"Li mortacci vostra," mugugnò Iacopo, rabbrividendo nel suo cappotto nero, con la sciarpa tirata su fino al naso e il cappello di lana che quasi gli copriva gli occhi. "Non riesco ancora a credere che m'avete convinto."
Eravamo io, lui, Davide, Aureliano e Nadia in fila davanti al Setup. Secondo le previsioni del tempo, dal primo marzo la temperatura si sarebbe alzata un po' e avremmo finalmente visto i primi timidi accenni di primavera; tuttavia, quella notte di fine febbraio faceva ancora un freddo che ghiacciava le ossa.
Sotto la sua giacca a vento, Aureliano era vestito da Conan il Barbaro: mutandoni e gambali di finto pelo, stivali, fascia di cuoio rozzamente ornata intorno alla fronte, ciondolone di peltro a forma di drago appeso al collo (lo stesso che Aureliano indossava tutti i giorni), spadone di plastica, petto nudo, cosce mezze scoperte; mi chiedevo come facesse a non morire assiderato. A dire il vero, l'effetto finale, più che Schwarzenegger, ricordava da vicino i Manowar nella foto sulla copertina di Into Glory Ride; ma del resto si trattava del suo gruppo preferito, quindi immaginavo che per Aureliano andasse bene ugualmente.
Nadia, accanto a lui, indossava un completo in stile vittoriano-steampunk: gonna, busto, cappello a cilindro con occhialoni da aviatrice abbinati, calze pesanti e stivaloni, il tutto decorato da ingranaggi e fibbie color bronzo. Doveva esserle costato una tombola. Dal canto suo, Davide aveva puntato sulla semplicità e l'economia, avvolgendosi da capo a piedi nella carta igienica e aggiungendo dei paramenti egizi da due soldi raccattati in qualche negozio di giocattoli, per trasformarsi in una delle mummie meno impressionanti che avessi mai visto.
Io avevo riciclato il costume del precedente Halloween: grazie alla tuta da meccanico passatami da mio zio Corrado e alla maschera bianca regalatami un paio d'anni prima dai miei amici (comprata da Profondo Rosso, il celebre negozio horror di Roma, dove tutto costa un rene e mezzo), ritenevo di essere un Michael Myers più che accettabile. Avere la faccia del tutto coperta, peraltro, mi tranquillizzava: se non avessi avuto il coraggio di avvicinare Viola, avrei potuto osservarla da lontano senza essere notato.
(Sì, lo so, è la cosa più inquietante che potessi pensare, roba da serial killer per davvero, ma continuate a leggere, prego.)
Iacopo non si era travestito: già era un miracolo se eravamo riusciti a convincerlo a seguirci al Setup. Adesso se ne stava lì, a tremare nel gelo e a guardare con astio crescente la folla intorno a noi, con l'aria di chi vorrebbe essere da tutt'altra parte — se possibile al coperto e al caldo. Cominciavo a sentirmi un po' in colpa nei suoi confronti.
"Dai Iacopo, guarda che è pieno di pischelle," esclamò Davide, alzandosi in punta di piedi per guardare verso l'ingresso. "Cazzo, guarda quelle che stanno entrando adesso! Quella vestita da Supergirl c'ha un culo che parla da solo!"
Iacopo alzò gli occhi al cielo e fece un verso di frustrazione che intendeva chiaramente dire tanto quelle nemmeno ci guardano. Vidi Aureliano iniziare a guardare dove stava indicando Davide, per poi ricordarsi di stare tenendo Nadia sottobraccio e bloccarsi con grande stoicismo. Non potei trattenermi dal sorridere, sotto la maschera bianca priva di fattezze.
Ero felice che Aureliano si fosse offerto di accompagnarmi al Setup: era la persona più estroversa che conoscessi, e stare in sua compagnia mi faceva sentire più sicuro. Mi aveva anche aiutato a fare opera di convincimento nei confronti di Iacopo, che come me non era immune alla sua personalità entusiasta. Persuadere Davide era stato molto più facile: lui e Aureliano erano inseparabili, fin da quando si erano conosciuti a una festa in seconda media. Del resto, Davide — che era abbastanza esagitato dal punto di vista ormonale — non si sarebbe mai perso l'opportunità di ammirare tante belle ragazze in abiti succinti.
Elio e Marco ci avevano dato buca, mentre Andrea, come aveva preannunciato, non aveva ricevuto dai genitori il permesso di andarsene a zonzo fino a notte fonda.
STAI LEGGENDO
Scendi, sto qua sotto!
Novela Juvenil⭐VINCITRICE WATTYS 2021⭐ Leo ha sedici anni, un migliore amico che deve spesso impegnarsi a tirar su di morale e una vita tranquilla passata tra i film, la musica, il tavolo di Dungeons & Dragons e le birre al pub sotto casa. Questo, naturalmente, f...