Circa un'ora dopo arrivarono i suoi amici, Jungkook che era nel divano corse verso l'ingresso e si gettò nelle braccia dei suoi hyung. Suga in quel momento era rimasto in soggiorno a vedere tutta la scena, l'emozione che aveva provato nel vedere quell'affetto lo faceva ingelosire? No, lui sapeva che testa blu e Jimin stavano insieme, perciò non era gelosia. Ma forse aveva bisogno di affetto, voleva anche lui che lo abbracciasse e che lo coccolasse.
Jungkook dal canto suo voleva abbracciarlo e ringraziarlo per tutto quello che ha fatto, ma dopo l'episodio della scorsa sera si vergognava ed era intimorito da una sua reazione negativa.
Fece accomodare i suoi amici che andarono a salutare il più grande, anche loro erano diversi con Yoongi, non sapevano come comportarsi.«Allora JK, come ti senti? Stai bene? Ti ha fatto qualcosa?» Gli domandò a raffica Taehyung. L'ultima domanda lo lasciò spiazzato, si girò di scatto verso Yoongi e anch'esso lo stava guardando. L'espressione di Jungkook era terrorizzata mentre quella di lui era quasi serena.
«Lo stai vedendo con i tuoi occhi. Sta bene è vivo, non me lo sono mangiato. Quindi, Testa Blu, puoi stare calmo.» Disse il maggiore marcando su quel soprannome buffo quanto azzeccato.
«Ok, abbiamo capito. Jungkook andiamo? Ritorniamo a casa? La casa è così vuota senza di te.» Disse Jimin, cercando di evitare una discussione tra i due testardi. Jungkook si voltò e fissò lo sguardo su quello dell'amico dai capelli rosa e rispose.
«O-Ok! Mi siete mancati anche voi. E comunque forse è meglio sapete dovrei fare i compiti di recupero.» Disse a malincuore perché lui voleva restare lì con il suo Hyung. A fissarlo quando era concentrato, ad ascoltare la sua voce quando gli parlava e svegliarsi lì in quella casa per vederlo spettinato come un dolce pulcino, o forse un dolce gattino.
«Sempre il solito secchione! Dai andiamo a fare una passeggiata hai tutto il pomeriggio, andiamo a prendere qualcosa al bar.» Chiese Tae che a differenza del più piccolo non aveva alcuna intenzione di aprire un libro nemmeno sotto tortura.
«Ok, ok. A differenza tua riesco a finire in dieci minuti.» Gli fece la linguaccia e il suo amico sbuffò divertito dalla sua reazione.
«A-Allora ciao Suga, ci vediamo a scuola.» Gli disse mentre erano tutti verso l'ingresso pronti per uscire.«Ciao, ci vediamo a scuola!» Dissero in coro i due fidanzati, che uscirono di casa prima di Jungkook.
«Oh, stavo per dimenticarla qui.» Corse dentro andò a prendere la felpa del suo amato ragazzo biondo.
«Allora ciao!» Disse di nuovo ma questa volta lo abbracciò e gli diede un bacio sulla guancia.
«E grazie per tutto quello che hai fatto per me!» Infine uscì dall'appartamento ancora bordeaux in viso. Non credeva di avere avuto il coraggio di farlo ma averlo fatto gli ha diete un senso di pace.I tre amici si ritrovarono in una caffetterie non lontana dall'appartamento di Yoongi. Entrarono e si sedettero in un tavolo davanti alla vetrina, per poter osservare i passanti.
Arrivò una cameriera e prese i loro ordini, una cioccolata calda per Jungkook, un cappuccino per Jimin e un latte caldo al caramello per Tae.
Dopo pochi minuti arrivarono gli ordini.«Dimmi Jungkook, cosa avete fatto tu e Yoongi?» Chiese Jimin, il più piccolo in quel momento si soffocò con la cioccolata, non poteva aspettarsi una domanda del genere.
«In che senso? Cosa vuoi dire? Cosa è successo? Niente!» Disse preso dall'ansia e in quel momento arrossì.
«Cosa ti ha fatto? Hai detto che non era successo niente allora perché sei rosso come un pomodoro?» Disse Tae e in quel momento Jungkook avrebbe voluto sprofondare e battere forte la testa nella vetrata per il suo arrossire ad ogni cosa.
«Mihabaciatoestavamoperfarlo...» Disse in un tono talmente basso che nemmeno un animale con l'udito sviluppato avrebbe potuto sentirlo.
I due fidanzati si guardarono e poi tornarono a fissarlo.«Cosa è successo? È una cosa bella? O magari è brutta?» Chiese Jimin, lui aveva molto più tatto rispetto al fidanzato che aveva dei modi di fare quasi rozzi.
«Mi ha baciato!» Disse dopo aver raccolto tutto il coraggio disponibile. «E stavamo pure per farlo ma si è fermato.» Disse essendo triste ricordando il momento e facendo nascere di nuovo quelle paranoie. "E se non gli piacessi, o se forse voleva approfittarsi di me ma poi ha capito che non ho esperienza?" Tutte domande stupide che non avevano nessuna logica, ma per Jungkook erano serie e lui avrebbe voluto amarlo.
«COSA! DAVVERO?» Urlarono insieme attirando delle occhiatacce da parte degli altri clienti.
«Oh! Il mio biscottino ha dato il suo primo bacio al ragazzo che ama da quando è nato. E dimmi com'è stato?» Disse tirandogli le guance e in quel momento Jungkook capii perché Jimin stava sotto.
«Dai smettila, mi fai male!» Disse togliendosi le mani dell'amico nelle sue guance per poi massaggiarle.
«Ma ti sembrano domande da fare? E poi a te cosa interessa di Yoongi?» Disse Tae geloso del fatto che il suo Jiminie pensava ad altri ragazzi che non fosse lui.
«Ma dai! L'hai visto? Quel fisico asciutto e quella pelle bianca latte. Per non parlare dei capelli, che saranno sicuramente morbidi, è un angelo.» Disse Jimin, facendo infuriare ancora di più Tae, intanto rideva sotto i baffi per le sue espressioni schifate.
«Com'è stato il bacio e tutto il resto?» Chiese di nuovo il rosa volendo sapere tutte le sfaccettature di quella serata.«Uhm... Beh, per essere stato il mio primo bacio non è stato male. M-Mi è piaciuto sentire la sua bocca sulla mia e la sua calda lingua che cerc~» Venne interrotto da un colpo di tosse da parte di Tae. Lui non digeriva affatto Yoongi, sapeva che prima o poi l'avrebbe ferito, nella sua mente già lo stava facendo perché lo stava illudendo di avere un'opportunità quando è solo un puttaniere.
«Non credi di stare correndo? Cioè stavate pure per farlo! E neanche vi conoscete.» Disse Tae senza smettere di guardare la sua bevanda.
«I-infatti dopo il bacio non è successo più nulla. E quelle sono state le sue parole. "Non ci conosciamo e potresti avere la corte, quindi non sarebbe rispettoso." Cioè mi sono sembrate così.» Il silenzio avvolse quei tre che rimasero zitti anche fuori dal locale. Ritornarono a casa e chi tra i compiti e chi tra giochi e pisolini passò il pomeriggio.
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Yoongi era rimasto pietrificato dopo aver ricevuto quell'affetto desiderato da Jungkook. Non si sarebbe aspettato un cosa così da parte del più piccolo che sembrava essere timido. Dalla porta difronte alla sua uscì Hoseok che lo fissò incuriosito.
«Hey amico? Ci sei? Stai bene ti è successo qualcosa?» Domandò a raffica Hoseok facendolo risvegliare dai suoi pensieri.
«Si, si! È solo Jungkook.» Disse e l'amico sorrise a 32 denti.
«Oh quel tuo amico di infanzia? Il piccolo coniglietto, che carino. Adesso che ci penso perché non ti ricordi di lui?» Gli domandò ricordandosi di quel giorno in quel locale quando incontrò l'amico di infanzia.
«Non lo so, ma forse c'entra qualcosa che successe qualche hanno fa.» Rispose.
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Boy With Luv - Yoonkook/Kookga
Fanfiction[COMPLETATA] Da bambino, all'età di 5 anni circa, non avevo amici perché ero troppo timido e non riuscivo a socializzare. Venivo perseguitato dai bulli, ma tutto cambiò quando una persona si immischiò per difendermi. Diventammo amici e questo rese i...