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«C-Che cosa vuoi dire con un modo per farti tranquillizzare?» Domando curioso e balbettando. Tranquillizzarmi per cosa? Per i bulli?

«Visto che sei qui da due giorni, ho pensato che venerdì dopo le lezioni avresti potuto fare ascoltare solo a me la tua cover! Cioè visto che non hai potuto provare, ho pensato di aiutarti dopo tutto quello che è successo.» Ah, ecco la cover, sono un po' deluso dalla sua affermazione ma va bene così. Non ho potuto provare ma ho già scelto la canzone e sarà un duetto.

«Oh, grazie! Ho già scelto la canzone e sarà un duetto con Jimin! Grazie per quello che hai fatto per me Yoongi-ssi!»
Cerco di inchinarmi anche se sono seduto nel letto. Sento i suoi passi che si avvicinano sempre di più, posa una mano sulla mia spalla e io lo guardo negli occhi.

«Basta ringraziarmi. Come mai non mi chiami più Suga? Stava iniziando a piacermi.» Davvero gli piace? Cioè anche da ragazzo gli piaceva ma ora è tutto diverso siamo persone diverse.

«O-Ok! Suga-Hyung! Volevo chie....» Interrotti dal mio stomaco che brontola, che figuraccia.

«Oh vedo che il ragazzino è affamato... Allora ho fatto bene a fermarmi in quel posto.»
Si allontana da me per andare a prendere il sacchetto che aveva lasciato nel tavolino all'ingresso dopo che mi aveva visto sul pavimento.

«Cosa? Non capisco... Cosa è quel sacchetto?» Chiedo confuso, così ci sarà dentro?

«Sono passato dal McDonald e ho preso qualcosina sperando che avessi fame...»
Da quel sacchetto esce più di qualcosina, non vorrà mica sfamare una classe? È davvero premuroso e visto da fuori non sembra un ragazzo abituato a fare questi gesti.

«Ma... Ma sono troppe cose... Non riuscirei mai a finirli... Comunque... grazie, oltre ai miei amici sei l'unico che si preoccupa per me.» Lui mi guarda, si lecca le labbra -cosa che mi porta a mordere le mie- e poi mi sorride.

«Ah ma non è tutto per te... Ci sono anche io, pensavo davvero che avrei comprato tutto solo per guardare un a marmocchio mangiare?» Ecco spiegata tanta gentilezza, non riesce a rimanere sciolto deve mettere sempre quella corazza da duro scherzando.

«Oh... prima ragazzino, poi marmocchio e poi con cosa te ne uscirai con... biscottino?» Cerco di essere il più naturale possibile scherzando con lui, tutto ciò mi riesce bene perché è lui a farmi sentire così.

«Ottima idea, biscottino... che poi sarebbe anche Kookie...» Oh quel nome da quanto tempo non veniva detto dalle sua voce, mi fa sciogliere.

Dal sacchetto esce una scatola con dentro il panino, faccio per aprirlo ma mi blocco quando dalla mano di Suga esce del sangue.

«Hey stai sanguinando? Cosa hai fatto?» Mi alzo dal letto nonostante i dolori e vado a prendere il disinfettante e un cerotto.

«Non lo so! Dovrei essermi tagliato con la carta, sai la mia pelle è sensibile» E si mette a ridere, devo ammettere che sto ridendo anche io.
Gli prendo la mano -e mille formicolii mi percorrono il corpo-, inizio a disinfettare quel piccolo taglio e infine gli metto il cerotto.
Lo fisso negli occhi e anche lui mi sta fissando, sento qualcosa di forte nel petto e non posso staccarmi dai suoi occhi magnetici. Gli lascio la mano e mi sdraio nel letto, troppo imbarazzato dalla scena appena compiuta, sembravamo dei fidanzati.

Dopo esserci rimpinzati a dovere rimaniamo a parlare del più e del meno, di come ha conosciuto sia Namjoon che Hoseok. Che vive da solo da circa 3 anni, che lavora nella musica e che pubblica canzoni su SoundCloud sotto nome di Agust D. Mi entusiasmo e complimenti con lui, perché da sempre é il mio artista preferito e sapendo che è lui mi riempie di gioia. Almeno lui non si vergogna della sua voce, potrei farlo anche io e pubblicare cover in anonimo. Poi una sua domanda mi spiazza totalmente "Mi racconti di come ti ho conosciuto da ragazzo?"
Gli racconto tutto, del giorno in cui lui mi difende, del momento in cui abbiamo fatto la promessa, di come ci siamo allontanati e persi di vista.
Ma ho omesso i miei sentimenti per lui e che lo controllavo su Instagram sarei sembrato uno Stalker, ma ok lo sono.

«Ricordo che eri un ragazzo solare e cercavi di aiutare chi ne aveva bisogno, anche se quest'ultima è rimasta» Rido sotto i baffi, ma credo non sia passato inosservato si suoi occhi.

«E che mi dici di te? Come ti sei sentito dopo che... che me ne sono andato?» Tentenna un po' credo non volesse ferirmi ma quel che è fatto è fatto.

«Io? Come vuoi mi possa essere sentito? Male... Io... Non ho nessuno se non te e i miei amici, non posso dire lo stesso dei miei genitori... solo voi siete importanti.» È sempre stato semplice confidarmi con lui, anche quando eravamo piccoli parlavamo di tutto senza bugie. La sua espressione alle mie parole si incupisce e non riesco a capire perché...
«Ho detto qualcosa di sbagliato? Perché mi disp~»

«Cazzo perché ti scusi per tutto! Non so come tu possa ancora fidarti di me e dovrei essere io a scusarmi.» Il suo tono è distaccato e lontano, ecco è ritornata la sua "corazza".
I suoi lineamenti di solito rilassati e dolci ora sono rigidi e duri, e continua a guardare la porta come se dovesse entrare qualcuno.
«Dimmi cosa hanno i tuoi genitori che non vanno? Sempre che tu voglia parlarmene»

Se ne esce così dopo aver passato una buona parte in silenzio e adesso mi chiede dei miei genitori, questa volta sono io ad incupirmi.
Ma lui sembra non accorgersene perché continua a guadare la porta. Rimango in silenzio volendo raccogliere le idee e pensare a cosa dire. Mi schiarisco la voce e inizio a parlare, iniziando a torturare le mie dita.

«Ecco... i miei genitori... non ci sono più sono andati via e non li rivedrò mai più...»
Cerco di essere il più chiaro possibile perché anche io sono confuso e non saprei come sentirmi adesso, le mie emozioni sono spente quando parlo di loro.

«Mi dispiace non pensavo fossero morti... Sei davvero fortunato» Eh? Perché dovrei essere fortunato? Non capisco...

«Cioè l'unico davvero morto è mio padre che morì per una brutta malattia... mentre mia madre ha preferito abbandonarmi per poi risposarsi... Vuoi spiegarmi cosa vogliono dire le parole che hai detto?» Cerco di impormi, nessuno può dire di essere triste solo perché i genitori siano in vita. Lui torna a fissarmi e posso notare del dolore nei suoi occhi, vorrei tanto abbracciarlo ma in posso.

«Oh niente di importante... solo che hanno cercato di farmi intraprendere la strada degli affari della loro stupidissima azienda. Infatti ho deciso di allontanarmi da loro tre anni fa, non sanno nemmeno che io viva qui ed è meglio così.» Si è aperto a me e questo mi fa piacere. Se penso che sto conquistando la sua fiducia mi fa sentire bene, perché questo vuol dire che sto acquisendo un posto speciale nel suo cuore e mi scalda.

«Vedo che qualcuno ha sonno... meglio se riposi domani dovrai riprendere le lezioni, quindi riposa» Senza rendermene conto ho sbadigliato e lui se né accorto. È rimasto sempre lo stesso, anche se può sembrare diverso è uguale a quando eravamo piccoli.
Sorrido ricordando quel piccolo viso adesso diventato più uomo e un po' meno delicato.

«S-Si... ma vorresti dormire di nuovo lì? Non vuoi andartene a casa?» Chiedo sperando in un segno o in qualcosa che mi faccia capire che ci tiene a me.

«No rimango qui! Ricordo quello che hai detto questa mattina. Non ti lascio solo e poi scusa dove dovrei dormire nel pavimento?» Non posso smettere di ridere e di arrossire alle sue parole spero prenda il mio rossore per le mie risate, ma lui mi guarda con un sopracciglio alzato.

«Dormi qui... -Mi sposto per fare spazio nel letto e poi sbatto la mano- Invece di quella sedia scomoda.» Mi mordo il labbro in attesa della sua risposta.

Senza dire nulla si toglie le scarpe e si infila sotto le coperte con me.
Mi giro dall'altra parte dandogli la schiena, per evitare che mi veda in imbarazzo, il letto è un po' piccolo e posso sentire il suo respiro sul collo che mi mette i brividi e fa esplodere il mio cuore in un miliardo di battiti.
Mi sussurra con voce dolce e roca «Buonanotte Kookie» mi bacia la testa e si volta dandomi a sua volta le spalle, potrei impazzire. Mi sento avvampare e sento che il mio amico si è svegliato, cazzo ci mancava pur un erezione, mi dispiace corpo ma non posso accontentarti.
E sussurro in tono dolce e roco «Buonanotte Suga!» sperando di aver avuto su di lui lo stesso effetto che ha avuto su di me, infine mi lascia andare alle braccia di Morfeo.

Boy With Luv - Yoonkook/KookgaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora