccuparsi. Anche tu sei venuto qui per vedere come stesse.»

«Si ma la cosa è diversa! Tu sei sempre così distante... non te ne frega niente degli altri, mentre per lui ci sei.»

«Che vorresti dire? Ti ricordi quando sei caduto qualche giorno fa?» Sono confuso che cosa vuole dire? Io ci sono per tutti. Anche quando è caduto come un cretino, io solo pensarci mi fa ridere.

«Bravo ridi delle mie disgrazie. Comunque certo che me lo ricordo e le tue parole esatte sono state "Cerca di alzarti ragazzina, per caso la bimba si è fatta male?"» Cerca di imitarmi con la voce, vuole proprio sfottermi.

«E quindi? Cosa avrei dovuto fare? Darti un bacino sulla bua?» Silenzio e poi la presa sulla mia mano si stringe portandomi a guardare Kookie che si è appena svegliato. Oddio adesso lo chiamo pure col soprannome e neanche lo conosco.

«Buongiorno» Diciamo contemporanea io e Nam, lui ci fissa sbalordito, poi si mette a ridere e noi lo seguiamo.

«B-Buongiorno anche a voi!» Balbetta con un filo di voce, ogni volta inizia sempre così con lui che si inceppa in alcune parole.

«Come stai? Hai bisogno di qualcosa? Puoi rispondere ad alcune mie domande?» Nam inizia a tempestarlo di domande, non cambierà mai.

«Hey, hey. Principessa dovresti smetterla... si è appena svegliato lascialo respirare...» E sento ridere di gusto mentre il mio amico mi mette il broncio fulminandomi con lo sguardo. Ok il soprannome non gli è piaciuto.

«Giusto scusami... Non mi chiamare principessa. Vuoi dell'acqua? Hai fame?» Ed ecco che lo tempesta di domande di nuovo, cosa devo fare con lui?

«Vorrei un po' d'acqua, grazie!» Risponde evidentemente un po' in imbarazzo.

«Allora! Hai intenzione di lasciarmi la mano o devo tagliarmela?» Chiedo divertito, lui si accorge solo ora di quel contatto e dalla sua voce esce un "Ops".
Lascia la mia mano, quel contatto caldo sparisce e arriva un'ondata di freddo. Lo vedo arrossire e torturasi quelle labbra che prenderei a morsi. Ma cosa sto pensando?

«Adesso io vado. Ci vediamo!» Lo sguardo del piccolo si rabbuia dopo aver ascoltato le mie parole.

«Aspetta! Tornerai vero? Non voglio che arrivi qualcuno come...» Si blocca le sue parole si fermano e i suoi occhi inizia a farsi lucidi.

«Tranquillo! Vado a lavarmi e poi torno a farti compagnia. Tanto non ho lezioni oggi. E non frignare, mi danno sui nervi i piagnucoloni.»

Non saprei dire se è un vero e proprio incoraggiamento, ma si tranquillizza e torna a sorridere. Adesso che ci penso come faccio a tornare? Non ho l'auto e ieri mi doveva accompagnare Hobi! Cazzo come faccio? Inizio a torturarmi i capelli è una mano si poggia sulle mie spalle. Mi volto ed è Namjoon, che mi guarda preoccupato.

«Yoongi, che succede? Qualche problema?» mi domanda il mio amico.

«Ci sarebbe un piccolo problema! Non posso ritornare a casa! È lontana da qui è l'unico passaggio è Hoseok che starà lavorando.» Rispondo tranquillo magari potrà aiutarmi.

«Oh, ma allora prendi la mia auto. Hai detto che ritorni quindi prendi la mia.» Prende la mia mano e ci poggia sopra le sue chiavi, inizialmente arriccio il naso, poi lo ringrazio ed esco fuori.

Esco dalla scuola e cerco la sua macchina, una volta trovata apro lo sportello, metto a moto e ritorno nel mio appartamento. Entro, chiudo la porta e l'odore di casa mi fa rilassare, non mi sono nemmeno accorto di essere stressato. Forse è stata tutta questa situazione, il marmocchio pestato, il mio cervello in pappa per lui e adesso questo nuovo lavoro.
Mi spoglio il più velocemente possibile lasciando i panni sporchi in lavanderia.
Apro l'acqua della doccia ed entro senza aspettare che si riscaldi. L'acqua fredda a contatto con il mio corpo mi fa rabbrividire e la mia mente ritorna a due sere fa.

Quando Jungkook mi ha baciato sull'angolo della bocca ed porto una mano in quel punto.
Il suo volto dai tratti delicati, i suoi occhi da cerbiatto, la sua bocca che morderei. E che dire della sua pelle? Liscia e chiara, così chiara da volerci lasciare i miei segni, per poi prenderlo, renderlo mio in diversi modi e fallo gemere al mio tocco.
Mente l'acqua continua a scorrere e stavolta sento un calore nel basso ventre e porto uno sguardo la sotto.

«Porca puttana» Impreco, tutti questi pensieri sul ragazzino l'hanno risvegliato e quello è l'unico rimedio. Porto una mano a stringere la mia lunghezza mentre l'altra la porto sul muro, come a sorreggermi. Inizi a muovermi prima con movimenti lenti, dopo diventano più veloci portandomi a gemere. Vengo sulla vetrata della doccia che l'acqua inizia a far scivolare.
O ragazzino cosa mi stai facendo? Perché ho questi pensieri poco casti su di te?

Pov's Jimin

Sono qui a lezione con il mio fidanzato, ma la mia mente non riesco a smettere di vedere Kook nel lettino dell'infermeria e il mio cuore sembra quasi fermarsi. Per fortuna non ha niente di rotto, solo un po' il labbro ma almeno sta bene, credo. Aveva superato tutto, quello che ha passato quando era alle medie di è ripresentato. Quando Yoongi-ssi mi ha chiamato sono rimasto sorpreso ho iniziato a scherzare e a dirgli che se voleva il numero di Jungkook poteva chiederlo a lui. Inutile dire che ho fatto una figura di merda, poi mi ha zittito con la sua voce che mi ha spaventato e mi ha raccontato tutto. Ci siamo fiondati immediatamente dentro l'infermeria e me lo ritrovo davanti. Il suo sguardo serio, gelido e lontano, ma al tempo stesso compassionevole e preoccupato per il mio amico, possibile?
Non so cosa ci trovi di tanto speciale Jungkook in lui, a me ha messo solo paura.

Gli ho chiesto chi fosse stato e con grande sorpresa mi rispose con un tono calmo e gentile dicendo di aver visto due ragazzi con una divisa mentre lo picchiavano.
Dopo che lui ha iniziato ad urlagli sono scappati lasciandolo li del tutto privo di sensi.
I miei occhi iniziano a farsi lucidi, TaeTae dopo avermi guardato e aver notato tutto stringe la mia mano per farmi tranquillizzare, riuscendoci un po'.
Conosco i due bastardi che hanno picchiato Jungkook, vorrei tanto fare qualcosa, ma cosa? Come posso dire al preside dell'accaduto senza prove? Ma soprattutto non vorrei fare come i suoi genitori che peggiorarono solo le cose.
L'unica cosa che ci siamo imposti io e TaeTae è di rimanere appiccicati a lui e di non lasciarlo mai solo. Non voglio che ricapiti e che ricada nell'oblìo da cui è appena uscito. La lezione è finita adesso c'è la pausa pranzo, ma non me ne fotte nulla, voglio solo andare dal mio amico, ma una voce profonda alle nostre spalle ci chiama.

«Jimin, Taehyung fermatevi devo parlare con voi urgentemente» Esclama la voce, io e il mio bel blu ci stringiamo la mano e non osiamo muoverci, cosa abbiamo combinato?

Boy With Luv - Yoonkook/KookgaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora