«Tra me e Kookie? Lui è.... si ecco lui è... solo un ragazzino qualunque. Credi davvero che ci fosse qualcosa tra me e lui?» Il mio cuore spezza e non appena si mette a ridere sento di volere solo morire.
Pensavo di stargli simpatico, di star facendo di passi verso il suo cuore ma invece mi sono illuso di nuovo. Avevo accettato il consiglio di Jimin, di ripartire da zero ma non si può, non con una persona che nemmeno ci prova ad avere un rapporto con te.
Scommetto che è rimasto con me perché gli facevo e faccio pena.
Le lacrime scorrono, vorrei poter urlare e spaccare tutto ma non posso. Per scaricare la rabbia pianto un pugno al muro, ma impreco per il dolore. Cosa cazzo mi è saltato in mente di fare?
Sento bussare alla porta ed è Yoongi, mi deve aver sentito imprecare. Mi guardo allo specchio, mi sciacquo nuovamente il viso e mi calmo. Devo fare finta di niente e dopo oggi lo eviterò, dopo quello che ho sentito devo farlo.
Esco dal bagno e sorrido a Namjoon facendo finta di essere sorpreso di vederlo.«Prof Namjoon cosa ci fa qui?» Chiedo facendo finta di non saperne il motivo.
«Non chiamarmi così quando non siamo a lezione. Puoi chiamarmi Namjoon o come ti pare. Sono qui da parte di Jimin.» Non mi sarei aspettato un comportamento da parte di un insegnante, sembra quasi voglia stringere amicizia con me.
«Oh già adesso ricordo. Bene io allora vado a mensa ad aspettare i miei amici. Ci vediamo.» Prendo lo zaino ed esco alla velocità della luce, non voglio rimanere in quella stanza.
Quelle quattro mura dove fino a ieri sembrava tutto così tranquillo, normale, fino ad oggi.
Mentre mi allontano sento gli occhi fissi di Yoongi, come faccio a saperlo? Sono gli unici occhi che mi bruciano la pelle. Non mi volto e continuo a camminare anche quando sento di essere chiamato da uno dei due.
Arrivo in mensa e mi siedo nel mio solito tavolo, di solito non facciamo colazioni qui perché il cibo fa schifo. Oggi è andata così, aspetto i miei amici, ma non sono qui.
Dove sono andati, gli ho chiesto di perdere la colazione ma non pensavo che andassero al bar.
Mi guardo attorno nella speranza di non essere visto da quei due. Ma il destino vuole divertirsi con me, infatti i due bulli che mi hanno pestato due giorni fa si siedono al mio tavolo. Abbasso la testa non voglio guardarli, so già cosa diranno aspetto solo che inizino a scagliare la prima pietra, ma prontamente un angelo mi salva.«Voi due sparite immediatamente. Devo parlare con il signorino.» La voce di Namjoon mi rassicura, mi sta davvero proteggendo, lui è un uomo di parola. I due si alzano a spariscono dalla mia vista ed io posso tirare un sospiro di sollievo.
«G-Grazie infinite Nam! Non so cosa avrei fatto» Balbetto come sempre, è più forte di me.
Lo vedo sedersi ed estrarre dalla sua borsa una mela. Perché tutti i prof portano una mela con loro? Anche nei manga, negli anime! Non mi sorprende il gesto di portarsi il cibo da casa, ma l'alimento in se, non può essere che ne so... una banana?«Tranquillo! Ho detto che vi avrei aiutato e che ti avrei protetto, quindi lo faccio. Vuoi una mela?» Sorrido per il suo gesto premuroso, sembra tenerci davvero a me ed io non me lo merito.
«No grazie! Aspetto i miei amici che dovrebbero arrivare da un momento all'altro»
Rispondo educatamente, non ho molta confidenza con lui ed essere timidi non aiuta a conversare.
Lui alza le spalle e inizia mordere la mela, dopo un po' arrivano i miei amici e mangiamo tutti insieme. Ricambio il gesto fatto prima da Nam offrendogli una di ciambella, lui mi sorride facendo spuntare le fossette e poi la prende gustandosi quel sapore dolce.Adesso siamo in classe e non vedo l'ora di uscire per rintanarmi nella mia stanza.
Non ho voglia di vedere nessuno.
Le lezioni passano molto lentamente e quando sono finite io, Jimin e Tae ritorniamo a casa.
Mi tolgo le scarpe e la giacca, butto lo zaino da qualche parte all'ingresso e mi dirigo a passo spedito verso la mia stanza.
Apro il cassetto ed estraggo le mie care pasticche, svuoto quasi mezzo barattolo nella mano e quando sto per ingerirle una mano mi ferma.«Cosa credevi di fare? Jungkook cosa cavolo volevi fare?» La voce di Taehyung è autoritaria che quasi mi spaventa.
«I-Io... voglio farla finita. Non riesco più a vivere, senza di me molte persone starebbero bene, voi sareste felice di continuare la vostra relazione, Suga sarebbe più felice visto che non sarò più tra i piedi e Namjoon potrebbe fare il prof senza che debba occuparsi di me, come una guardia del corpo, a cui faccio pena .» Non c'è la faccio più, se sparissi nessuno sentirebbe la mia mancanza e a nessuno importerebbe. Tutti penseranno era un ragazzino problematico, prendeva pasticche per la depressione quindi la sua fine era vicina.
«SMETTILA!» Mi sta urlando in faccia è la prima volta che il suo tono è così duro, sembra essere tornato ai tempi in cui non ci conoscevamo. «Jungkook non puoi davvero voler morire! Cosa faremo io e ChimChim? E di certo Nam non lo fa per pena, ma perché ci tiene a te ed è strano perché un professore non dovrebbe fare preferenze. Ma comunque.»
«Se stai cercando di tranquillizzarmi non ci stai riuscendo per niente!» La verità è questa, anche se lui mi dice di tutto per farmi cambiare idea i miei pensieri restano sempre quelli. Faccio pena alle persone perché sono debole.
Dalla stanza entra Jimin allarmato dalle urla del fidanzato e non appena vede la mia mano con le pasticche si avvicina di più.«Oh, Jungkook! Noi ti vogliamo bene sei la nostra famiglia, perché fare tutto questo? Quale è il problema questa volta, è Suga?» Il tono di Jimin è calmo nonostante quello che ha visto.
«Ha detto che sono solo un ragazzino! Ha fatto finta di interessarsi a me perché gli faccio pena, come Nam e voi due!»
Con forza mi libero dalla presa di Taehyung e scappo via di casa, non so dove potrei andare ma al momento non voglio rivedere nessuno.
Durante tutto il percorso per una meta a me sconosciuta, piangevo l'unica cosa che sapevo fare in questi giorni.
Mi ritrovo in una stradina buia e macabra per riprendere fiato, due tizi abbastanza loschi sembrano avvicinarsi a me. Ecco la mia tanto "amata" fine.
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Boy With Luv - Yoonkook/Kookga
Fanfiction[COMPLETATA] Da bambino, all'età di 5 anni circa, non avevo amici perché ero troppo timido e non riuscivo a socializzare. Venivo perseguitato dai bulli, ma tutto cambiò quando una persona si immischiò per difendermi. Diventammo amici e questo rese i...