"Parla,sfogati,voglio aiutarti"

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Pov's Niccolò
"Grazie infinite veramente"
"Non c'è bisogno che mi ringrazi comunque vai dritto e gira a destra li si trova la camera"
"Ok i tuoi lo sanno che resterò qui per un po'?" chiedo a Julian.
Non sono tornato a Roma perché non ce la facevo a lasciarla sola anche se però dovrebbe veramente ragionare un attimo per capire chi è perché è troppo insicura, ha troppe mancanze e la maschera che utilizza prima o poi cadrà dato che non è quella che da a vedere.
A forza di mentire sul suo conto rimarrà senza nessuno.
Io questo le voglio far capire cioè che deve essere se stessa,vdeve essere quella che è con me non deve inventarsi una ragazza senza cuore che non fa trasparire nessuna emozione dai suoi occhi se vi scambiate uno sguardo e devi capire tu quello che ti dice.
Non tutti hanno questa potenzialità, non tutti si accorgono quando una persona sta male.
Deve imparare a farsi aiutare perché da sola può darsi pure che risolve qualcosa ma con l'aiuto di qualcuno è meglio no? È più semplice.
Quindi per un po' starò qui da Julian mi ha detto che i suoi sono peggio dei genitori di Rose non ci sono mai a casa se non una volta massimo due al mese infatti qui è pieno di donne di pulizie che si occupano di tenere in ordine la casa.
"Bellissima camera" dico raggiungendolo una volta posato la mia roba.
È veramente carina e grande se non fosse per il colore nero scuro, è un po' cupo.
"Anche la vernice ti piace?" mi domanda con sguardo come per dire "lo so che è brutto quel nero"
"Era di Rose"
"In che senso?"
"Il padre di Rose vero è in carcere perché picchiava la madre, quello che hai visto è il compagno di Maria"
"Scherzi?" non riesco a credere a quello che le mie orecchie stanno sentendo.
"Ci conosciamo da quando siamo piccoli lo sai no? Bhe anche i nostri genitori di conseguenza si conoscono da tanto e quindi quando Maria disperata chiedeva ai miei di far dormire qui Rose e Logan che aveva appena compiuto due anni al tempo dicevano di si certamente"
"Perché non dormivano a casa loro?"
"Perché quell'uomo la sera verso le otto tornava a casa e picchiava a sangue freddo sua moglie e quest'ultima per non far vedere la scena ai figli e per non fargli sentire le urla li portava qui"
"Fino a quando è durata questa storia?"
"Fino a che Rose a dodici anni non chiamò la polizia di nascosto.
Ormai l'orario in cui quello che è il padre vero tornava a casa lo sapeva quindi un giorno chiamò e disse che si dovevano presentare li a quell'ora, loro lo fecero e lo colsero con le mani nel sacco"
"Come mai non è stato denunciato?" lo so che sto chiedendo troppo e sono anche troppo invadente però voglio sapere
"Perché la mamma di Rose non voleva che la sua famiglia si dividesse, non voleva far soffrire i suoi figli per il fatto della seperazione senza accorgersi però che loro erano distrutti vedendo sua madre in quelle condizioni: lividi, graffi, spasmi e pianti continui e poi anche depressione"
"Cioè?"
"Quando quel mostro venne sbattuto in carcere Maria cadde in depressione perché si considerava una mamma penosa e indovina chi a soli dodici anni si prese cura di sua madre vedendo che prendesse tutti i farmaci e chi cresceva Logan?
Poi divenne così, divenne quella che è ora.
Fece pittare questa camera di nero e pagò anche lei forse con i soldi del conto corrente che i suoi le hanno aperto già da piccola per far ritrovare sia a lei che a quella peste del fratello qualche soldo e veniva a dormire quando era stanca della tensione che c'era a casa. Si portava il fratellino e dormivano uno a un lato e uno a un altro e questo perché la madre forse stava avendo un attacco di panico e aveva iniziato a urlare e cosa faceva la mia migliore amica? Mi chiamava mi faceva venire a prendere Logan e lei pensava a calmare la madre, a metterla a letto e poi veniva a dormire da me.
La mattina seguente si svegliava presto e andava di nuovo a casa per vedere come stava la madre.
Ne ha passate tante se non troppe Niccolò"
"Lo so e lo sapevo anche prima ma non mi aspettavo mai una cosa del genere"
"Non stare qui per troppo tempo non è che io voglio cacciarti però non lasciarla sola anche tu"
"Ma io sto qui solo perché lei deve capire se vuole stare seriamente con me, quando matura fidati che riandrò"
"Lo spero ma non cambierà ci ho provato anche io a fare così sai anche io sono sparito per vedere la sua reazione dato che mi trattava con indifferenza e lo sai cosa è successo?
Non mi ha parlato per ben tre mesi e se lo faceva mi insultava.
Non perdona, ci mette tanto per andarsene ma quando se ne va se ne va per sempre.
Sicuramente su questa cosa che ho fatto ha messo una pietra sopra perché altrimenti non aveva più nessuno.
"Quindi cosa dovrei fare secondo te?"
"Continua a scriverle fargli vedere che ci sei almeno come amico"
"Ok"
"Poi vedrai che sarà lei stessa a tornare da te.
So che è davvero difficile capirla e starle dietro e controllare che non faccia cazzate però questa è non puoi cambiarla...in meglio forse ma è una lotta quasi impossibile.
Ci ho provato e non ci sono mai riuscito anche quando l'ho lasciata sola la mia intenzione era quella di fargli capire che se continua a comportarsi da insensibile allontana tutti ma non ha capito a quanto pare"
"Ha bisogno di aiuto"
"Il tuo quindi rivai in quella fottuta casa non fare lo sbaglio mio"
"Mi caccerà"
"Non fa niente tu vai non lasciarla sola con la sua mente per lei è come una trappola, i suoi pensieri la uccidono"
"Non fa altro che allontanarmi"
"Tu riprendila non permetterle di scappare perché è questo quello che fa, salta nel suo vuoto interiore così che non è sola a combattere con se stessa per arrivare a non odiarsi più.
È partito tutto da qua, si sente veramente uno schifo, lo sai quante volte ha avuto degli attacchi di panico davanti ai miei occhi e ha cominciato a piangere e a urlare e io che la guardavo così preoccupato.
Gli psicologi non sono serviti mai a un cazzo non sono riusciti mai a farla accettare per quella che è"
"Ho sbagliato"
"Si"
"L'ho abbandonata come hanno fatto gli altri. Devo scappare"
"Corri, muoviti"
-
-
Grazie Julian.
Grazie perché mi hai fatto ragionare.
Cosa stavo facendo?
Veramente la stavo lasciando sola?
Questo perché non voglio aspettare perché la voglio mia subito ma devo darle il suo tempo.
Busso e l'immagine che ho davanti mi da un senso di nausea tremendo.
Ethan con solo i boxer e con una biondina in intimo mi aprono la porta e mi fanno segno di accomodarmi.
"È in camera sua stranamente non è andata a drogarsi"
"Cretino" gli rispondo prima di spalancare la sua porta.
Vorrei poter parlare però dorme beata con una mano sulla faccia.
Le sposto la mano e successivamente i capelli che sono attaccati alla faccia e questo perché ha pianto lo deduco dal colore roseo della sua faccia.
La mano va appoggiarsi sul cuscino e si apre e quello che vedo mi sconvolge: la lametta.
La prendo e la butto violentemente per terra.
Sono stufo.
Perché deve farsi male?
Tutto il trucco sulla sua faccia è colato e questo in un primo momento non mi permette di vedere il taglio che ha davanti agli occhi.
Voleva per caso cecarsi?
Ma cosa le prende?
Decido di non svegliarla forse per un po' non pensare ai suoi problemi le farebbe bene.
Vivi e non pensare ancora ai tuoi problemi, regalami un sorriso amore vivi.
Magari mi regalasse un sorriso ma di quelli veri.
Perché sei così triste?
Perché sei morta dentro?
Cosa non so ancora di te?
Da quando e perché hai iniziato a distruggere te stessa?
Parla, sfogati, voglio aiutarti.

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Ciao raga! So che non aggiorno da tanto e mi scuso per questo però come sapete è iniziata la scuola e con i compiti non riesco sempre a aggiornare.
Comunque sicuramente dopo questo capitolo uscirà quello dei personaggi.
Ancora non l'ho pubblicato perché non ho trovato delle persone che assomigliano almeno un po' a quelle frutto della mia immaginazione.
Vi sareste mai immaginati che Rose avesse un passato così!
Prima Ethan che il padre biologico di Rose ebbe prima di sposarsi con la madre e poi pure un padre violento.

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