Due anime che mi hanno deluso

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Articolo scritto con la supervisione di Mattheus_EFP e FrancescoGamba.

Oggi propongo le mie riflessioni personali su due anime che vidi l'anno scorso (cavolo è passato così tanto tempo?).

Li guardai per curiosità e per trovare spunti al mio libro fantasy ma poi li abbandonai per la delusione che mi suscitarono. Sto parlando di "Sword Art Online" e "Gate".

Chiariamoci, non sono bruttissimi, so che in tanti li aprezzano, ma il problema è che sprecano, anche in malo modo, le buone idee iniziali.

Partiamo da Sword Art Online, uno degli anime più popolari al mondo, sebbene non al livello di "mostri sacri" come Dragon Ball, One Piece o Naruto.

Ma perché mi ha deluso, vi chiederete? Dopotutto la trama di quest'anime ha un'ottima premessa: un videogioco di ruolo online in stile World of Warcraft (lo Sword Art Online del titolo) viene acquistato da molti ragazzi alla prima uscita, ma il programmatore è un pazzo che, con un inganno, intrappola i giocatori al suo interno. Le vittime possono guadagnarsi la libertà superando delle sfide, ma se moriranno nel gioco periranno anche nella realtà.

Ebbene, questa premessa non viene portata avanti bene, e dopo una decina di episodi non me la sono sentita di continuare.

In tre punti ecco i difetti di SAO:

N. 1 - La facilità con cui il protagonista vince le battaglie.

Ok che ha provato una versione beta del gioco, e quindi è più preparato degli altri giocatori/vittime, ok che ha saputo organizzarsi molto bene, ok tutto quello che volete, ma qui si esagera!

Kirito vince con una facilità disarmante, al punto tale che non l'ho ancora visto affrontare una sfida almeno un po' impegnativa, salvo nei primissimi episodi in cui tutti erano ancora alle prime armi. Nell'ultima puntata che ho visto affronta un personaggio che poteva benissimo essere grigio e proporre qualche tematica interessante, ma, come temevo, l'eroe in nero trionfa al primo colpo. Sul serio, prima che lo scontro iniziasse ho detto "stai a vedere che vince al primo scambio" e infatti è andata così. Quando intuisci fin da subito l'andamento, perfino nei dettagli, allora diventa deludente.

N. 2 - L'atmosfera.

Non si respira affatto l'aura di tensione e paura che i giocatori dovrebbero provare, perfino una volta ambientatisi. Fanno anche passare un arco molto lungo (ben due anni) in poche puntate.

Mi viene inevitabile fare un paragone con Overlord, serie simile ma decisamente migliore (almeno nella prima stagione): anche in quella serie il protagonista è over power, ma solo perché ha dedicato anni e anni a farmare e a salire di livello. La mancanza di paura poi, era anche dovuta dall'essere influenzato dal suo personaggio (un overlord, evoluzione del lich).

N. 3 - I comprimari inutili.

Sia in SAO che in Overlord il protagonista si unisce brevemente a un gruppo di avventurieri, che muoiono poco dopo.

Ma in Overlord è gestito molto meglio: gli alleati riescono a mostrare le loro caratteristiche e personalità, hanno linee di dialogo, riescono a farsi sentire vivi pur durando qualche episodio, e la loro morte lascia un qualche segno allo spettatore (sia per la brutalità sia per il fatto che vengano risvegliati come zombie). In Sword Art Online solo una ragazza dice qualcosa e il gruppo finisce massacrato in mezza puntata. Tra l'altro, dopo aver visto Overlord, questo massacro era prevedibile assai. Risulta perciò difficile sentire la morte di un personaggio quando esso non aveva avuto alcuno sviluppo caratteriale.

Poi... cosa ci fanno decine di quarantenni qui? I giocatori hanno il loro aspetto reale, e c'è gente che ha minimo quarant'anni, interi gruppi, uno mi pare sia ben sopra ai cinquanta. Cinquantenni che si fiondano a comprare un videogioco appena questo è uscito? Non dico che sia impossibile, ma gradirei qualche commento in proposito.

Se qualcuno conosce questa serie e mi garantisce che durante o dopo la prima stagione migliora, forse la riprenderò.

Passiamo a Gate, del quale ho visto qualche episodio e numerosi clip. Si può riassumere in un unico modo: idee geniali completamente sprecate nel nome del fanservice e della propaganda.

Perché propaganda? Beh, perché la storia sembra (anzi, lo è) scritta da un giapponese con idee di estrema destra! (un mio amico lo ha paragonato a Iacopo, ma con la grammatica decente).

Anche qui la storia è potenzialmente interessante: tra il nostro mondo e uno magico si apre un portale, da cui escono decine di soldati medievali, ovviamente in Giappone, intenzionati a conquistarlo. Ovviamente quando vai con lance e scudi contro dei fucili mitragliatori, dopo la sorpresa, finisci massacrato.

Le forze di difesa giapponesi (ci viene ripetuto mille volte che sono in difesa) rispondono varcando il cancello dimensionale del titolo e preparando degli avamposti. Loro non vogliono conquistare quei regni, non vogliono prendere le loro risorse, no, vogliono solo trattare.

Le potenze medievali attaccano, e nonostante maghi e draghi finiscono massacrate.

Ecco, questa sarebbe l'occasione ideale per mostrare gli orrori della guerra, anche senza esagerare per questioni di target, ma... niente.

Sì, ci viene mostrato qualcosa, ma nessun militare (nemmeno quel bontempone del protagonista) mostra turbamento. Ok, sono soldati, ma qui si tratta di compiere delle stragi. In pochi giorni i nemici uccisi sono già 100.000. Se sei una persona buona e sai (basta fare 2+2) che molti di quei soldati sono poveri cristi che vanno lì solo perché il capo lo ha ordinato, dovresti essere almeno amareggiato da ciò che stai facendo.

In Overlord, quando il protagonista fa una strage del genere di soldati umani, sapete cosa fanno i suoi (temporanei) alleati, a loro volta umani? Nell'anime dicono "questa non è più una guerra!" e sono inorriditi, nella light novel piangono per la sorte dei nemici! Questo è molto più umano e interessante.

Ma fate largo al fanservice piuttosto, con graziose ragazzine kawaii che ronzano dietro al giovane militare protagonista, perché si sa, il protagonista di uno shonen è solito beccare figa senza sforzarsi!

Il tutto volto a instaurare lo schema dell'harem. Per carità, non c'è nulla di male se tutte le parti in causa sono consenzienti, ed è una cosa vista tante volte in altri anime... ma lì il contesto era decisamente più leggero!

Le battaglie tra soldati medievali e moderni (indubbiamente l'elemento di maggior attrazione per gli spettatori) sono quasi sempre a senso unico, e per quanto possa essere esaltante una volta o due, in breve stufa. Ho anche trovato bizzarro il fatto che dei cavalieri medievali non possano nulla contro dei militari moderni... in un corpo a corpo! Capisco le tecniche, ma questi sono cavalieri, non civili armati.

E poi... scagliano decine di frecce ma non riescono a beccare manco un soldato pur avendone un gruppetto a portata di tiro? Tentano sempre la carica frontale, pur sapendo che finiranno sempre falciati? Non tentano tattiche di guerriglia nei boschi?

Ora, io non pretendo che i soldati medievali vincano sempre, il problema è che questi scontri non sono equilibrati come dovrebbero essere.

E buttiamoci dentro la propaganda: se non sbaglio Russia, Cina e forse altri si fanno largo, vogliono sfruttare le risorse di quell'altro mondo, ma il Giappone non può accettare questo, i giapponesi sono buoni buoni e anzi fanno di tutto per proteggere i civili di quel mondo (tranne quando falciano senza battere ciglio i soldati nemici, che sono comunque cattivi).

Tra l'altro, parlando del fatto che Gate sembra scritta da un'estremista di destra... sembra ormai palese che Gate proponga in modo positivo e indiretto il jingoismo.

Per chi non lo sapesse, il jingoismo è, in parole povere, l'ideologia secondo cui la potenza di uno stato o di una nazione, si misura con la potenza dell'esercito che può schierare tale stato/nazione.

Questo in teoria, in pratica la faccenda è "l'esercito del mio paese che distrugge nazioni che io vedo come inferiori me lo fa venire duro".

Ultima cosa: perché i militari non sembrano mai sorpresi da ciò che trovano nel mondo fantasy? Forse perché questo mondo ha tutti i dettagli tipici del fantasy, senza però aggiungere qualcosa d'innovativo?

In sintesi, prendete un'ambientazione affascinante, un contesto coinvolgente, infarcite il tutto con ottimi spunti di riflessione, poi buttate via tutto e tenete in mano il fanservice, battaglie a senso unico, la propaganda nazionalista e le gag comiche che andrebbero bene in una commedia scolastica.

Ecco, il risultato è Gate.

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