Un anno dopo...
Pov's Niccolò
No, di nuovo no. Sono appena uscito di casa, devo andare in studio per svolgere quello che è il mio lavoro ma la moto di Rose posizionata proprio davanti alla mia macchina mi costringe a rientrare dentro, per far si che la dormigliona della mia coinquilina alzi le chiappe e vadi a spostare la sua Ducati Monster.
Alla fine a ricomprato la stessa moto che aveva quando ci siamo conosciuti, dice che ne è legata perché è stata la prima vera moto che si è fatta, parole sue.
Mi ha raccontato che prima portava scooter o vespe motori che a lei non piacevano però una volta preso il patentino non poteva di certo iniziare a portare moto come la Ducati.
"Vai per favore a spostare quella cavolo di moto, sono già in ritardo"
"Che nervi, sai che odio essere svegliata" detto ciò si alza lentamente, mette sopra al pigiama una felpa per coprirsi dal freddo, prende le chiavi e va a spostare il suo gioiellino.
Conviviamo ormai da quasi un anno, appena ho finito il tour degli stadi è venuta a stare da me, non ce l'ho fatta a farla rimanere a scuola e l' ha voluta abbandonare.
Certo che è proprio strana e si capisce già dal fatto che se la mattina non apre gli occhi o con la sveglia o perché da sola si è alzata rimane nervosa per tutto il giorno, tu non la devi assolutamente svegliare.
Il rumore delle chiavi sul piatto d'argento dell'ingresso mi fa capire che è tornata dentro.
"Ci vediamo a pranzo"
"Alle due vado a lavoro" mi risponde togliendosi la felpa e stendendosi sul letto
"Vedrò di tornare un po' prima per stare due minuti con te, lavori troppo"
"Un'altra volta questo discorso? Per favore non a prima mattina"
"Guarda che sto semplicemente esponendo le cose come stanno"
"Non stavi facendo tardi a lavoro?"
"Scusa se voglio solo passare più tempo con te"
"Lo passeremo fidati di me"
"Come dici tu"
"Ci vediamo stasera" mi saluta quando sono in sala.
Sono assolutamente felice che lei lavori è che passa troppo tempo la dentro.
Non ha creato solo un luogo dove poter prendere il patentino ma anche dove fare le gare legali, ci tengo a specificarlo.
Ha una pista nel giardino, non molto grande ma nello stesso tempo spassosa e divertente, che poi non pensavo che tutta questa gente volesse imparare a guidare le due ruote.
Non vi dico, poi, cosa abbiamo dovuto affrontare per convincere i suoi o meglio sua madre e il suo compagno, il padre naturale è brutto da dire ma ha voluto distogliersi dal suo diritto di paternità, a farle lasciare l'istituto che ha il dovere di educare e comunicare delle conoscenze.
Lasciamo stare questo argomento che è meglio, erano anche d'accordo a farla venire a star da me anche perché ora ha venti anni ed è giusto che si faccia una sua vita ma era anche giusto se avrebbe svolto il dovere da studentessa.
Non vi dico il casino che ha fatto quando è venuta da me.
Scatoloni da tutte le parti, lei che saltava da una parte all'altra della casa urlando ma nel vero senso della parola, ci mancava poco che mi rompesse i timpani, di esser diventata indipendente.
In realtà secondo me già lo era, si che abitava con Ethan però comunque non è che lui gli puliva la stanza, gli cucinava, gli faceva le lavatrici e le lavastoviglie, insomma con le sue forze ha fatto le sue cose e il fratellastro lo stesso.
Abbiamo deciso di convivere e di lasciare un passo indietro quello che è il matrimonio.
Diciamo che non è molto d'accordo con quest'ultimo, continua a ripetermi che "la vita è imprevedibile, e se poi ci lasciano che facciamo?" Ovviamente anche se le sarebbe piaciuto sposarsi se ne sarebbe parlato tra molti anni.
Io gli ho risposto che se tutti la pensassero come lei nel mondo non ci sarebbero più coppie sposate, si rischia poi quel che succede succede.
Mi ha però confessato che non se la sente a fare un passo come il matrimonio, non si vedrebbe mai moglie ma magari madre.
Eh, si vorremmo provare ad avere un bambino o una bambina da riempire di coccole a meno che non esca apatico o apatica come la madre, penso che in quel caso nemmeno una tenera carezza si farebbe dare.
Quindi per ora viviamo tranquillamente insieme sperando di avere un giorno un figlio.
Devo dire che non mi sarei mai aspettato un cambiamento tanto grande da parte sua, non che non mi fidi di lei però è successo tutto velocemente, proprio in un batter baleno, nemmeno me ne sono accorto.
In così poco tempo oggi mi ritrovo a convivere con una ragazza con la quale non mi sarei mai aspettato di fidanzarmici.
È il mio opposto, poche cose ci accomunano ma riusciamo lo stesso ad andare d'accordo.
È assolutamente vero che gli opposti si attraggono ed io ne ho la prova, giorno dopo giorno.
Sono felice al suo fianco, mi sento amato e non pensavo, stavo perdendo veramente le speranze, che lei potesse fidarsi di me anche se la paura di intraprendere una nuova relazione la terrorizzava.
Non so se durerà finché morte non ci separi ma ci spero con tutto me stesso.
Eh vedi tu questa vita come cambia nell'arco di poco tempo.
Siamo fidanzati e conviviamo, mi vengono i brividi al solo pensiero, non mi sembra vero.
Non mi sembra vero che mi abbia dato una possibilità.
Non mi sembra vero che piano piano si stia accettando.
Non mi sembra vero di essere una di quelle poche persone,vsolo io e Julian ne siamo capaci, che distrugge le sue mura;bcon noi è completamente se stessa, non può recitare la parte di qualcuno che non è perché la conosciamo perfettamente.
Chi se lo sarebbe immaginato che una come Rose Tiller, il mio opposto per la maggior parte dei pensieri e del suo modo di essere, mi potesse capire lo stesso?
Chi se lo sarebbe immaginato che mi avrebbe incasinato la testa a forza di pensare esclusivamente a quanto ho bisogno di stare al suo fianco.
Perché si, ho bisogno di sentire il suo lamentarsi su due cose su tre, ho bisogno di sentire il suo respirare pesantemente mentre dorme.
Ho bisogno di sentire le sue carnose labbra sulle mie più sottili.
Ho bisogno di sentire il suo profumo alla vaniglia e ho bisogno di sentire l'odore del caffè già pronto alle otto di mattina, non c'è giorno in cui non fa la sua tradizionale colazione di latte, caffè e due biscotti.
Ho bisogno di vedere la cucina incasinata perché non riesce a cucinare un piatto almeno discreto ma apprezzo il fatto che ci prova.
Ho bisogno dei suoi rimproveri quando rompo qualcosa a casa ma ho bisogno dei suoi urli quando gli cadono i trucchi per terra e si distruggono in mille pezzi.
Ho bisogno di lei al mio fianco, giorno dopo giorno.
Cara Rose semplicemente ho bisogno di amarti ma non come vuoi tu,
completare i tuoi gesti, spegnerti la tv.
Questo senso di niente passa se ci sei tu, quanto costa averti dentro è come l'immenso è lo stesso e il diverso,
tutto questo sei tu pioggia e stelle che cadono giù,
tutto questo sei tu, mare calmo nei tuoi occhi blu.
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Opposites🖇
RomanceRose, questo è il suo nome. Conosciuta in tutta la scuola per la sua acidità, il suo menefreghismo e per i suoi atteggiamenti. Urla alla gente che vorrebbe aiutarla a smettere di farsi male al proprio corpo e magari anche a finirla di assumere oltre...