Recensione Raistlin-l'alba del male (no spoiler)

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Commento su Raistlin. No spoiler, se non qualche robetta.

Si tratta di un libro con alti e bassi.

Innovativo? No.

Piacevole? Altroché!

La storia è incentrata sul mago (e futuro villain). Ne conosciamo l'infanzia, i rapporti col gemello e con ciò che gli stava intorno. Raistlin è chiaramente un solitario genio incompreso, circondato da gente che non sa dargli i giusti stimoli, non interessato alle tipiche attività dei ragazzini e contrapposto al bonario e possente fratello. La sua invidia, le sue paure, i suoi sentimenti sono ben delineati, senza dubbio alcuno.

Considerando che, in misura minore, tutti questi problemi li ho e li ho avuti, e che la mia unica "magia" è la scrittura, non posso non empatizzare.

La storia riesce a toccare, senza renderli dei cardini portanti, ma solo con brevi e concise riflessioni, numerosi temi, come la manipolazione del popolo caprone e l'indifferenza di molti giovani verso lo studio, in parte dovuta a insegnanti incompetenti.

Sono argomenti molto adolescenziali, ma che è stato davvero piacevole riscoprire.

Ha anche un prego che manca a numerosi fantasy: NON CI SONO TEMPI MORTI. Non c'è stata una sola volta in cui abbia pensato "dai, vai avanti!" oppure "infodump!"

Le emozioni sono descritte, il più delle volte, seguendo la regola dello "show, don't tell", o meglio, sono usati entrambi, visto che ci dicono cosa fa il personaggio e cosa vuol dire. Meglio, così gli scrittori più esperti fanno un ripasso e quelli meno approfondiscono l'argomento.

Il libro non è comunque esente da difetti: lo stile è veloce, ma molto semplice, quasi privo di espressioni evocative, con periodi lunghissimi privi di virgole. Più volte ho dovuto rileggere dei passaggi perché correvano troppo.

Altro difetto è che il mago dal nome che sono riuscito a leggere solo al terzo tentativo sbuchi senza preavvisi, senza un capitolo in cui Raistlin legge di lui e si fa domande. Se fosse stata una figura storica che lo affascinava sarebbe stato di tutt'altro effetto.

Alcuni personaggi li ho poi trovati un po' stereotipati (mi ha fatto un po' ridere Kitiara che faceva tanto la bad ass ma poi è stato il suo compagno a sentire Raistlin per ben due volte, mentre lei non si era accorta di niente, ma la narrazione ci dice quanto è tosta), ma d'altronde non è un libro corale.

Sicuramente leggerò altri libri, quale dovrebbe essere il prossimo in ordine cronologico? :)

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