La serata è trascorsa magnificamente e dopo un po' si è fatto tardi. Continuavo a sbadigliare cercando di non farlo notare ai due fratelli e c'ero quasi riuscito.
«Si è fatto tardi, forse è meglio che vada e vi lasci soli soletti.» Disse Lisa iniziando a perdere il cappotto e ad infilarsi le scarpe.
«Dove stai andando? Ti ricordo che tu stai qui...» Disse Yoongi che era sorpreso dalle parole della sorella, io in tutto ciò rimanevo in silenzio cercando di tenere gli occhi aperti.
«Oh dai non crederai che io rimanga qui con voi. Per poi sentire i vostri gemiti durante la notte, no grazie...» Disse facendoci arrossire entrambi.
«Comunque tranquillo ho già avvisato due mie amiche che vivono qui, starò da loro fino a domani sera.» Continuò per poi salutare il fratello con un bacio sulla guancia.«Ah ok. Sei sempre la solita... Se dovesse succedere qualcosa chiamami.» Disse Yoongi mostrando quel suo lato protettivo e dolce che non faceva vedere spesso.
«Ok... Yoongi. Ci vediamo domani. Ciao Jungkook spero possiamo rivederci.» Disse Lisa e io mi limitai a salutarla con un gesto della mano, quando poi uscì di casa Yoongi si girò verso di me avvicinandosi con quello sguardo da maniaco.
«È arrivato il momento della tua punizione mio caro biscottino.» Mi disse non togliendosi quella espressione dal volto.
«Dai Yoongi... Sono stanco non può essere rimandata?» Dissi mostrando la mia espressione da cucciolo, visto che con Tae e Jimin funziona.
«Perfetto! Il piccolino ha sonno, allora... -Disse prendendomi in braccio come se fossi un sacco di patate- deve dormire. Ma ci sarà una doppia punizione.» Ghignò alla fine della frase.
Stavo per rispondere ma Yoongi mi diede una pacca nel sedere come se si aspettasse una mia contro risposta.
Salì le scale, aprì la porta della sua camera da letto e mi buttò sul letto. Aprì il suo armadio e mi gettò una delle sue tante felpe oversize nere che avrei usato come pigiama. Iniziai a spogliarmi davanti a lui, sentivo il suo sguardo addosso come se volesse perforarmi con i suoi occhi. Mi infilai la sua felpa nera e mi sdrai nel letto dandogli le spalle, lui invece si cambiò sentivo il suono dei vestiti mentre li sfilava, avrei tanto voluto guardarlo ma poi la cosa sarebbe andata oltre ed ero abbastanza stanco. Si sdraiò nel letto rivolto verso di me, il suo respiro mi arrivava nel collo facendomi rabbrividire, prese le coperte e le avvolse attorno ai nostri corpi.
Sentì le braccia di Yoongi avvolgermi il corpo e stringermi a se, per poi passare a baciare il collo, in risposta feci un verso di disapprovazione.«Oh, Kookie, Kookie! Domani non avrei una punizione ma due!» Mi disse sussurrandomi nell'orecchio.
Mi girai in modo da avere la completa visione del suo bellissimo viso.«Spero che questi diminuiscano la mia punizione...» Dissi iniziando a baciarlo per tutta la faccia per poi soffermarmi sulle sue labbra un po' più a lungo. Infine mi strinsi di più verso lui appoggiando la testa nell'incavo del suo collo e sussurrando «Buona notte».
«Si,si! Buona notte tanto domani ne riparliamo...» Disse per poi baciarmi la testa e finire entrambi nel mondo dei sogni.
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Terza persona pov's
Quella mattina si svegliarono tardi, Jungkook iniziò a dare di matto mentre Yoongi si godeva la visione del suo ragazzo che faceva avanti e indietro per la stanza, ma per lo più si era concentrato sulle sue gambe nude. Il più piccolo ripeteva al suo Hyung che doveva svegliarlo e accompagnarlo a scuola visto le innumerevoli assenze fatte e tutte le materie da recuperare. Dopo essersi calmato scese sotto e iniziò a mangiare seguito a ruota da Suga, dopo aver fatto colazione si sedettero nel divano a parlare.
«Kookie. Stavo pensando di organizzare una festa per il compleanno di Jin.» Disse Yoongi attirando l'attenzione del piccolo. Perché Jungkook amava le feste ma solo se fossero organizzate da amici.
«Oh, davvero? Che bello! E dove? Quando?» Disse tutto d'un fiato Jungkook che non stava nella pelle, aveva conosciuto Jin in quella caffetteria e non ci aveva parlato molto. Sapeva che era amico di Yoongi, che l'aveva aiutato a prendersi cure di se quando era stato picchiato fuori dall'appartamento dello hyung e che era venuto all'ospedale quando era in coma. Anche se non lo conosceva bene organizzare la festa sarebbe stato un modo per sdebitarsi e perché no anche per conoscerlo meglio, pensò Kookie.
«Ehi, Ehi... calma. Avevo intenzione di organizzarla qui, fra due giorni e tu potresti aiutarmi. Visto che oggi non sei andato a scuola mi aiuterai, su molti fronti.» Esclamò Yoongi sottolineando le ultime parole che fecero rabbrividire Jungkook. Sapeva che con quelle parole aveva sotto inteso anche cose sconce che a lui non dava fastidio basta che era la persona che amava a farle.
«Perché sei sempre così perverso! Non riesci mai a non pensare a quello?» Disse arrossendo, da quando stava insieme stava cercando di non arrossire per ogni minimo gesto compiuto dal compagno, e piano piano ci stava riuscendo.
«Ma dai. Lo so che ti piace anche a te e poi so che mi ami in tutti i miei aspetti.» Rispose avvicinandosi al volto del più piccolo per lasciargli un bacio a stampo.
«Si certo come no! Adesso andiamo... di certo le decorazioni non si comprano da sole...» Disse iniziando a saltare per tutta la casa facendo alzare la felpa e mostrando il sedere a Yoongi che rimase incantato.
«Adesso che ci penso, tu non sei tipo da organizzare feste! Dimmi chi c'è dietro tutto questo?» Chiese smettendo di saltellare facendo uscire dalla bocca del maggiore un verso di disapprovazione.«Mmm... È stata un'idea di Namjoon, credo che si sia preso una bella sbandata per Jin, quindi ha proposto questa cagata.» Sputò facendo sorridere il più piccolo.
«Aw... è una cosa così carina e tu lo aiuti sembrando cupido.» Disse per poi scoppiare a ridere, infastidendo Yoongi che si ricordò della punizione del più piccolo.
«Perfetto. Ride bene chi ride ultimo, adesso andiamo e torniamo subito a casa.» Ghignò maliziosamente lo hyung facendo sobbalzare e rabbrividire il più piccolo che aveva già capito dove volesse andare a parare.
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Boy With Luv - Yoonkook/Kookga
Fanfiction[COMPLETATA] Da bambino, all'età di 5 anni circa, non avevo amici perché ero troppo timido e non riuscivo a socializzare. Venivo perseguitato dai bulli, ma tutto cambiò quando una persona si immischiò per difendermi. Diventammo amici e questo rese i...