"Buonanotte mondo"

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Pov's Rose
Mi alzo piano dal letto, vado in bagno a lavarmi e subito dopo mi vesto e mi trucco.
Una volta che ho messo piede fuori l'aria gelida della mattina mi fa venire i brividi.
Sono appena le 7:00 e Francisco prima mi ha chiamato dicendomi di andare al nostro solito posto nonché luogo dove svolgiamo lotte e corse clandestine.
È conosciuto in questo quartiere di Los Angeles e molte persone vanno a scomettere su chi poi vince o le gare o le lotte.
Andrew è il nostro capo e ieri non era potuto andare a vedere, neanche io se è per questo, la sfida che abbiamo perso tra Lukas e un nostro nemico dal nome Jerry Aiden.
Stamattina ricevo una chiamata da Francisco che mi dice di sbrigarmi e raggiungerli, sicuramente il biondo l'avranno conciato per le feste.
Infatti una volta arrivata vedo Lukas seduto su una sedia con un occhio completamente nero e la mano fasciata.
"Che urli?" parlo riferendomi a il mio ex che chissà da quanto tempo gli sta urlando contro facendogli una testa tanto.
"Non lo vedi? Il signorino non riesce memmeno a alzarsi da quella fottuta sedia"
"Sta male"
"Perché è andato lui se dovevi entrare tu?" domanda "Francisco mi rispondi"
"L'ho convinta io a lasciarmi andare, volevo farla pagare a quel pezzo di merda"
"Infatti hai perso e con te anche i soldi se ne sono andati a fanculo"
"Evita di fare l'incazzato perché tu non comandi niente, qui ce la dobbiamo sempre vedere noi, tu dai le indicazioni e il lavoro sporco lo fai fare a noi quindi il primo che ha sbagliato sei tu" mi impiccio io
"Stasera entri tu"
"Cosa?! Non ci sono stasera"
"Elimina l'impegno che hai e gareggia su quella moto e sconfiggi quel pezzente" si riferisce alla sorella di Jerry cioè Luisa
"Te lo scordi"
"Forse non hai capito, siamo pieni di debeti con le persone che ci forniscono la droga, abbiamo una settimana di tempo per dargli ben cinquemila euro ma qua perdiamo sempre, quindi stasera vai tu che sei la migliore sulle moto e vinci" e se ne va senza salutare nemmeno
"Cazzo" sbraita il biondo sputando sangue dalla bocca
"Andatevene tutti ci penso io a lui" dico e così fanno
"Come hai fatto a farti conciare così?" domando andando a cercare qualcosa per disinfettarlo
"Hanno già fatto"
"Cosa?"
"Mi hanno già disinfettato"
"Perché sputi sangue? "
"Ma cosa ne so io, passami l'acqua per favore"
Faccio come ha chiesto.
"Perché sei entrata in questa merda?"
"Non lo so"
"Ti sei solo complicata la vita lo sai?"
"Si, dai appoggiati a me"
"Ok" risponde mettendo un braccio dietro il mio collo e io gli metto una mano sul fianco iniziando a camminare
"C'è bisogno che andiamo all'ospedale?"
"No, Rose"
"Entra dietro che avanti c'è Julian"
Sono venuta con lui.
Lo accompagnamo a casa e i genitori non smettono nemmeno una volta di ringraziarci per averlo riportato ma secondo loro l'avremmo lasciato solo?
Ritorno a casa e la faccia di Niccolò mi fa ridere a crepapelle.
"Cosa ridi?" mi domanda serio
"Prima che inizi a chiedere dove sono stata e con chi te lo dico io.
Francisco mi ha chiamato alle 6:00 mortacci' sua poteva chiamarmi all'alba no?  Comunque mi ha detto di venire a un posto per una cosa"
"Perché sei così vaga?"
"Perché non voglio dirti niente anzi ti ho già detto troppo" e mi reco in cucina.
Sono le dieci e non ho fatto nemmeno colazione per andare lì "Perché sei già sveglio?" chiedo una volta messo il latte nel bolillatte e accesso il gas per scaldarlo
"Ma che ne so...non avevo sonno" sbraita
"Siediti" e gli indico una sedia dopo essermi fatta una cialda del caffè e averla messa nel latte "Prendo i biscotti e ti spiego tutto"
Una volta fatto ciò mi siedo di fianco a lui e mentre faccio colazione gli spiego il tutto
"Perché non esci da quel gruppetto?"
"Non lo so perché, anche se può sembrare strano li mi sfogo tramite le corse e poi ho solo loro di amici non posso andarmene"
"Promettimi che starai attenta"
"Tranquillo" dico alzandomi e andando a mettere la tazza nella lavastoviglie
"Stasera usciamo?"
"In realtà Nic stasera ho un impegno"
"Vengo anche io"
"Scusami?"
"Vengo con te da quei sbruffoni e non mi interessa se mi dici di no vengo lo stesso"
"Come preferisci"
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"Come sto?" mi domanda Nic uscendo dal bagno vestito in camicia, ci manca solo la cravatta praticamente
"Vorresti venire seriamente così?"
"Cosa c'è che non va?"
"Sembra che stai andando a sposarti e non a una gara clandestina, metti quello che ti ho messo sul letto" e indico i panni che gli ho preparato prima sapendo che avrei dovuto scegliergli io l'outfit
"Ora stai bene" affermo una volta che esce con la felpa rossa, i pantaloni strappati neri e le vans
"Anche tu"
"Non prendermi in giro, odio mettermi queste tute" mi riferisco a ciò che bisogna indossare quando si è sulle moto
"Sei bella invece"
"Se lo dici tu"
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Arriviamo nel locale che ovviamente puzza in una maniera assurda.
Gente ubriaca che già alle nove urla,
gente che si struscia con altra,
gente che corre in bagno a rigurgitare,
gente che fa le sfide a chi beve di più,
gente che si fuma e si droga e tutto ciò già adesso, insomma la serata è appena iniziata ed è subito degenerata.
Vado portando con me occhi nocciala nella stanzetta riservata al nostro gruppo che non ha un nome per il semplice fatto che qui tutti hanno un nome inventato, nessuno viene presentato con il suo vero nome e poi quando qualcuno deve gareggiare o lottare dicono sempre  "Ora vedremo The Queen ragazza del gruppo comandato da The Flash" quest'ultimo nome viene utilizzato per Andrew il capo e quindi il nome del capo viene utilizzato come riferimento per capire di che gruppo si parla.
"Eccomi e non sono da sola" mi riferisco ovviamente al mio boy
"Cosa ci fa lui qui? " minacciosamente lo indica Andrew
"Non posso vederla gareggiare?"
"No"
"Me lo vieti tu? " e soppia in una fragorosa risata
"Cosa ci trovi di così divertente?"
"Basta ragazzi" li stoppo io prima che si alzino le mani
"Salve gente..."
"Usciamo fuori sta iniziando dai" fa Stella
"Oggi abbiamo una gara fenomenale, the Queen di the Flash contro Luisa di Jerri.
Chi vincerà?
L'odio o l'amore?
Due ragazze opposte, la prima è la nostra dark, acida e la seconda è la nostra angioletta dolce ma forse non è proprio angelo.
Allora forza invitiamole sul palco con un bel applauso" saliamo "Eccole, come state ragazze?vSiete pronte?
Dai andiamo fuori alla pista,
sapete già come funziona ma lo ripetiamo per i nuovi spettatori.
Chi in cinque minuti fa più giri attorno il nostro edificio, sono all'incira tre kilometri, vince.
Se non avete fatto ancora la vostra scommessa ecco li i banconi, ce ne sono bene due, avete altri cinque minuti e poi verrano chiusi, quindi muovetevi" conclude l'uomo sulla cinquatina, calvo, dalla lunga barba e dagli occhi neri come la notte
"Fai vedere chi sei" mi dice Luna una volta salita sulla bellissima Yamaha nera che uso esclusivamente per  le gare.
La ducati era diciamo "per tutti i giorni" ma ora non ce l'ho più purtroppo.
Una ragazza dai lunghi capelli neri passa in mezzo a me e alla mia avversaria con una bandierina in mano che sventola facendo iniziare la gara.
Sfreccio a tutta velocità con l'intento di superarla ma la prima curva non me lo permette ma appena superata accellero ancora di più e ci riesco.
Dopo due minuti vedo la riga rossa segno che il giro è finito...continuo così fin quando il tempo termina e i due bei ragazzi che segnano i punti decretano la mia vittoria aggiudicata per il mio punto in più.
Sento battere le mani ma nello stesso tempo sento la gente che non aveva scommesso su di me imprecare.
Cosa ci volete fare se io ho fatto otto giri e lei sette?
Insomma ci ha provato anche a superarmi andando più veloce ma io gli tagliavo la strada e poi la confondevo dato che andavo a zig zag non permettendogli il sorpasso.
Mi tolgo il casco e felice scendo ma le sirene della polizia mi fanno fermare sul colpo.
"Non ci voleva, tutti sul furgone" urla il mio ex e noi lo seguiamo nel parcheggio che si trova dietro dove si trova la nostra stanza ma appena metto un piede sopra mi spinge fuori dicendomi "Dato che hai portato lui ora ti arrangi" e chiude lo sportello partendo.
"Non ci credo"
"Stai tranquilla, un'altra uscita non c'è?"
"Questa è l'unica, qui ogni persona parcheggia le proprie vetture e se ne va dalla via qui a sinistra che da verso il bosco e poi porta in città, ci prenderanno"
"Vieni con me" mi fa sicuro Nic prendendomi la mano
"Dove?"
"Seguimi, ho visto un cassonetto"
"No, non c'entro la dentro"
"Preferisci andare in centrale?"
"Uh che palle" mi lamento
"Eccolo"
"Non urlare" lo rimprovero e lui scioglie il contatto che si era creato tramite le nostre mani entrando li
"Mi rifiuto"
"Dai, devo chiudere l'anta altrimenti se ne accorgono e poi stanno venendo in questa direzione sento le voci e i cani che abbagliano"
"Ma che schifo immaginati poi quanto puzzerò"
"Preferisci passare tutta la notta in centrale sperando che ti lascino libera o venire qui dentro e salvarti il culo?" perde la pazienza
"Non posso credere a quello che sto per fare" dico schifata andando al suo fianco
"Vai sotto"
"Cosa?"
Si sparge di rifiuti da tutte le parti "Ma che fai?"
"Ci sono i cani potrebbero riconoscere il nostro odore"
" Questo non lo faccio, non mi cospargo di rifiuti"
"Allora lo faccio io"
"Basta va bene così, ora chiudi l'anta"
Annui e fece ciò che gli chiesi.
Sentimmo il passo di quei uomini in divisa e i cani abbaiare sempre più vicini.
Quando fummo sicuri che l'abbaiare era per un altro posto e quindi era lonta ci rassicurammo e uscimmo di lì lentamente.
"Che schifo" continuavo a frignare lungo la strada nel bosco.
Una volta usciti di li abbiamo visto i poliziotti che prendevano due ragazzi al muro che non abbiamo potuto vedere perché erano all'altro vicolo infatti abbiamo riconosciuto i poliziotti solo perché urlavano e dicevano "Ora venite con noi"
Nel frattempo siamo scappati ovviamente stando attenti che nessuno ci beccasse.
"Li dovrei abbottare di mazzate"
"Sono solo degli ipocriti lasciali stare" risponde prima di precipetarsi verso di me che per colpa di una radice di un albero troppo lunga sono caduta di faccia proprio nel fango.
"Che giornata di merda"
"Dai tranquilla"
"Ma guardami ora puzzo ancora più di prima"
"Perché io profumo?"
"Rispetto a me la tua è una essenza alla vaniglia" e scoppia a ridere
"Fatti due risate ogni tanto, vieni qua" dice prendendomi le mani e spingendomi verso di lui togliendo con i pollici il fango in eccesso sulla bocca, sugli occhi e sul naso
"Ora stai meglio"
"Do il voltastomaco lo stesso però"
"Allora tu forse non hai capito che ti bacerei anche qui, anche sporca così, non me ne fott n'u cazz delle condizioni che hai" quando esce il romano mi fa impazzire.
"Sai c'è differenza tra il dire una cosa e farla"
Appena finisco la frase mi ritrovo le sue labbra sulle mie e il bacio che  pensavo me lo desse a stampo, perché fa schifo baciare una ragazza sporca e puzzolente cosi, è appassionato pieno di passione e amore da entrambe le persone.
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"No, no, no" inizio a sbraitate mettendomi le mani sulla faccia sporcandomi anche quest'ultime.
Nic ha tolto un po' di fango ma ovviamente ancora ce n'è rimasto un po'
"Cosa ce?"
"La borsa e le chiavi"
Siamo appena arrivati, sono le tre meno dieci di mattina, io domani quelli li faccio fuori.
La gara era appena finita quando arrivò la polizia quindi erano le dieci e mezza poi tutto il caos che c'era, noi la dentro e infine noi che scappiamo.
Avremmo fatto due tre pause durante il cammino insomma sono sempre quindici kilometri a piedi!
"Le hai lasciate al locale" emette dopo essersi guardato intorno alla ricerca della cose ormai perdute
"Sono nel bosco perché mi ricordo perfettamente che all'ultima fermata che abbiamo fatto me l'ero tolta"
"Aspettami qui"
"Dove vai?"
"A riprendere la borsa tanto è vicina"
"Macché devi superare di nuovo il centro e rientrare nel bosco"
"Fa niente" urla esasperato e stanco, si vede dal suo sguardo che vorrebbe stendersi e dormire
"Vengo con te"
Il bello è che non possiamo nemmeno lasciarle li perché i poliziotti sicuro andranno a controllare perché il bosco è vicino dal locale e se vedono la mia borsa trovano il mio telefono e mi rintraccieranno.

Dopo venti minuti ritorniamo davanti alla porta ma stavolta possiamo aprirla.
Una volta fatto ciò Nic sbatte la porta del bagno facendomi arrabbiare dato che ha potuto svegliare benissimo Ethan e inizia a farsi la doccia,vlo percepisco dal rumore dell'acqua.
Io vado in camera con l'intento di aspettate che esca ma mi sento tutta appiccicosa e questo fango in faccia non aiuta quindi prendo i nostri pigiami, quell'energumeno si è scordato di prendere i vestiti e l'intimo, e entro con lui il quale vedendomi in un primo momento sbianca.
"Posso entrare?"
"Ovvio"
Insomma siamo una coppia ormai no?
Non è la prima volta che mi vede e lo stesso vale per me quindi che problema c'è.
Usciamo e senza asciugare nemmeno i capelli, vabbe che il ragazzo affianco a me che si sta mettendo la maglia li ha corti, corriamo verso il letto lasciando il bagno in pessime condizioni: bagnato, con shampoo, balsamo, bagnoschiuma e pettine sparsi di qua e di là come gli accappatoi ma l'mportante per noi adesso è solo dormire, domani ci si penserà al da farsi.
Buonanotte mondo.

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Ehi raga ciao, come state?
Spero bene.
Non ci credo che questo capitolo sia lungo più di duemilaequattrocento parole!
Spero che vi sia piacito e se è così cliccate per favore sulla  🌟
Comunque ancora non abbiamo un nome per i nostri amori.
I Roni vi piace?
Fatemelo sapere nei commenti❤

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