Sailor Moon Crystal

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Premessa: alcune delle cose che dirò derivano dalle analisi fatte in passato da Ellephedre, che ringrazio vivamente!


Cominciamo!

Trasposizione fedele o quasi del manga, è la conferma definitiva che la Takeuchi dovrebbe fare un monumento allo staff che ha realizzato l'anime classico.

Benché sia una serie mediocre perfino secondo i criteri degli anni '90, il Crystal ha un immenso privilegio.

Avete presente quei manuali in cui vengono dati consigli su come scrivere una bella storia (del tipo: costruite per bene il vostro mondo, date buone motivazioni ai personaggi, eccetera)?

Ebbene, Sailor Moon Crystal è letteralmente una raccolta degli errori tipici che qualsiasi aspirante scrittore (o aspirante mangaka) potrebbe fare.

Prima di cominciare coi difetti, dirò che ha anche dei lati effettivamente positivi: Queen Beryl, la cattiva più attiva della prima serie, oltre ad avere un paio di taglie di reggiseno in più, vanta un'analisi più tragica nel suo amore non corrisposto, uno scontro finale molto meno spettacolare ma più drammatico (per lei), e anche Sailor Pluto/Setsuna, la più bistrattata dalle marinarette, ha un ruolo più attivo, dato che interagisce, è vista come parte del gruppo ed è percepita come tale allo spettatore.

Per fare un paragone, se nel Crystal lei, Uranus e Neptune sembrano amiche legate, nel classico sembrano colleghe che si ritrovano solo per fare un lavoro di gruppo, per poi separarsi una volta che questo è finito.

Anche alcuni nemici hanno un design più spettacolare: Pharaoh90, villain maggiore della terza stagione, nel classico è un cazzutissimo universo vivente "probabilmente più grande del nostro" (parola di uno scienziato), che però è così scemo da attaccare usando ed esponendo il suo nucleo, ossia il suo punto debole. Nel Crystal, oltre che a qualche linea di dialogo, gli danno un aspetto più macabro.

Ora passiamo ai difetti (non parlerò dei disegni perché sarebbe come sparare sulla croce rossa. Vedete quello che ho messo nell'introduzione? Ecco, quello è uno dei disegni che dovrebbe rappresentare un main event).

Nella serie, le inner senshi (le quattro classiche guerriere) appaiono una ad episodio. La velocità non ci permette di familiarizzare con loro che già subito ci sbattono in faccia un nuovo personaggio.

Regola infranta: dare un po' di respiro al lettore/spettatore. Per carità, anche diversi arrivi, se ben gestiti, possono risultare piacevoli, ma qui NON sono ben gestiti.

La cosa peggiore è però che, oltre ad essere inutili (passano il 90% delle battaglie a terra stecchite) sono totalmente intercambiabili. Sia nel modo di fare che di parlare, salvo qualche scenetta occasionale (che appunto è occasionale) potrebbero benissimo scambiarsi di posto e nessuno noterebbe la differenza. Arrivano perfino a parlare in sequenza, completandosi le frasi a vicenda.

Il culmine si raggiunge in un filler: secondo un'illustrazione dell'autrice, le guerriere e i generali cattivi un tempo erano amanti. La cosa è veramente interessante e il Crystal aveva messo piccole interazioni che sembravano voler portare a qualcosa. Ciò che ci viene mostrato è però solo una flash-back in cui le inners guardano ammirate i generali. Come tutto ciò sia nato non è dato saperlo. Bizzarro che la sceneggiatura non abbia voluto sviluppare un paring osannato dai fan. I generali, rinsaviti, fanno appena in tempo ad aprir bocca (o meglio ci riesce solo il leader) che la cattiva di turno, non essendo fan della innersxgenerali, li oneshotta tutti.

Fine.

No, non proprio: le inners scoppiano a piangere con perfetta sincronizzazione (reagiscono tutte e quattro allo stesso modo) e si riprendono in dieci secondi scarsi. Credo che avrebbero pianto di più per il pesciolino rosso.

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