Il trono del drago: una delusione

113 4 2
                                    

Il trono del drago, pensate voi, ha ispirato George Martin e il trono di spade.
Non ne sono stupito: perché, probabilmente, George avrà pensato per tutto il tempo "mio dio, che spreco di potenziale!"

Ci sono tantissimi punti in comune:

- un giovane amante delle storie a cui piace scalare le torri e che sviluppa capacità profetiche (visioni) (Bran)

- verrà aiutato da una figura capace di entrare nel corpo degli animali (gufi) e controllarli (sempre Bran e altri)

- c'è un principe che perde la mano, per fortuna non la dominante (Jaime)

- una setta capeggiata da un figuro in rosso e legato al fuoco (Melisandre)

- tal figuro in rosso manipola un re che non si è mai sentito apprezzato (Stannis)

- tal re ama molto la figlia e vive in un posto di fronte al mare (non mi ricordo il nome)

- la principessa fugge travestendosi da uomo ed è un maschiaccio (Arya)

- una cometa rossa che appare in cielo e viene vista come un segno divino (idem)

- la lotta per il potere dopo la morte del re (idem)

- un uomo coperto di pelli annuncia l'arrivo dell'inverno e la fine dell'estate (Ned)

- c'è un viaggiatore accompagnato da una grossa lupa (metalupi)

- si annuncia l'arrivo di un signore oscuro che porterà tempeste (night king)

- c'è un guerriero con un elmo a forma di testa di mastino, che poi si unirà a un culto o comunque ha fede in qualche divinità (ser sandor)

E per il primo volume mi pare tutto...




E c'è sicuramente tanto altro. La differenza sostanziale è che Martin ha giocato le carte con grande intelligenza, mentre nel trono del drago, l'80% è dedicato a Simon, che è, a parer mio, il peggior protagonista che mi sia mai capitato di vedere. So di aver letto molto poco, ma finora lui è imbattuto. Qualche suo capitolo è bello, ma in generale è un personaggio vuoto, noioso, un ragazzino che non ha nulla di speciale (e per nulla dico proprio nulla, c'è qualche mistero su di lui e in seguito ha delle visioni, ma devi aspettare tipo 400 pagine con testo in piccolo) ma questo non basta a risollevare. La sua continua presenza ruba spazio al gioco di potere e a tanti personaggi interessanti, che hanno un ruolo così stretto che manco ti ricordi chi fossero. 

Potremmo dire "eh, Simon è un eroe da fantasy classico, al giorno d'oggi è fuori moda". E invece no, perché ho adorato Bilbo Baggins. Simon è il classico ragazzo sognatore, amante delle leggende e che sogna l'eroismo, che dopo dovrà fuggire... il punto è che si dedica troppo tempo alla vita del castello. Ho dovuto aspettare 5 capitoli prima che succedesse qualcosa (tipo 80 pagine) e prima avevamo solo qualche indizio. E anche dopo c'è altra fuffa e altri 5 capitoli in cui non accade quasi nulla. 


In conclusione, è un libro che sconsiglio vivamente. Varie volte ho pensato "dai, ora la storia ingrana!" ma ogni volta sono rimasto deluso. Immagino anche che George Martin abbia fatto cadere Bran dalla torre come una sorta di vendetta nei confronti di Simon, precursore di Bran ma molto più noioso di lui.



Recensioni libri, videogiochi e tanto altroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora