"È ora di tornare a casa"

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Pov's Niccolò
L'aria fredda del mattino mi fa mettere piedi nella realtà facendomi uscire dal mondo dei sogni.
Tiro le coperte su fino alla testa, ho freddo e anche troppo.
"Niccolò non lo so ma ti devo buttare dal letto?"
"Cosa vuoi?" gli chiedo scocciato
"Che ti alzi e subito perché io non voglio perdere l'aereo di ritorno a casa per te ok?"
Apro gli occhi che fino a due minuti fa erano rimasti a osservare il nero e mi alzo, è ora di tornare a casa.
Il tempo passato qui in sua compagnia è stato più che bello soprattutto l'esperienza a Disneyland, è stato l'unico giorno in cui la sera non siamo usciti perché troppo stanchi.
Non metto in dubbio che è stato un giorno molto bello ma a forza di camminare tutto il giorno siamo arrivati a casa talmente stanchi che non riuscivamo più ad alzarci dal letto, non esagero credetemi.
Mi ci voleva questa vacanza solo con lei, l'ho conosciuta meglio e in nemmeno una settimana si è aperta e ogni volta che ha avuto un problema mi ha detto tutto, ogni particolare.
La vedo cambiata, la psicologa la sta aiutando molto a capire se stessa.
Ha ancora molto lavoro da fare, molte sedute ma non molla, arrendersi non fa per lei.
Sono sicuro che riuscirà a sconfiggere i suoi demoni infondo come le ho sempre ripetuto la vita cambia e dona felicità a tutti.
Per una miriade di anni ha solo sofferto ma ora sta iniziando come una nuova vita ha capito com'è bello vivere quando ci si ama.
Alcune volte è rimasta a fissare il vuoto ma non come faceva prima, con occhi pieni di rancore e tristezza, oggi finalmente guarda quel vuoto sorridendo e quando le chiedo perché ridi mi risponde dicendo "Non so semplicemente mi va"
Ha quella innocenza nel viso, quella ingenuità ma non quella da stupidi ma quella che hanno i bambini quando piccoli.
Sta oscurando la sua parte peggiore, sta mettendo una pietra sopra e si sta perdonando.
Ancora non ci credo a quest'ultima cosa, me la ricordo all'inizio quando amava infliggersi dolore, quando non riusciva per niente a perdonarsi, si considerava uno sbaglio, era formata completamente da insicurezze.
Fuggiva dai problemi non capendo che prima o poi essi tornavano e che doveva per forza affrontarli.
Mi alzo con una felicità provata raramente vado e la abbraccio ma prima che mi permettesse di dirle quelle due parole, ti amo, mi blocca, praticamente ordinandomi di muovermi perché altrimenti non torniamo a casa.
Si, oggi ripartiamo è stata una vacanza corta ma bella.
Parigi ha un suo perché, è interessante ed è dotata di una bellezza unica.
L'atmosfera che c'è, i luoghi, gli edifici, anche il semplice volare degli uccelli la rende una cittadina da far paura però il cibo è penoso.
Non vedo l'ora di tornare a Roma per mangiarmi la mia carbonara, qui è tutto bello anche troppo per questo qualcosa doveva essere negativo infatti lo è il cibo, l'ho totalmente bocciato.
Ci sono anche dei locali che cercano di fare almeno una sufficiente interpretazione del cibo italiano però non riescono a compiere il loro obiettivo.
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"Allora ci vediamo direttamente a giugno?" chiedo una volta fuori all'areoporto.
Siamo appena atterrati e ognuno sta per prendere la propria strada.
Io sono arrivato a Roma ma lei invece deve prendere un altro aereo per tornare a Los Angeles.
"Per forza, mi raccomando stai tranquillo che andrai benissimo al tour"
Sa quanto io sia preoccupato per questo, sono tutti stadi e ho un ansia assurda addosso.
Ho paura di sbagliare qualcosa e se canto male? Chi lo sa.
Se deludo i miei bimbi sperduti? Questo non posso assolutamente farlo quindi darò il meglio di me su ogni palco e spero che andrà tutto nel verso giusto, spero che gli arrivi l'emozione che provo ogni volta che canto o suono, sono così tanti e tutti sanno le miei canzoni o meglio le sentono proprie.
"Come fai ad esserne così sicura?"
"Perchè il mio sesto senso, che tu sai che non sbaglia mai, dice che sarai pazzesco" una volta finita la frase mi bacia andando verso il suo volo ma io la prendo per i fianchi e la tengo vicino a me
"Ci vediamo e chiama per qualsiasi cosa ipocondriaco del mio cuore"
"Va bene ma non chiamarmi così so che lo fai per prendermi in giro ma la salute è importante" ribatto prima di lasciarla andare, sta volta per davvero
"Lo so che la salute è importante ma tu sei troppo protettivo nei suoi confronti"
"Meglio prevenire sai"
"Come dici tu" è l'ultima frase che sento prima di perderla tra quell'ammasso di gente che riempie questo posto.

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Ciao raga! So che il capitolo è molto corto ma non avevo idee, è da tre giorni che cerco di scrivere questo capitolo😂
Comunque mi dispiace dirvi che questo forse è il penultimo capitolo, siamo giunti al termine purtroppo

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