"L'eleganza delle stelle"

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Pov's Niccolò
"Metti questa"
"Cosa, perché?"
"Senti il posto in cui andiamo è una sorpresa quindi non devi vedere e per questo metti la benda"
"Va bene" sbuffo prendendo dalle mani la benda e legandomela
"Dammi la mano" mi dice prendomi la mano e iniziando a camminare
"Abbassa la testa" mi fa poi "Attento che ci sono le scale*
"Rose si può sapere dove stiamo andando?"
"Quanto sei pesante! Siamo arrivati, togli pure la benda"
Non ci posso credere.
I miei occhi strizzano gioia dapertutto, le stelle, siamo davanti a un cielo stellato.
Sono letteralmente incantato a guardale...quei piccoli puntini gialli che emettono luce sono così carini.
"Ti piace?" mi chiede
"Certo che si, insomma è stupendo"
"Allora andiamo a sederci"
Non avevo notato quello che aveva preparato ero troppo concentrato su quella vista che mi ha lasciato senza fiato.
"Non dovevi fare questo per me" dico una volta seduto
"Tu non dovevi fare tutto quello che hai fatto per me" mi risponde passandomi le patatine
"Perché?"
"Perché cosa?"
"Perché tutto questo?"  indico "la tavola"
"Niccolò tu da quando mi hai conosciuta sei sempre rimasto qua apparte una volta ma comunque sei tornato.
Tu mi conosci ormai, basta che mi fissi con quei tuoi occhi tanto profondi per spogliarmi delle mie insicurezze...non posso nasconderti assolutamente nulla perché con uno sguardo capisci tutto come hai capito che io prenderei e da qui mi butterei, ho anche fatto rima" cerca di metterla sul ridere quando lei meglio di me sa che questo fatto è molto grave perché non puoi farsi schifo talmente tanto da disinteressartene delle sua vita.
"Sai che mi serviva la felicità.
Avevo bisogno di tornare a ridere e magari avevo bisogno anche di eliminare questa parte di me così tanto acida.
Il fatto che non provi più niente ad esempio mi fa pensare.
Come posso non provare più emozioni?
Come?
Però sai di una cosa mi sono accorta, cioè che io le emozioni la rabbia, la felicità ecc...le provo solo sopra una moto e solo affianco a te.
Per il resto sai che l'indifferenza mi appartiene quindi faccio quello che faccio solo per farlo.
Mentre quando ti bacio io lo faccio perché ne ho bisogno e perché ogni volta che succede sento di nuovo le farfalle nello stomaco quelle che si provano quando si è innamorati e perché sto rivedendo la bellezza di non essere apatici"
Si ferma, fissa un punto nel vuoto prende un respiro profondo, posiziona il suo sguardo di nuovo su di me e continua a parlare.
"Ti devo ringraziare perché mi stai aiutando a capire che devo smetterla di sottovalutarmi.
So benissimo che passerò altri dieci,vcento e anche mille giorni a provare disprezzo per me ,lo so, però con te al mio fianco io sento che questo periodaccio passerà una volta per tutte ma non ti merito..."
"Perché io sì?" blocco il suo discorso
"Ma cosa ci fai con una come ce ne sono tante migliori" la sua voce è cruda prima era dolce ma ora è diventata così tagliente.
Quando parla di lei è come se stesse parlando di un nemico, il peggiore.
"Per me non ce n'è nessuna meglio di te lo vuoi capire o no?
Si, sei molto complicata questo lo ammetto.
Ti fai mille paranoie inutili, non ti sopporti, sei scorbutica a caso ma a me tutto questo non interessa perché tu non è che sei così arrabbiata e delusa dal mondo perché ti va.
Tu lo sei perché sei stanca, hai tante cose dentro e io vorrei starti a canto il più possibile.
Però devi dirmi una cosa, io e te cosa siamo?Ti giuro che non l'ho capisco perché ci sono periodi in cui non ci guardiamo nemmeno in faccia e altri in cui non possiamo fare a meno l'uno dell'altro"
"Mi fa strano pronunciare quella parola" emette in sussuro per non farmi sentire ma stando vicinissimo a lei ovviamente l'ho sentita
"Perché?"
"Perché non mi fido, io non lo so.
Scusami ma ancora non riesco a intraprendere una nuova relazione"
"No,non dirmi questo per favore, i problemi vanno affrontati e tu hai il problema nel fidarti dell'amore.
Dici di odiarlo ma so che non è così come so che ci tieni a me quindi per un secondo dimentica la paura che hai nel iniziare una nuova relazione e pensa al noi che potrebbe formarsi"

Proprio quando stava per rispondere suonano al campanello e in un lampo si alza dicendomi che è arrivata la pizza.
Infatti torna poi in mano con due scatole con all'interno pizze di diverso tipo::margerita, capricciosa, diavola ecc... e due birre che avrà preso sicuramente in cucina.
"Riprendiamo il discorso di prima" dico prendendo un pezzo di pizza alle patate
"Si" risponde mozzicando la sua margerita rimanendo poi sporca di sugo all'angolo della bocca
"Sei sporca"
"Dove?" chiede prendendo il fazzoletto
"Ci penso io"
Mi avvicino fino a sentire il suo respiro caldo e delicatamente le tolgo il sugo.
Nel mentre ci guardiamo negli occhi, abbiamo lo sguardo incastrato.
I suoi occhi così tristi mi spaventano, non riesco a capire cosa la faccia stare così tanto male.
Ormai si è creata tante tante affermazioni false su di se.
Pensa di essere brutta sia fuori che dentro e quando non hai autostima vedi tutto nero perché se non ti ami come pretendi di amare qualcuno o il mondo stesso?
Quando non ti vuoi bene è difficile rimanere dentro il mondo, lottare, restare in piedi.
"Ho ripreso le sudute con la psicologa"
"Veramente? Da quando?"
Ho gli occhi spalancati, non ci credo.
Sta affrontando i suoi problemi e non sta scappando o negando di averli.
"Dopodomani ho la seconda seduta"
"Sono conteno per te, vedrai che riuscirai a passare questo momento di crisi"
"Lo spero"
"I tuoi lo sanno?"
"Certo altrimenti chi mi paga ogni appuntamento?"
"Vedi che ci tengono a te, ogni mese...
"Ogni settimana perché sono peggiorata e quindi mi devo far vedere almeno una volta a settimana e non più ogni due come tempo fa"
"Vabbe comunque vedi ti mandano i soldi da New York, si preoccupano, ti amano"
"Sono gli unici?" domanda eliminando il contatto visivo con me e guardando il cielo
"No" le prendo il mento e lo giro verso di me, costringendola a guardarmi.
Istintivamente la abbraccio.
Non so perché, ho solo sentito questo sesto senso che mi diceva che aveva bisogno di un abbraccio, di affetto.
Infatti come sempre, il mio senso in più non ha sbagliato e l'ho capito perché mi stringe sempre più e piange, dentro ovviamente, per lei mostrare un suo momento no è da deboli quando in realtà non è così.
"Vorrei poter far uscire questa parte sbagliata di me ma non ci riesco ormai sono io" mi dice mentre ha la testa affondata nel mio petto
"Non è vero, quella parte di te può benissimo sparire ma questo lo puoi decidere solo tu"
"Ormai è inutile, sono incasinata"
"Cioè?"
"Ho provato le droghe ma per provare emozioni...e ora ho preso il vizio e le corse clandestine poi"
"Puoi farla finita e lo sai"
"Non posso lasciare Andrew e gli altri...
"Julian l'ha fatto"
"Ma lui ha altri amici"
"Cosa c'entra? Puoi benissimo stringere amicizia con altri ma fidati persone come quelli è meglio perderle"
"Per le droghe"
"Non puoi prendermi in giro, tu fumi troppe sigarette e le canne te le fai solo quando stai nervosa e quando stai con quegli energumeni"
"Le persone non cambiano" alza la testa e finalmente ci guardiamo, di nuovo.
"Alcune si restano quello che sono ma alcune mettono tutto se stessi per diventare persone migliori...e sono sicuro che tu ci riuscirai"
"Non penso, c'ho già provato e alla fine ti ho solo deluso"
"Riprovaci finché non ci riesci e scusami cosa ti interessa se mi deludi o meno?"
"Mi interessa"
"Ho capito ma perché?"
"Perché a me interessi tu.
Se stai bene o male, se hai qualche problema mi interessa perché tengo a te e lo sai"
"Sentirselo dire fa tanto"
"Allora non immagino che reazione avrai adesso che..." si blocca un attimo prima di continuare "Adesso che...l'hai visto il regalo che ti ho dato tempo fa quando abbiamo litigato e tu volevi partire?"
"Perché hai cambiato discorso, cosa volevi dirmi?"
"Nulla lascia stare"
"Si, l'ho visto e non vedo l'ora che sia Aprile per partire assieme a te per Parigi"
"Ho speso tutti i miei risparmi per quel regalo" ride
"Non me lo facevi se era troppo caro"
"Non potevo non fartelo"
"Perché?"
"Perché alla persona che si ama non la si può lasciare senza regalo del compleanno"
L'ha detto.
Non direttemante ma l'ha detto, mi ha fatto capire che mi ama,vmi trema la voce e non so cosa risponderle.
Appena si rende conto di ciò che mi ha detto si mette una mano sulla bocca e inizia a ridere a crepapelle.
"Lho detto, finalmente ho iniziato ad amare una persona, ho donato dopo tanto tempo il mio cuore ad una persona, ce l'ho fatta Nic"
"Hai la febbre per caso?" le tocco la fronte e vedo che la temperatura è normale quindi "No, stai bene"
"Eh si"
"Bhe comunque anche io ti amo"
-
-
Pov's Rose
Mi alzo in piedi e inizio a muovermi così a caso sul tetto.
La sua faccia è da Oscar "Rose le tegole si possono rompere"
"Ma alzati e balla con me"
"Maa cosa se non c'è la musica?" domanda e io in tutta risposta prendo il telefono e metto l'eleganza delle stelle.

Che poi se si potesse resettere il cuore parlando un'altra lingua sarei un colore
Che poi se si potesse ti porterei altrove dove questi palazzi diventano un fiore

Che poi se si potesse dipingerei il cielo
rinascerei perché non meriti quello che ero
E poi se si capisse ti parlerei a gesti perché ogni mia parola è già detta nei versi
Ti costruirei un mondo da metterti in tasca così potrai scappare se un giorno ti stanca

Non posso darti più quello che chiedi
ti dedico un sogno ma tu non lo vedi
l'amore non esiste ma è quello in cui credi e quando ti senti sola riempi la mente alza gli occhi nel cielo rinchiuditi sempre...tra l'eleganza delle stelle

Finalmente si alza mi prende la mano e non distogliendo mai lo sguardo su di me continua a cantare

Che poi se non ci fossero dovrei inventarle delle barche che volano su nuvole bianche
saresti la risorsa per ogni sorriso
sarebbe la tua vita il mio film preferito
E poi se mi credessi ti porterei in salvo
dallo smog,dagli spari di un mondo violento

Non posso darti più quello che chiedi ti dedico un sogno ma tu non lo vedi
l'amore non esiste ma è quello in cui credi e quando ti senti sola riempi la mente alza gli occhi nel cielo rinchiuditi sempre...tra l'eleganza delle stelle

Passiamo minuti interminabili in silenzio fin quando io non prendo parola.
"Come fai ad amarmi?"
"Tu come fai?"
"Cosa?"
"Anche tu hai detto che mi ami no? Come fai?"
"Non lo so, lo sento semplicemente dentro di me"
"Stessa cosa, io sento di amarti"
"Non me lo dimostri" dico scherzando avendo il bisogno di un suo bacio
"Ah no?"
"No"
"Cosa dovrei fare per dimostrartelo?"
Mi avvicino e la mano che prima era stretta alla sua va dietro il suo collo e prima che potessi baciarlo io mi anticipa lui.
Finalmente le nostre labbre sono per l'ennesima volta unite.
Chiede timidamente accesso alla mia lingua e ovviamente senza pensarci due volte glielo concedo.
Una volta staccati ci sediamo a fissare il cielo stellato, lui con le gambe che circondano me appoggiata con la testa sulla sua spalla e con le braccia davanti alla mia vita.
Questa posizione mi mette sicurezza mi fa sembrare solamente sua.
"Dieci, nove,otto, sette, sei, cinque...
"Quattro" si aggiunge e insieme "tre, due, uno»
"Auguri amore"
"Amore Rose? Oggi troppe sorprese il mio cuore non regge"
"Stai tranquillo non ti chiamerò sempre così"
"Perché?" mette il broncio
"Perché è un nomignolo troppo dolce preferisco Nic"
"Va bene"
"Vado a prendere lo champagne, aspetta qui" e mi alzo ma subito dopo mi ritrovo sopra di lui "Sei pazzo o cosa?"
"Senti voglio stare con te non mi frega il brindisi non l'ho facciamo"
"No caro, non iniziare ad attaccarti come un batterio perché dopo un po' mi snerva"
"Mi sembrava strana tutta sta dolcezza"
"Un pochino va pure bene ma giusto un po'"
"Mi accontento"
"Bravo" risponde prima di scendere e tornare due minuti dopo con due bicchieri pieni del liquido giallastro con le bollicine e con due pezzi di torta, dove sul mio ci sono le candeline.
"Stai invecchiando a Ni'"
"So solo ventiquattro anni è mamma mia"
"Esprimi il desiderio dai"
"Fatto"
"Qual è?" sono troppo curiosa
"Se te lo dico non si avvera"
"Ma dai"
"Ci tieni così tanto a saperlo?"
"Eh si"dico assumendo un espressione tenerissima che so benissimo che lo farà parlare
"Semplicemente ho chiesto che questo momento duri per sempre"

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Ciao gente, so che Nico ha ventitreanni e non ventiquattro anni, ho messo 24 perché 23 già l'ha compiuti nella realtà.
Comunque se vi è piaciuto il capitolo lasciate una 🌟
Niente ci vediamo al prossimo aggiornamento.
Ps: sapete già come è fatta Rose quindi nei prossimi capitoli non aspettatevi troppi momenti dei Roni😂

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