8 - Ricordi

2.8K 81 2
                                    

La sera precedente era passata abbastanza bene, alla fine ero riuscita a restare fino alla fine del film, ignorando lo sguardo che sentivo a tratti costanti.

Sapevo a chi appartenesse, ma non avevo il coraggio di voltarmi, ero consapevole che, se avessi incontrato quei due occhi color cioccolato, non avrei resistito questa volta, del resto non si può ignorare qualcosa che ti ha dato tanto, ma ti ha tolto tutto allo stesso tempo.

Avevo sofferto molto, anche se cercavo di non darlo a vedere. Tutti sapevano quanto mi avesse fatto male, però nessuno aveva mai aperto il discorso, forse per paura della mia reazione e non avevano tutti i torti.

Con il passare degli anni, però, ero riuscita ad andare avanti, o almeno era quello che credevo fino a quando l'avevo rivista.
Non riuscivo ad interpretare bene quello che sentivo, forse era la paura di scoprire la verità che mi frenava.

Fatto sta che ora, nonostante fossi andata a letto tardi, ero già in piedi, pronta per una corsa mattiniera, con la speranza che questo mi potesse liberare la mente.

Una volta fuori dal bus, afferrai il cellulare e indossai le cuffiette, iniziando a correre senza una meta, fino a perdere il fiato.

Corsi senza fermarmi, le gambe mi facevano male e chiedevano pietà, ma non mi fermai, non quando sentii le prime note di quella canzone.

"Amo questa canzone" urlò per sovrastare le urla delle altre persone.

"La amo anch'io" dissi, sorridendole.
Le afferrai una mano e la portai in alto, iniziando a muoverla a destra e sinistra, mantenendo il ritmo, mentre cantavamo a squarcia gola.

Per tutta la durata della canzone, oltre a cantare, ci eravamo scambiati molti sorrisi e sguardi complici, senza pensare se qualcuno avesse potuto riconoscerci o meno in quel caos.
Alla fine, l'unica cosa che davvero desideravo era poggiare le mie labbra sulle sue e sentire il suo sapore.

Lo avevo desiderato per così tanto tempo che avevo quasi smesso di sperarci, convincendomi che, da parte sua, ci fosse solo un sentimento di amicizia.

La guardavo come se fosse la cosa più bella del mondo, e giuro che lo era.
"Cosa c'è?" Mi chiese innocentemente, con un po' di affanno per aver urlato.

"Sei bellissima" diedi voce ai miei pensieri, senza riflettere, continuando a guardarla.
In men che non si dica sentii le sue mani calde sulle mie guance e le sue labbra sulle mie.

In un primo momento rimasi immobile, ma quando realizzai cosa stesse succedendo, ricambiai il bacio, portando una mia mano dietro la sua nuca per tenerla più vicina.

Scossi velocemente la testa per scacciare via quei ricordi.
Non potevo ripensare a quei momenti, non ora che ero finalmente riuscita ad andare avanti.

Mi fermai a riprendere fiato, ma per pochi minuti, poi ripresi a correre, ripercorrendo la strada al contrario.
Ignorando il bruciore alle gambe e ai polmoni.
Tutto in me chiedeva pietà.
Perfino il mio cervello chiedeva pietà per i troppi pensieri.

Continuai a correre fino ad arrivare al bus.
Quando entrai erano già tutte in piedi.

"Che diavolo hai fatto?" Mi Chiese Dinah, dopo aver visto lo stato in cui mi trovavo.
Ero stanca sia fisicamente che mentalmente e sicuramente lo avevano notato tutte.

Find u Again (Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora