"Ci sono tanti esseri e pochi umani"

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Pov's Rose
È notte, sono le dieci e ventidue minuti, dicono che a quest'ora se esprimi un desiderio si avvera che gran cavolata.
Stranamente sono ancora sveglia, di solito a quest'ora mi sono già fatta mezz'ora di sonno, non amo dormire infatti sono mattiniera, alle otto già sono in piedi, ma la notte preferisco addormentarmi subito almeno non mi metto a pensare.
Stasera però sembra che la passerò insonne, Niccolò è andato ad una festa di uno dei pochi suoi amici che non conosco.
Sono a casa da sola a guardare fuori il mondo dalla finestra che la mattina facendo intravedere la luce mi sveglia puntualmente sempre alla solita ora, le otto.
Ma la sveglia per sicurezza la metto, se non dovessi svegliarmi salterei il giorno di lavoro.
Certo che mi fa davvero strano pensare che lavori, l'anno scorso ero ancora a scuola.
So che non ho fatto bene a lasciarla ma volevo a tutti i costi andare ad abitare con quello che è il mio conquilino e poi volevo diventare indipendente, sogno di avere una mia casa da quando ho sedici anni.
Ho sempre amato abitare dentro una casa tutta mia, organizzarmi sul da farsi, pulirla e tutto il resto appresso.
Stasera però mi è scesa una certa nostalgia sul tempo passato e non avrei mai pensato di dirlo ma sulla mia adolescenza perché ora si può dire che sono diventata una donna, con qualche problema ma donna.
La mia vita passata non mi manca, per niente, è stato sempre così tutto grigio ma come diceva la mia bravissima professoressa di italiano, storia e geografia "È dai momenti tristi che si cresce, quando si è felici invece si pensa che dato che stai bene tu stanno bene anche gli altri"
Con questo non voleva dire che quando si sta bene te ne altamente freghi dello stato d'animo di un tuo amico ma che semplicemente pensi di più a te stessa mentre quando stai attraversando un periodo difficile sei più vicina a coloro che stanno magari nella tua stessa situazione forse perché non vuoi che si sentano come ti senti tu.
Devo dire che questi periodi particolari che sembravano infiniti mi hanno fatto crescere mentalmente.
Ho capito che la vita non ha preferenze, cosa che pensavo assolutamente prima e che quindi la felicità va a tutti e allo stesso modo.
Magari qualcosa che tu non hai ma che vorresti avere qualcuno la possiede ma a differenza tua non ha un'altra cosa, scusate il giro di parole l'ho utilizzato per far capire ciò che intendo.
È che sono del parere che la vita ti rida sempre quello che tu hai dato.
Ci vorrà tempo e anche troppo ma se passerai la maggior parte del tempo stando male prima o poi incontrerai la felicità che tanto desideravi.
Se butto un occhio a quando avevo all'incirca quindici anni mi riderei addosso dopo aver affermato ciò, mai e poi mai infatti avrei pensato di toccare il cielo con un dito.
I momenti peggiori li ho passati tra i quattordici e i sedici anni.
Forse perché stavo crescendo e iniziavo quindi a sviluppare la mia intelligenza, con questo non voglio dire che prima non ne avessi ma si sa più si diventa grandi e più argomenti si apprendono.
Oppure forse ho sempre avuto una marcia in più.
Non sono mai stata una ragazza vanitosa e non voglio assolutamente vantarmi però tutto ciò che riguarda il mondo mi ha sempre toccato profondamente.
Volete un esempio?
Eccovi accontentati.
Non mi sono mai sentita a mio agio con questa generazione, ripeto mai.
Mi è sempre sembrato di essere un'estranea rispetto a loro, come se fosse stato un errore quello di farmi nascere durante quel periodo.
Sempre fuoriluogo, sempre la ruota di scorta e mai i loro divertimenti sono stati i miei.
Non fumavo e nemmeno bevevo, ero anche troppo forte ma poi c'è stato un come si dice "colpo di grazia."
Non ho mai sopportato di convivere con ragazzi della mia stessa età dei quali non condividevo e mai condividerò assolutamente niente:
né gli atteggiamenti, ne i gesti e né il modo di parlare.
Li rende così tanto fighi fumare, drogarsi e ubriacarsi e non sia mai che dentro una frase non inseriscano una parolaccia o una bestemmia.
Si, sono volgare anche io ma lo sono diventata perché grazie a quel famoso colpo di grazie tutta la forza che allora avevo svanì e mi ritrovai di nuovo a naufragare per l'Oceano ma sta volta senza saper come salvarmi.
Da lì iniziai a fare tutto ciò che odiavo e diventai come a loro, scusatemi se li chiamo con questo appellativo ma io mi considero ogni giorno diversa, non mi sento appartenete alla mia generazione, semplice.
Me ne sono accorta con il tempo e dal mio modo di pensare.
Ho capito che quelli che per loro sono comportamenti che servono a farsi accettare in alcuni casi e in altri a renderli "popolari" per me sono delle grandissime buffonate, io ho altri obbiettivi che purtroppo con il tempo si sono persi ma che ho intenzione di ritrovare.
Avevo degli hobby, per me non era importantissimo uscire ogni giorno o minimo ogni sabato se stavo a casa due sabati di fila non vedevo quale fosse il problema.
Non lo vedo nemmeno ora a dire la verità infatti ero stata invitata anche io a quella festa ma ho chiesto a Niccolò di inventarsi una scusa perché oggi per me non c'è aria e non ho voglia di mettere piede fuori casa.
C'è stato un periodo, non troppo breve sfortunatamente, in cui io pensassi che per essere vista con occhi diversi dovessi semplicemente uscire di più ma poi ho capito che questa cosa non sta né in cielo né in terra.
Vi capisco se pensate che alla fine sono cambiata e sono diventata uguale a essi però vi posso assicurare che non era assolutamente mia intenzione.
Non sto dando la colpa a quello che è successo ma sto semplicemente dicendo che mi ha dato la botta finale.
Già stavo giù di mio, poi quando mi hanno lasciato sola sia la mia migliore amica che gli amici con i quali uscivo e che consideravo appunto amici non ho saputo come riprendermi.
Ed è sbagliato, perché c'è sempre una soluzione a tutto ma io in quel caso non l'ho proprio trovata o meglio non l'ho trovata all'inizio.
Si sa chi cerca trova, io ho cercato e alla fine ho trovato, così mi sono fatta nuove amicizie ed ecco che mi sono aggiunta al gruppo di Julian, si non sono state delle amicizie modello ed anche qui ho commesso un errore.
Lo so che ne ho commessi tanti ma è da quelli che si impara, no?
Nessuno è perfetto ma ci sono tanti esseri e pochi umani.
Rileggete questa frase e attentamente nel caso fosse andati di fretta.
Sono primamente d'accordo con quello che è il significato perché è veramente così.
Non voglio essere pessimista però è così, purtroppo nel mondo ci sono persone false e persone vere e quelle che prevalgono sono le prime.
Certamente quando trovi delle persone vere è stupendo però non è che giri l'angolo e te le ritrovi davanti, ci vuole un po' ma l'attesa viene ripagata quando finalmente le scovi.
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Mi giro dal lato destro e chiudendo gli occhi cerco di dormire.
Ogni volta è la stessa storia, mi devo sempre girare per mezz'ora dentro questo dannato letto prima di addormentarmi profondamente.
Il bello però è che sul divano una volta allungata e magari anche con la coperta addosso due secondi e sono immersa nel mondo dei sogni, non so perché nel letto, che è più comodo ovviamente, devo girarmi a destra e a manca.
Sbuffo e anche rumorosamente quando sento la suoneria che è segno di un messaggio, odio quando qualcuno mi scrive quando sto con le luci spente, al caldo sotto le coperte cercando di chiudere occhio.
La curiosità non mi permette di aspettare domattina per vedere chi è che mi ha cercato quindi prendo, accendo e vedo che è il mio fidanzato. Mi ha mandato una foto, questa:

E sotto ha scritto "L'hai offeso,era curioso de conosce la pischella che m'ha rubato er core😂»Ringrazio Dio che non abbia usato cuori, all'inizio li mandava sempre e anche quelli rossi ma io non li proprio sopporto e quindi mi innervosivo

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E sotto ha scritto "L'hai offeso,era curioso de conosce la pischella che m'ha rubato er core😂»
Ringrazio Dio che non abbia usato cuori, all'inizio li mandava sempre e anche quelli rossi ma io non li proprio sopporto e quindi mi innervosivo.
Gli rispondo dicendo che ci sarà sicuramente un'altra occasione.
Rileggo il messaggio e rido, mi fa ridere quando mischia il romano con l'italiano e poi la sua faccia di certo non può non essere comica, guardate che capelli da spaventapasseri, anche se in realtà secondo me è più bello così.
Guardo l'ora sono già le dieci e trentatré minuti, passa troppo velocemente il tempo.
Spengo il cellulare e cerco di fare quello che dalle dieci a questa parte mi sembra impossibile anche se finché non ritorna il signorino non dormo, ho bisogno di abbracciarlo per riuscire a prender sonno.

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